Scherzi del destino

Adam

Cazzo! Margot si è addormentata ma la bambina è ancora sveglia.
Inizia ad agitarsi per poi iniziare a piangere. Spero tanto che Margot si svegli, io non voglio toccare quella cosa.
<< dai svegliati>> dico speranzoso.
Le sue braccia stanno per cedere e se lo fa la bambina cadrà.
Indurisco la mascella e mi alzo.
Prendo per la prima volta la bambina in braccio, è così leggera e piccola.
Inizia a piangere, così la giro di schiena e inizio a darle dei piccoli colpetti sulla schiena e sembra piacerle.
<< ti faceva male il pancino vero?>> dico.
La alzo e per la prima volta la guardo in faccia.
Lei spalanca gli occhi e mi guarda e mi lancia un piccolo sorriso.
<< non guardarmi in quel modo>> dico
La appoggio sul mio petto e inizio a cullarla.
Si addormenta e la metto nel suo passeggino.

È uguale a Margot, è così bella.
Mi avvicino a Margot e le metto una coperta.
Starò qui fino a quando non si sveglierà. La lascio un po' riposare perché so cosa vuol dire stare svegli tutta la notte per accudire un neonato.
Porto il passeggino in camera da letto e mi stendo sul letto. Ho preferito portare la bambina in camera così se piange Margot non la sente.
Controllo se sta dormendo e dopo averlo fatto vado in cucina e vedo che c'è del latte dentro il tiralatte.
Per fortuna devo dire così se ha fame glie lo do.
Metto il latte nel biberon così poi dopo devo solo scaldarlo.
Vedo Margot ancora che dorme, mi chino e le do un bacio sulle labbra.
<< mi manchi tanto>> dico abbassa voce.
So di averle fatto del male parlando in quel modo della bambina ma io amo Margot e stava quasi per morire e quella bambina è la colpevole.
Dopo venti minuti sento piangere e inizio a scaldare il latte.
<< incredibile, questa bambina piange sempre>> dico.
Dopo aver scaldato il latte entro in camera, la prendo in braccio e inizio a darle da mangiare.
<< sta zitta>> dico.
Una volta aver smesso di piangere mi afferra il mio dito con la sua piccola mano.
<< mollala>> dico.
Dopo aver finito di mangiare le faccio fare il ruttino.
<< mhhh>> inizia a lamentarsi lei.
<< shhhhh>> dico dandole delle piccole pacche sulla schiena.
<< tu devi dormire, almeno fai riposare tua madre dato che la stavi quasi per uccidere con la tua nascita>> dico.
La guardo e vedo che dorme.
<< finalmente che cazzo>> dico mettendola nella sua culla.
<< dov'è mia figlia?>> sento Margot dal soggiorno,
Vado da lei e la calmo.
<< sta dormendo, le ho dato il latte e ora dorme>> dico
<< non dovevi farlo, a te non importa di lei, tu la odi, perché l'hai fatto?>> dice.
Non so lo nemmeno io perché l'ho fatto. L'ho fatto senza pensarci.
<< volevo farti dormire>> dico.
<< hai fatto del male alla mia bambina?>> dice
La guardo arrabbiato, come può pensare una cosa del genere?
<< non ho fatto del male a nessuno. Ringrazia che te l'ho fatta dormire a tua figlia>> dico
<< è anche tua>> dice.
<< non è mia. Quella cosa non è mia>> dico arrabbiato.
<< come puoi dire una cosa del genere? Solo perché ho rischiato di morire?? Non è colpa di Isabel>> dice.
<< se lei non ci fosse il mondo sarebbe perfetto>> dico.
Non posso credere di aver detto una cosa del genere e credo di non pensarlo nemmeno.
<< vai via e non ti fare più vedere>> dice.
Bene.
Apro la porta e vado via.
Non voglio vedere quella bambina, basta.