Margot

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Sono le 6:21 del mattino, mi sveglio con una nausea molto forte, vado in bagno e mi bagno i polsi con l'acqua fredda.
Ancora è molto presto, inizio a lavorare alle 9:30 per questo normalmente mi sveglio alle 8:00 ma questa mattina è la mia nausea ad avermi tirata giù dal letto.
Vado in cucina e mi faccio un tè caldo con la speranza che la mia nausea passi.
Dopo aver fatto il tè mi butto sul letto e guardo un film romantico, mi fa pensare ad Adam, il mio amore per lui è qualcosa che va oltre la cotta adolescenziale o altre demenze simili. Io lo amo al punto di donargli la mia vita se fosse in punto di morte, lo sposerei, lo amo tanto ma ora mi sto frequentando con Lucas, con lui non ho fatto nemmeno sesso ancora, non ce la faccio perché io voglio ad Adam.

Guardo il cellulare e vedo che sono le 8:21.
<< cazzo sono in ritardo>> dico alzandomi dal letto di tutta corsa. Il film mi ha rubato più tempo del previsto.
Mi cambio al volo e arrivo in ufficio correndo.
Guardo l'orologio e sono le 9:10.
<< oddio>> dico esclamando con il fiatone mentre mi siedo sulla sedia.
<< tutto ok?>> mi domanda Anthony
<< si. Ho fatto solo un po di ritardo>> dico
<< me ne sono accorto>> dice ridendo.
<< ah ti cercava il capo>> dice
<< cosa vuole ora?>> dico
<< non so, ma devi andare nel suo ufficio>> dice.
Mi alzo dalla sedia ed entro nel suo ufficio.
<< mi dica>> dico in modo professionale. Odio questa distanza che c'è tra me e lui, ma si è rivelato essere uno stronzo che mi ha dato della puttana.
<< prendi la tua borsa e vieni con me in macchina>> dice firmando un casino di documenti.
<< perché?>> dico
<< non fare domande, vieni con me e basta>> dice lui alzandosi dalla sedia e prendendo la giacca.
Sbruffo e vado a prendere la borsa.
Siamo in ascensore e nessuno dei due parla. Da quando me ne sono andata dalla Svizzera non abbiamo più parlato e non ho saputo più nulla di sophie.
<< come sta tua figlia?>> chiedo.
<< non ti importa>> mi dice.
<< e tu come stai insieme al fidanzato?>> chiede in modo ironico.
<< bene grazie>> dico con un sorriso finto.
Una volta usciti dall' ascensore entriamo nella sua macchina e cavolo se è comoda.
<< mi dici dove dobbiamo andare?>> dico
<< Filadelfia>> dice
<< sono due ore di macchina>> dico
<< purtroppo>> dice partendo.
<< mi spieghi cosa dobbiamo fare? E poi perché devi esserci io?>> dico
<< dobbiamo firmare dei documenti. Tu mi servi perché hanno richiesto la tua presenza. Non pensare che per mia sia piacevole>> dice.
Che modi, quella arrabbiata dovrei essere io non lui, ma va bene così, entrambi ci odiamo in questo momento.
È già mezz'ora che siamo in macchina ed io non ce la faccio più con lo stomaco, la mia nausea si sta facendo sentire.
Faccio devi respiri profondi ma non passa, abbasso il finestrino e sembra andare meglio.
<< tutto ok?>> mi chiede lui.
<< si stai tranquillo>> dico.
<< mi fermo all'autogrill. Devo fare pipì>> dice.
Menomale, perché devo farla anche io e non avevo voglia di chiederlo.
Scendiamo dalla macchina ed entriamo nell'autogrill.
Cerco il bagno per le donne, entro e faccio pipì.
Dio che bello, una liberazione.
Dopo aver fatto pipì mi lavo le mani ed esco dal bagno e vedo Adam comprare dei cioccolatini, i miei preferiti.
<< che fai?>> dico
<< compro qualcosa da mangiare. Ho fame>> dice schivo.
Io lo guardo e non dico nulla. Lui sa bene che quei cioccolatini sono i miei preferiti e non credo proprio che si sia dimenticato.
entriamo in macchina e riparte.
<< posso mettere un po' di musica?>> dico
Lui fa un accenno con la testa senza distogliere lo sguardo dalla strada.
Accendo e scelgo la canzone " because of you" di Kelly clarkson, mi ricorda tanto la situazione che c'è tra me e lui.
Mi giro dalla parte del finestrino e chiudo gli occhi anche perché ho mal di testa.
<< fai piano ti prego>> dico mentre lui fa le curve.
<< sto facendo piano>> dice.
<< Adam fermati ti prego>> dico trattenendo il vomito.
Lui si ferma ed io apro subito lo sportello, scendo dalla macchina e inizio a vomitare l'anima.
Lui mi viene incontro e mi tiene i capelli.
<< Cristo santo, che hai?>> dice preoccupato.
<< in questi giorni sto male>> dico.
<< se vuoi ritorniamo a New York e annullo tutto>> dice
<< no, manca solo un'ora, posso farcela>> dico
<< sei sicura?>> dice lui preoccupato.
<< si>> dico salendo in macchina.

Scherzi del destinoOù les histoires vivent. Découvrez maintenant