CAPITOLO 30

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You're the best thing
that's ever been mine.

Rovisto tra le mille cose che ho nell'armadietto e finalmente trovo il libro che mi serve

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Rovisto tra le mille cose che ho nell'armadietto e finalmente trovo il libro che mi serve.

Maledetta matematica.

Manca poco alla fine, resisti Emma.

Il telefono vibra all'interno della tasca posteriore dei miei jeans.

Sbuffo e lo estraggo dalla tasca.

Il display si accende e leggo il nome di Connor.

Mi da ancora la caccia, nonostante tutto quello che è successo nello spogliatoio.

Non voglio rovinarmi la giornata ancora di più leggendo i suoi messaggi, quindi lo ignoro.

Ma i messaggi continuano ad arrivare a raffica.

Santo cielo...

Connor
Smettila di ignorarmi, Emmy.
Ho bisogno di te.
Ti prego.
Mi dispiace di averti trattata male.
Mi manchi...
Ti amo...

Lo stomaco mi si contorce e la nausea comincia a salire.

No che non sei dispiaciuto.

No che non ti manco.

No che non mi ami.

Sono tutte bugie.

Bugie bugie...

Solo per farmi sentire ancora più in colpa.

Connor
Se non mi rispondi, troverò il modo di farti rispondere.

Rabbrividisco e rimango a fissare lo schermo, senza riuscire a muovermi.

«Emma, che cosa stai facendo?»

Sussulto e spengo immediatamente il display, alzando lo sguardo su Chase di fronte a me.

«N-niente, devo andare. Ho lezione.» dico e lo supero.

Però, lui riesce ad afferrarmi il braccio in tempo, prima che io mi allontanassi.

«A me non menti, Emma. Dimmi che cosa stavi leggendo.»

«Niente, non stavo leggendo niente.»

«Ah no? Allora perché ho l'impressione che tu stessi leggendo un messaggio non piacevole?»

«Chase, falla finita ora.» ribatto, spostando lo sguardo dall'altro lato.

Lui mi afferra il mento delicatamente per costringermi a guardarlo.

«No, Emma. Ti scrive ancora?»

Deglutisco.

«No...»

𝑭𝑶𝑹𝑬𝑽𝑬𝑹 𝑮𝑶𝑵𝑬Where stories live. Discover now