Margot

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<< buongiorno>> dice Sophie entrando nella stanza dove dormo.
<< amore>> dico ancora assonnata
<< Sophie, falla dormire>> dice Adam sgridandola
<< non alzare la voce con lei, ho chiesto io di svegliarmi>> dico.
Se c'è l'ha con me non se la deve prendere anche con sua figlia, la bambina non c'entra assolutamente nulla in tutto questo.
<< mi vuoi accompagnare a scuola?>> mi chiede
Quanto vorrei dirle di sì, ma oggi ho l'ecografia.
<< amore, oggi ho la visita e se tutto va bene mi diranno se è un maschietto o una femminuccia>> dico.
<< quando nascerà io sarò lo stesso la tua figlia del cuore?>> mi chiede.
Io amo follemente Sophie, lei è nel mio cuore ed è la bimba più dolce del mondo.
<< certo, lo sarai per sempre>> dico dandole un bacio.
<< a fare colazione>> dice Adam
<< tu non vieni?>> mi domanda
<< c'è la nonna di la>> aggiunge
<< amore, vado un attimo in bagno e arrivo>> dico alzandomi dal letto.
Dopo essere andata in bagno vado in cucina e vedo Adam, Sophie e Gabriella fare colazione.
<< buongiorno>> dico.
<< ciao tesoro>> dice Gabriella accarezzandomi la pancia.
Quanto vorrei sentire le mani di Adam qui sopra, non mi ha mai accarezzato la pancia ed è brutto vedere che mi guarda senza fare nulla.
<< come hai dormito stanotte?>> mi chiede Adam
<< bene>> dico in modo freddo.
<< noi andiamo a scuola>> dice Gabriella.
<< a dopo>> dice Sophie dandomi un bacio.
Una volta rimasti soli mi alzo dal tavolo perché non voglio stare troppo tempo vicino a lui, così mi alzo e metto il piatto nella lavastoviglie.
<< faccio io>> dice Adam.
<< ho ancora le mani>> dico in modo scontroso.
<< voglio solo aiutarti>> dice lui
<< sai cosa me ne faccio del tuo aiuto? Niente>> dico.
Non me ne frega se può starci male, lui mi ha spezzato il cuore.
<< perché non mi hai detto che hai la visita oggi?>> mi chiede
<< perché avrei dovuto dirtelo? Non è tuo figlio>> dico.
Vedo la sua mascella indurirsi e so che quando è così è perché è tanto arrabbiato.
<< non puoi dire una cosa del genere Margot, è anche mio>> dice arrabbiato
<< non alzare la voce con me. Tu fino all'altro giorno l'hai rinnegato, non ti è importato nulla di noi>> dico.
<< chi ti ha accompagnato in ospedale?>> dice
<< il minimo. Volevi lasciarci morire lì per terra?>> dico.
<< ma che dici? Quale morire? Darei la mia vita per te>> dice
<< non ti credo>> dico.
<< pensa quello che vuoi>> dice.
Senza dire nulla vado in camera e mi cambio.
Dopo essermi cambiata prendo la borsa e vado in soggiorno per mettermi le scarpe.
<< sei sicura di non volermi alla visita?>> mi chiede Adam
<< sicurissima>> dico io per poi uscire dalla porta.
Lo amo da impazzire, lui è tutta la mia vita ma non posso permettere di farmi soffrire ancora tantomeno ora che aspetto un bimbo.

Sono arrivata in clinica e vedo le altre pazienti accompagnate dai proprio compagni.
Li guardo e sorrido, sono così belli. Immagino Adam qui accanto a me ad accarezzare la mia pancia anche se è ancora piccolina essendo quasi al 4 mese, ma piano piano crescerà.
<< Margot Williams>> dice la ginecologa.
Mi alzo ed entro.
<< buongiorno>> dico sorridendo.
<< come stai?>> mi domanda
<< bene, la nausea è completamente sparita, ho solo molta fame>> dico.
<< bene. Mettiti sul lettino che vediamo un po'>> dice.
Mi sdraio sul lettino e mi alzo la maglietta.
Mi mette il gel freddo sulla pancia e mi appoggia l'ecografo.
<< guarda>> dice lei facendomi vedere un piccolo fagiolino.
<< vuoi sentire il suo battito?>> mi chiede.
Avrei voluto tanto sentirlo insieme ad Adam, avrei davvero tanto voluto godermi la gravidanza con lui.
<< posso registrare?>> dico prendendo il telefono in mano.
<< certo>> dice.
Voglio registrarlo per ascoltarlo sempre soprattutto la notte.
Inizio a sentire il suo battito e le mie lacrime scendono come fontane.
Dio mio è il suono più bello del mondo e starei ore ad ascoltarlo.
<< allora, il battito è regolare il bimbo cresce alla grande>> mi dice.
Menomale era ciò che volevo sentire, l'importante è questo.
<< vuole sapere il sesso?>> mi domanda
<< tantissimo>> dico.
<< è femmina>>
Femmina? È una femmina!! Avrò una principessa con me, sarò mamma di una bambina, non vedo l'ora.
<< oddio>> dico piangendo.

Dopo aver fatto la visita, vado in un negozio per bimbi e compro giusto un body rosa, e questo sarà il primo body che indosserà appena nascerà.
Voglio che tutto sia speciale per lei, sono già innamorata persa.
Apro la porta di casa e vedo un paio di tacchi viola.
Non sono i miei perché io non li ho viola.
Sento dalla camera di Adam degli orgasmi e per un momento mi fermo, cazzo, sta scopando!
Ma che porco che è, ha chiamato una donna mentre io ero a fare una visita, dopo questo è imperdonabile.
Vado in camera e mi butto sul letto, mi tocco la pancia e le mie lacrime scendono.
Non avrei mai pensato di poter piangere per amore, gli ormoni fanno pure la loro parte ovvio, ma queste lacrime sono per un dolore immenso, un amore impossibile.
<< ci sarò io con te amore di mamma>> dico coccolando la mia pancia.
<< ancora non so come ti chiamerò, ma sono sicura che tu sarai perfetta>> dico.
Sento la porta di casa chiudersi e sicuramente la ragazza sarà andata via, non volevo nemmeno vederla, ma ovvio questa è casa di Adam e può fare ciò che vuole io sono solo un'estranea.
Esco dalla camera e lo incontro in boxer.
<< com'è andata?>> mi domanda.
Io non gli rispondo e lui continua con le domande.
<< hai scoperto il sesso?>> dice
<< ovvio>> dico io.
A questa domanda ho voluto rispondere solo perché deve soffrire per non averlo scoperto insieme a me.
<< cos'è?>> dice
<< questo non lo saprai>> dico.
<< e... la prossima volta non fare sentire i tuoi orgasmi a terze persone grazie>> dico.
<< tu non mi vuoi più. Io devo sfogarmi>> dice.
Che stronzo.
<< bene, fatti le tue scopate ma a me lasciami stare>> dico.

Scherzi del destinoWhere stories live. Discover now