CAPITOLO 5

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Run around just so
I don't have to think
about thinking.

Run around just so I don't have to thinkabout thinking

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Sono sempre stata brava in educazione fisica.

Inutile dire che è la mia materia preferita.

Ovvio, perché è l'unica materia per la quale non devo studiare.

Dopo essermi cambiata, raccolgo i miei capelli in una coda alta e aspetto che Emma finisca di cambiarsi.

Nel frattempo, guardo i ragazzi uscire dagli spogliatoi maschili.

La maggior parte li conosco tutti, ma ci avrò scambiato due parole.

Emma esce dallo spogliatoio e ci rechiamo in palestra, dove tutti stanno giocando a pallone. Qualcosa mi dice che il professore ha deciso di farci fare gioco libero.

Ecco, un altro motivo per cui amo educazione fisica.

Così prendo una palla e io ed Emma iniziamo a giocare a pallavolo.

«Hey Tate! Sei bellissima oggi!» Grida un ragazzo alto e grosso dai capelli scuri, che presumo sia nella squadra di football, ma che non conosco.

Il ragazzo mi lancia un bacio da lontano e lo guardo con disgusto per poi continuare a palleggiare.

«Lo conosci?» domanda Emma.

«No, non ho davvero la più pallida idea di chi sia.» Faccio spallucce e lei ride.

«È Connor Arnold della squadra di football. È un ragazzo piuttosto carino, potresti conoscerlo.» Dice Emma e salto per fare una schiacciata.

«Neanche morta», sputo e lei raccoglie la palla che non è riuscita a prendere.

«Seriamente Tate. Dovresti smetterla con quella roba e farti una cazzo di vita.» Dice e alzo gli occhi al cielo.

«Non mi serve un ragazzo per cambiarmi la vita, Emma.» Ribatto.

Perché nessuno mi capisce?

«Tate, dico davvero. Se continui così, mandi a puttane seriamente la tua vita.»

«Forse è quello che voglio, no? Tu che ne sai?» dico e lei sistema la palla sotto il braccio venendo verso di me.

«È questo che vuoi, Tate? Perché continui a farlo? Hai mai pensato alle conseguenze? Ti stai facendo del male.» Dice a bassa voce in modo che gli altri non sentano.

Ed è proprio questo che voglio. Farmi male.

Farmi male fino a sparire per sempre dalla faccia della terra.

Come ha fatto mio padre. Ora lui è felice lassù, io no.

Ha passato tutti quegli anni facendosi del male e quel male lo ha trasmesso a me.

𝑭𝑶𝑹𝑬𝑽𝑬𝑹 𝑮𝑶𝑵𝑬Where stories live. Discover now