Capitolo 6.

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La strada davanti a lei cominciava a diminuire, il motore della moto la faceva impazzire quando la lasciava libera. Ma tutte le cose prima o poi devono finire, girò a sinistra e parcheggiò nell'area riservata alle moto degli studenti. Si tolse il casco e i suoi capelli mossi ricaddero sulle spalle coperte dalla giacca di pelle, il sole le baciava il viso e la matita nera sugli occhi li risaltava tantissimo. Mise il casco nel bauletto e lo chiuse mettendo le chiavi nello zaino, avanzò nella stradina della scuola che portava all'ampio cortile della scuola. La scuola era molto nota a Los Angeles per la sua prestigiosa preside, la scuola all'esterno era composta da un campo di basket, da una zona piena d'alberi e da un muretto sulla destra. I ragazzi della squadra di rugby si sedevano sempre su quel muretto, sembrava di loro proprietà... solo le " puttanelle" dei rugbisti potevano stare sedute là.
- Ehy bambola vieni qua- disse Marcus.
Marcus era il capitano della squadra di rugby. Il classico stronzo. Era alto, spalle larghe, moro, occhi azzurri, stronzo, ricco, puttaniere... ho saltato qualcosa... Mi sembra di no.
- Vallo a dire a qualche altra puttana- disse Jessica continuando ad andare avanti.
Marcus scese dal muretto e corse verso di lei e la prese per un braccio
- Dai... Lo so che vuoi me - disse lui avvicinandola di più a sé
- In quale fantasia più sfrenata dovrei essere una tua " amichetta"?- disse lei staccandosi da lui.
Sembra strano ma lei una volta... loro due stavano insieme... Ecco loro erano una coppia. Poi Marcus si è fatto una e Marcus ha chiuso con Jessica.
- Tu sei sempre stata la mia amichetta-
- Per scoparmi o per fare bella figura? -
- Cazzo Jessica ma sei testarda? - disse lui riavvicinandosi
- Smettila! Tanto non staremo più insie...- non finì la frase che le labbra di Marcus erano su quelle di Jessica. Marcus la prese per la schiena avvicinandola di più. Si sentirono degli urli di incoraggiamento come " Vai Marcus " oppure " sta a vedere come tornano insieme" Jessica si sentiva troppi occhi addosso.
Quando Marcus si staccò lei gli disse
- Bastardo...- e se ne andò
- Jessica...- aspettò che lei si girò
- Lo so che ti è piaciuto- disse lui compiaciuto
Lei si fermò a testa bassa e pensò... pensò a come si sarebbe sentita se fosse ancora rimasta con lui. USATA. Una lacrima le immacolò la guancia ma lei molto velocemente la fermò. Marcus tornò dai suoi che si complimentarono con lui. Lei corse via rifugiandosi nei bagni della scuola, poco dopo Giuly e Nicky, le sue migliori amiche la trovarono
- Ehy... stai bene?- disse Nicky chinandosi vicino a lei. Nicky era una ragazza di origini brasiliane con la carnagione scura, i capelli lunghi fino alla vita, neri un po mossi, alta e sempre alla moda. Giuly invece era invece una ragazza sempre solare, capelli lunghi fino a metà schiena, lisci, color castano chiaro con le ciocche davanti bionde, lei invece era un po più bassa di Nicky, ma a lei non importava.
- Ma sei rincoglionita o cosa?? Non vedi com'è?!- disse Giuly chinandosi vicino a Jessica.
- Fammi indovinare... Marcus - disse Nicky
Lei annuì.
- Dai... Non devi pensare a quello stronzo-
- MI HA BACIATO DAVANTI A TUTTA LA SCUOLA!!!! - disse lei alzandosi.

