Margot

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<< mettiti sul divano, ti devo medicare>> dice Adam in panico
<< stai calmo, non mi sono fatta nulla>> dico.
<< no, è colpa mia. Tu dovresti stare tranquilla e invece guarda cosa ti ho fatto>> dice
<< Adam smettila, ti sto dicendo che non hai fatto nulla>> dico.
<< non posso stare calmo, io ti faccio solo del male>> dice.
<< puoi stare con me stanotte? Giuro di non toccarti, voglio solo sentire il tuo profumo>> dice
<< no. Io voglio starti alla larga>> dico.
Quanto vorrei dormire con lui, baciarlo, toccarlo, e dirgli che aspetto una bambina, ma lui non si merita tutto questo.
<< ti prego, solo per stanotte. Giuro di non toccarti io... voglio solo stringerti tra le braccia>> dice quasi supplicandomi.
<< nel letto in cui ti scopi le altre? Anche no grazie>> dico.
<< no. Dormo nella stanza con te>> dice
<< no, non ti voglio nel letto in cui dormo>> dico.
<< ok. allora buonanotte>> dice lui.
Vado in camera e mi butto sul letto.
Apro l'armadio e prendo il body che ho preso per la mia bimba.
Lo porto sul mio petto e chiudo gli occhi, provo ad immaginare la mia bimba. Sarà bellissima, e sarà amata da me, dalla sua sorellina, dalla nonna, da Mara. Vorrei citare anche Adam ma lui non credo che la amerà mai e va bene così, purtroppo io mi sono innamorata di lui e questa bambina ne è l'esatta prova.
Accendo un po' di tv e inizio a guardare un film romantico. Mi iniziano a scendere le lacrime un po' per gli ormoni e un po' per la situazione con Adam.
<< piccina mia, il tuo papà mi fa dannare, cosa possiamo fare?>> dico.
<< io lo amo così tanto, ma lui è davvero incredibile, non riesce ad amare ed io sono stanca. Però ti prometto che l'amore per te sarà qualcosa di unico, hai una sorellina che non vede l'ora di vederti, ed una mamma che è pronta a mangiarti di baci>> dico toccando la mia piccola pancia.
Mi alzo dal letto e vado a farmi una camomilla, ho bisogno di qualcosa di caldo.
<< anche tu sveglia?>> dice Adam.
<< mi hai fatto spaventare>> dico
<< così brutto sono?>> dice
<< dai devo fare la camomilla>> dico.
Mentre metto l'acqua a bollire sento le sue braccia intorno alla mia vita.
<< non vuoi proprio toccare il bambino vero?>> dico
<< io non voglio perdere te, sappiamo entrambi che la tua gravidanza è stata un errore e non avremmo mai dovuto essere così imprudenti>> dice.
Le due parole feriscono più di una lama, come può essere così spregevole?
Gli tiro uno schiaffo, lascio la camomilla in cucina e a passo veloce vado in camera a prendere la valigia.
<< cosa stai facendo?>> dice lui confuso,
<< esci>> dico mettendo di fretta i vestiti dentro la valigia.
Vedo lui che li prende e li mette fuori la valigia.
<< la vuoi smettere?>> dice lui bloccandomi le mani.
<< no. Perché devo stare ancora qui? In una casa in cui tu non vuoi nostro figlio>> dico arrabbiata.
Vedo il suo sguardo diritto sul body.
<< è una femmina?>> mi domanda.
<< cosa te ne frega?>> dico arrabbiata.
<< dimmi se è una femmina>> dice alzando la voce.
<< si è una femmina>> dico.
Lui mi guarda e non dice nulla. Si mette solo sul ciglio della porta e mi osserva.
<< smettila, smettila di guardami, di baciarmi quando ne hai voglia, di toccarmi, di parlare, di far finta che ti importi di me, smettila di essere nella mia vita>> dico.
Lui continua a guardarmi ed io sbruffo.
Si avvicina a me e mi sistema il ciuffo di capelli dietro l'orecchio.
<< Grazie signor Smith>> dico in modo ironico e con un sorriso più arrabbiato che nervoso.
Lui ride e si allontana.
<< cosa ti fa ridere di questa situazione? Fammi capire>> dico
<< mi fa ridere quando ti arrabbi e fai quella faccia>> dice.
<< quale?>> dico ancora più arrabbiata
<< alzi gli occhi>> dice.
<< Adam. Non mi va di scherzare. Accompagnami a casa MIA>> dico.
<< smettila. Hai sentito il medico? Non devi fare sforzi e ne scale>> dice.
<< non far finta che ti importi di questa bambina. Rimpiango solo che il padre non sia un altro>> dico.
Ok forse questo no dovevo dirlo, ma sono così arrabbiata con lui.
<< hai ragione, non mi importa nulla di questa bambina, e sai di cosa mi sono pentito?>> dice lui
<< sentiamo... che mi hai fatto salire sulla tua macchina lussuosa, di avermi fatto alloggiare a casa tua e di avermi fatto conoscere Sophie>> dico.
<< ti sbagli. Mi sono pentito di essermi innamorato di te, che per la prima volta mi sono davvero innamorato di una donna e mi pento che l'ho fatto con te>> dice
Come può essere innamorato di me? Non me l'ha mai detto e tutto questo è strano, io mi sento strana.
<< allora vai con altre donne, non ti preoccupare per noi, c'è la caveremo da sole>> dico prendendo la valigia.
<< ma davvero te ne vai?>> dice bloccandomi sul ciglio della porta di casa.
<< si. Ti sei pentito di esserti innamorato di me, ed io di aver fatto una figlia con te, credo che non ci sia nulla di cui parlare>> dico.
Lui senza dire una parola di mette di lato e mi fa passare.

Scherzi del destinoWhere stories live. Discover now