CAPITOLO 35

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Now you're in the stars and six feet's never felt so far
Here I am alone between the heavens and the embers
It hurts so hard for a million different reasons
You took the best of my heart and the rest left in pieces.

Now you're in the stars and six feet's never felt so farHere I am alone between the heavens and the embersIt hurts so hard for a million different reasonsYou took the best of my heart and the rest left in pieces

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Piú cercavo di non pensarci, più stavo peggio.

Gli ultimi giorni mi hanno completamente divorata nel profondo.

Il coltello era ancora piantato nel mio petto e penso che ci rimarrà per sempre.

Non potevo crederci.

Non avevo il coraggio di realizzare il fatto che Aron non fosse più tra noi, con me.

Sono stati giorni duri, molto duri.

Era calato il silenzio nella città.

Era arrivata l'estate, ma di aria estiva c'era ben poco.

Nonostante la città fosse caduta nel silenzio, dentro di me regnava il chiasso.

Un chiasso così tanto assordante da costringermi a coprire le orecchie nella speranza che tutto finisca.

E nonostante io mi coprissi le orecchie, il chiasso non smetteva.

Era sempre lì.

Senza Aron ero persa.

Dispersa.

Non riuscivo a toccare cibo da giorni e non riuscivo più a dormire senza svegliarmi la notte in preda al panico.

Ho pianto così tante volte che non ho più lacrime da versare.

Rimanevo in silenzio, tentando di sopportare il dolore dentro di me.

Era difficile.

Avevo visto mio padre morire davanti a me e ora avevo visto anche l'amore della mia vita morire tra le mie braccia.

Adesso le mie stelle sono due.

Papà e Aron.

Me li immaginavo chiacchierare insieme lassù.

Magari in questo momento stavano ridendo e scherzando insieme, mentre io li guardavo da qui.

Seduta sulla sabbia, il vento che mi accarezza il viso, la collana di Aron stretta alla mano e guardo il cielo stellato.

Ogni stella illuminava di luce propria.

Ognuna di loro brillava della propria bellezza.

Erano bellissime.

Adesso Aron è insieme ai suoi genitori e Jace.

Sento una lacrima rigarmi la guancia.

Sarà felice, lassù?

Non dimenticarmi.

Quelle parole.

Quelle sono state le sue ultime parole.

Non.

Dimenticarmi.

Come potevo dimenticarlo?

Aron è parte della mia vita e lo sarà per sempre.

Per sempre, ricordi?

Riuscivo a immaginarmelo proprio a fianco a me in questo esatto momento.

Sorride e mi stringe a sé, ma quando realizzo, la sua sagoma sbiadisce e vola via.

Ero da sola.

Eppure qui avevamo riso, avevamo parlato senza sosta tutta la notte, avevamo guardato le stelle, avevamo fatto l'amore, ci eravamo stretti l'un all'altra, ma soprattutto avevamo vissuto la vita.

Avevamo iniziato a vivere una vita diversa da quella distruttiva che possedevamo prima.

Stavamo guarendo insieme.

Sapevo che non dovevo smettere di guarire.

Dovevo farlo per me, per papà e per Aron.

Dopo quello che era successo, ho rischiato di avere una ricaduta.

Da sola non ci riuscivo.

Ero impotente.

Così, decisi di andare in un centro di riabilitazione e iniziai un nuovo percorso di guarigione.

Lo avevo promesso e avrei continuato a mantenere la mia promessa.

Fino in fondo.

Per sempre.






Eilà, come state?😀

Che cosa ne pensate?

So che la maggior parte dei lettori trovano questi ultimi capitoli noiosi in quanto praticamente si versano soltanto lacrime, però, tra un paio di giorni la finirò di farvi versare lacrime amare, ve lo prometto🤞🏻.

La prossima settimana pubblicherò l'epilogo e una parte in più relativa ad esso che poi capirete.

Dopodiché, sarà tutto concluso🥹.

Io come sempre vi ringrazio per il continuo supporto e per aver letto fino a qui❤️‍🩹.

Vi voglio un mondo di bene e lo sapete.

Non mi dilungo troppo perché risparmio tutto per i ringraziamenti😗.

A presto❤️💫.

𝑭𝑶𝑹𝑬𝑽𝑬𝑹 𝑮𝑶𝑵𝑬Where stories live. Discover now