Adam

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Sono sull'aereo di ritorno a New York finalmente si torna a casa.
<< a cosa stai pensando?>> mi chiede Carl
<< come?>> dico
<< stai pensando a lei?>> mi chiede
<< Carl ti rendi conto che ha preferito stare con lui?>> dico
<< allora ti importa?>> mi chiede
<< è straordinaria nel suo lavoro. Mi dispiace solo aver perso una dipendente>> dico.
In realtà la sto pensando più del dovuto e questo non va affatto bene.
<< ti conosco da molti anni, tu non sei mai stato così per una donna>> dice carl con uno spintone sulla spalla.
<< sei innamorato perso>> dice
<< non dire cazzate. Non potrei mai essere innamorato di quella>> dico.
<< sai che all'amore non si comanda. Sei innamorato ok, vai e te la prendi>> dice.
<< la fai sembrare facile... non è così lo sai. Sai che non sono innamorato di lei, e sai anche che ha fatto le sue scelte>> dico.
<< che fine ha fatto jasmine?>> mi chiede
<< perfavore... sai per cosa mi serviva... e ce l'ho fatta, Margot non è più tra i miei piedi>> dico accendendo il computer.
<< non credi che Sophie abbia bisogno di una figura materna?>> mi dice
<< ha mia madre>> dico
<< Adam... perfavore sai che non è la stessa cosa, ha bisogno di una mamma>> dice
<< non credi che io faccia sia da madre che da padre?>> dico arrabbiato.
<< tu fai un lavoro grandioso. Ma non è di questo che sto parlando. Quando avrà il suo primo ciclo,  tu sarai in grado di spiegarle tutto?>> dice
<< certo>> dico incerto.. in realtà non ci ho mai pensato.
<< fatto sta che non dovrò più pensare a Margot, sta felice e contenta con il grande James>> dico.
<< sei fottutamente geloso>> dice carl ridendo
<< smettila>> dico.
Ok forse un po' lo sono.

Sono finalmente arrivato a casa e ho tra le braccia la mia bambina.
<< guarda che ti ho portato?>> dico tirando fuori un regalino per Sophie.
Lo prende tra le mani e inizia a scartarlo curiosamente.
<< papà la barbie che volevo tanto>> dice lei abbracciandomi.
<< tu sei la mia principessa>> dico riempiendola di baci.
<< posso chiederti una cosa?>> dico
<< mhmh>> dice lei accarezzando il mio viso.
<< tu hai il bisogno di avere una mamma?>> dico impaurito della sua risposta.
<< io non voglio la mia vera mamma, ma una mamma che mi vuole bene si>> dice lei. Risponde già da grande, mi sorprendo di lei e della sua intelligenza.
<< quindi a te non da fastidio se il papà si fidanza vero?>> dico
<< Noo, però dev'essere bella e brava, come la mia barbie>> dice lei ridendo.
<< vedrò che fare>> dico lasciandole un bacio sulla fronte.
Se solo vedesse Margot, è proprio come l'ha descritta, ma ora lei non c'è e non ci sarà mai più.
Fatto sta che lei è pura come una rosa, delicata. Non potrebbe mai stare con uno come me, non glie lo permetto di innamorarsi di me. Io le farei solo del male, non sarei in grado di amarla come dovrebbe essere amata.

Sono le 21:34 di sera, ho appena messo Sophie a letto e ora vado a farmi una doccia rilassante.
Mi spoglio e apro l'acqua.
Chiudo gli occhi e faccio dei respiri profondi pensando a Margot. Prendo il pene tra le mani e inizio a masturbarmi pensando a lei, la sua immagine riflessa nei miei occhi, la sua bellezza...
<< mhhh>> dico per poi venire.
Chissà cosa farei se solo lei fosse qui dentro la doccia con me.
Dopo aver fatto la doccia vado sul divano e mi verso del whisky, apro Tinder e rileggo la chat con Margot.
Ammetto che un po' mi manca, ma cerco di farmi passare questa mancanza scrivendo con altre donne.
<< carl, ti disturbo?>> dico chiamando al telefono Carl.
<< no, che succede?>> dice lui
<< c'è l'ho in testa e non so il perché, dovrei essere felice perché ora è fuori dalla mia vita, non dovrei stare così>> dico mettendo la mano sulla fronte.
<< te l'ho detto. Tu sei innamorato perso di lei, hai fatto tanto per allontanarla che alla fine hai perso la testa>> dice.
Forse ha ragione, per una volta gli do ragione, credo di essere innamorato di Margot. Ma tutto questo è sbagliato, non posso innamorarmi di lei, e lei non deve farlo di me, io non riuscirei a proteggerla come dovrei fare, ma soprattutto a dimostrare il mio amore.
<< voglio che lei si vive la sua vita a Miami con James>> dico.
<< lei vuole te>> dice Carl
Chiudo gli occhi e sospiro.
<< se fosse stato così sarebbe rimasta a New York>> dico.
<< tu cosa provi per lei? Quando la pensi cosa provi?>> mi chiede
<< lo sai che è difficile per me>> dico
<< lo so, per questo te lo sto chiedendo>> dice
<< non so, sono emozioni nuove, quando penso che è con James sento un buco dentro lo stomaco e inizio ad avere caldo>> dico
<< questa è gelosia, tanta gelosia>> dice carl
<< poi?>> domanda
<< poi la penso Carl cazzo, la penso sempre, quando scopo penso lei sotto o sopra di me, penso alle sue labbra mai toccate, al suo corpo, alla sua voce, i suoi occhi, i suoi capelli, il suo profumo, la sua risata, cazzo ce l'ho nella testa>> dico una volta per tutte.
<< era così difficile??>> dice
<< no>> dico soddisfatto di me
<< bene, ora chiamala e diglielo>> dice
<< sei pazzo?? No no mai>> dico
<< tu la ami, prenditela ora che sei in tempo, ora che non è né sposata e ne incinta>> dice
<< non lo sarà mai con lui>> dico arrabbiato
<< cosa? Sposata o incinta?>> dice ridendo
<< entrambe le cose>> dico
<< se tu non tu muovi, lei andrà avanti, si sposerà e sarà incinta>> dice carl istigandomi.
<< lo sarà con me>> dico.
Sono un cazzone, perché questo non accadrà mai, mai e poi mai, perché io non posso esprimere questo amore.
<< quindi vuoi sia sposarla che metterla incinta... bravo Adam>> dice carl ridendo.
<< dai smettila>> dico.

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