CAPITOLO 20

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Go and cry little girl...

«Tate? Tate, puoi sentirmi?»

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«Tate? Tate, puoi sentirmi?»

Una voce mi fa aprire gli occhi all'istante.

Quando provo a muovere il collo, emetto un geme a causa del dolore.

Solo ora realizzo che sono in classe, ma la classe è vuota.

La professoressa Rowan è davanti a me e mi sta guardando.

Ma che...

Mi sono addormentata di nuovo?

Oh merda.

Mi passo le dita sulla fronte leggermente sudata.

Di nuovo?

Ah, fanculo.

«Finalmente, pensavo fossi svenuta. Questa è la terza volta di fila che ti addormenti a lezione, Ataway», dice la professoressa.

«Io...mi scusi, non ci ho fatto caso, davvero. Ho preso appunti, non si preoccupi.» Dico, alzandomi dalla sedia e infilo i libri e i quaderni nella borsa.

«Tate, non è quello il punto. C'è qualcosa che non va? Hai bisogno di parlare con qualcuno?» mi domanda e scuoto la testa.

«No no, tutto bene, prof. Ora vado...» dico mettendomi in spalla la borsa.

«Tate, aspetta», la Rowan mi chiama e mi volto.

«Sì?»

«Non posso ignorare il fatto che sono tre lezioni che ti addormenti e so che non prendi appunti. I tuoi voti stanno peggiorando, ma cosa è successo? Eri andata così bene negli scorsi test...» spiega e corrugo la fronte.

«Sono solo molto stanca, professoressa. Non è niente. Sto studiando molto in questo ultimo periodo, ma...» le spiego.

«Ti capisco, Tate. Ma voglio chiamare tua madre lo stesso e informarla della tua situazione. Tutto questo è piuttosto strano» dice, guardandomi con preoccupazione.

Chiamare mia madre?

No no, assolutamente no.

Non sono all'asilo, diamine.

«Non c'è ne bisogno, professoressa. Me la posso cavare, ho solo bisogno di un po' di tempo» cerco di convincerla e lei annuisce.

«Adesso, se mi può scusare, dovrei andare» le dico, sistemandomi meglio la borsa in spalla.

«Vai pure, ci vediamo e se hai bisogno di qualcosa, non esitare a venire da me, intesi?»

Pensa veramente che io mi apra con lei?

«Capito. Arrivederci, professoressa.» La saluto ed esco dalla classe.

Guardo l'ora sul display del telefono e noto che sono in ritardo per gli allenamenti.

𝑭𝑶𝑹𝑬𝑽𝑬𝑹 𝑮𝑶𝑵𝑬Where stories live. Discover now