CAPITOLO 8

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She's chaos personified.

Sono in ritardo e mia sorella continua a chiedermi perché io continuo ad andare in autobus a scuola, quando nostra madre può accompagnarci

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Sono in ritardo e mia sorella continua a chiedermi perché io continuo ad andare in autobus a scuola, quando nostra madre può accompagnarci.

Io le rispondo che mi va bene così.

Scendo le scale in fretta e furia con Jenna che mi segue.

«Non ti stanchi mai di quegli autobus zeppi di gente che non si lava?» domanda e alzo gli occhi al cielo.

Il motivo per cui mi piace così tanto andare in autobus non è solo perché mi vergogno che mia madre mi accompagni a scuola.

Ma è perché mi siedo di fianco al finestrino e ascolto musica e inizio a farmi dei piccoli film sulla vita che vorrei avere.

E anche per Aron.

Da quella sera, ogni tanto ci parliamo un po', anche se lui non ama dare troppa confidenza.

Fumiamo insieme qualche volta, niente di più.

Ma va bene così.

Anche se per poco, la sua compagnia è molto piacevole e qualche volta ridiamo pure.

Penso di essere riuscita a strappargli qualche sorriso ed è così bello quando lo fa.

«Ci vediamo a scuola, Jenna.» Dico chiudendo la porta alle mie spalle e mi incammino verso la fermata.

Io e Chase non abbiamo più risolto ed Emma quando lo vede, gira i tacchi e se ne va.

Io invece, lo evito.

Non ho detto ad Emma ciò che ho visto, non voglio che stia ancora male.

Saluto Aron con un cenno di mano e lui sorride un pochino e mette il telefono in tasca.

Ora parla, si esprime, mi chiede come sto e soprattutto mi ascolta.

Se c'è una cosa che ho notato è che lo fa solo con me, con tutti gli altri no.

Allontana gli altri, tranne me.

«Buongiorno. Sigaretta mattutina?» domanda e faccio di sì con la testa e me ne offre una.

Mi presta l'accendino e accendo.

I suoi occhi sono puntati su di me e rimane a guardarmi per qualche secondo e poi sorride voltandosi dall'altra parte.

Ecco cosa intendo quando dico di essere riuscita a strappargli "qualche" sorriso.

«Che c'è?» domando e lo guardo mentre butta fuori il fumo.

I suoi occhi si posano di nuovo su di me.

«No, niente.» Dice e scuoto la testa senza smettere di guardarlo mentre i suoi occhi sono ancora puntati su di me.

Di solito non mi piace essere osservata. Ma quando lo fa lui, il mio cuore batte più forte.

Quando rimango a osservarlo per più di 2 secondi, penso che sia davvero un bel ragazzo.

𝑭𝑶𝑹𝑬𝑽𝑬𝑹 𝑮𝑶𝑵𝑬Donde viven las historias. Descúbrelo ahora