**** JESSICA POV.****
Nessuno poteva capire come mi sentivo in quel momento. Quel bacio. Marcus ed io avevamo chiuso due mesi prima per una puttanella mi faceva stare male perché quando c'ero io lasciava tutto e mi faceva la corte davanti a tutti. Era stato il suo primo bacio da quando ci siamo mollati
- Ragazze grazie ma è una cosa che devo fare da sola- poi mi alzai e guardai l'ora 9.45 bene ancora 5 minuti prima della campanella. Per mia fortuna avevo in classe Giuly e Nicky, ma per mia sfortuna avevo anche Marcus. Meglio di così non poteva andare... mi sistemai la matita e il mascara poi suonò la campanella e dovetti scappare in classe. In classe eravamo in circa 25, la classe era strutturata con 5 file di banchi da uno, con 5 righe di banchi lei si sedette il più dietro possibile, per non essere disturbata, ed infatti prese l'ultimo posto a sinistra vicino alla finestra. Quando presi un respiro per rilassarmi chi si sedette vicino a me?
- Marcus, non rompere i coglioni- dissi scocciata
- Ti sei alzata con il piede sbagliato?- disse lui
- No mi hanno baciato davanti a tutta la classe e forse a quelli che guardavano fuori- dissi io
- Dai non è stato così male- disse lui avvicinandosi con la sedia
- Smettila tanto non torneremo mai insieme! Lo vuoi capire?!- alzai troppo la voce e tutta la classe si girò verso di me.
In quel momento entrò il prof di Matematica, che in quel momento lo ringraziai mentalmente. Cominciò a fare l' appello... io ero circa al 11 posto, il prof cominciò a spiegare un nuovo argomento ed io avevo cominciato a prendere appunti( non sono una secchiona ma mi piace la matematica). Suonò la campanella e il prof ci diede i compiti, poi se ne andò augurandoci buon weekend. Dopo un'ora di storia, la campanella suonò e tutti uscimmo di fretta per andare in mensa.
Io intanto feci un salto al mio armadietto per posare i libri e quando lo chiusi mi ritrovai davanti Alexander con tutta la sua banda di bulli. Te pareva. Era appoggiato con una spalla sull'armadietto accanto e mi fissava.
- Non sapevo che baciavi i ragazzi dopo averli lasciati-
- Allora 1. Mi ha baciato lui e 2. Non sono cazzi tuoi... ora scusami ma devo andare- dissi chiudendo l'armadietto e girandomi, Alexander disse ai suoi di farsi un giro.
Una mano mi prese il polso e come mi prese così la feci finire sulla sua schiena e facendolo finire con la faccia sull'armadietto
- Ti ho detto che non sono i cazzi tuoi. E se vuoi stuzzicare qualcuno beh ti devo ricordare cos'è successo l'ultima volta? Mi sembra di no- poi lo lascai andare e io mi diressi in mensa. Presi soltanto una mela e una coca-cola, misi la coca nello zaino e presi la mela che mangiai quando sarei stata SOLA. Salii le scale per andare al piano sopra, mi diressi verso l'aula 47, aprii la porta e presi un respiro profondo. L'aula di arte. La mia preferita. Mi sedetti in fondo e guardai fuori... lo sfondo erano i grattacieli in secondo piano l'autostrada e in primo piano c'era il giardino della scuola. Presi dallo zaino una matita e un paio di fogli bianchi, feci degli schizzi che sembravano schifosi, poi presi quello che mi piaceva di più, presi pennelli, una tela e le tempere. Misi lo zaino per terra e cominciai a dipingere, mi rilassava. Neanche a metà quadro sentì dei rumori provenire dal corridoio mi nascosi dietro ai quadri finiti e aspettai. Qualcuno aprì la porta e guardai chi era: Marcus e Alexia che si stavano baciando. Mi alzai e mi incamminai fuori, Marcus si staccò e guardò me.
- Mi fai la corte e ti baci un'altra... Non sei cambiato- dissi andando fuori. Finii la mela e la buttai nel cestino scesi al piano terra e mi diressi in corridoio
- Jes - mi girai e vidi Nicky e Giuly che mi raggiungevano. Nicky aveva degli shorts fino a metà coscia con una maglietta della Vans e con delle Vans grigie basse, Giuly invece era con dei Jeans lunghi, maglietta della Obey e Vans azzurre. Gli andai incontro. Ma in quel momento suonò la campanella.
- Cazzo di campanella - disse Nicky
- Dai andiamo in palestra o il prof ci ammazza- dissi.

Corremmo in palestra, dove quasi tutti erano già in spogliatoio, mancavamo solo noi. Ci cambiammo molto velocemente ma venni interrotta da Alexia la puttanella della scuola. La tipica figlia di papà con tette e niente cervello
- Senti perché non lasci stare il mio Marcus- disse quell'oca giuliva.
- Senti non è colpa mia se siete venuti in aula arte a farlo. Comunque tienitelo pure- ma mi chiedo io in classe perché devo avere sempre i più stronzi, mi misi la maglietta della scuola e andai in palestra dove tutti erano sparsi per la palestra di basket. Mi feci una coda alta, quando entrai tutti mi guardarono ma non a me mi guardavano dietro, così mi girai e vidi Alexander
- Cosa vuoi ancora? - dissi io un po scocciata
- Sei ancora più sexy con la divisa della scuola- disse lui avvicinandosi ma io indietreggiai. Alexander era il classico cattivo ragazzo, alto, occhi marroni, capelli neri,giacca di pelle e tutte ste cazzate qua.
- Come mai sei qua?- dissi irritata
- Assisto alla lezione di ginnastica- disse lui mettendo le mani in tasca
- Per?...-
- Sono stato cacciato dalla mia classe così ho deciso di venire qua-
- Non me la bevo - dissi appoggiandomi su un fianco
- Ci manca il prof di italiano e siamo smistati... così il prof di ginnastica mi ha preso e mi ha portato qua per " tenermi d'occhio" - fece notare le virgolette.
- Adesso basta parlare, Ale- disse una voce dietro di me.
- Marcus da quanto- disse lui battendogli il cinque che poi diventò un pugno che sbatterono sul petto.
- Jessica- disse Marcus con lo sguardo piantato su di me
- Da quanto vi conoscete circa?- della serie andate nella stessa scuola e vi salutate che sembra che non vi vedete da anni?! Maschi...
- circa dall'inizio della scuola- ah ecco mi sembrava strano...
- TUTTI IN RIGA - disse il prof entrando.
Tutti si misero in riga senza fiatare.
- Marcus e Jessica faranno le squadre di pallavolo- poi mi lanciò la palla. Avevo la fortuna di non sopportarmi Marcus anche in campo. Scelte le squadre filammo in campo e Alexander fece da spettatore invece il prof da arbitro.
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Dopo due ore di ginnastica il prof ci fece andare a cambiarci e farci la doccia. Presi la mia blrsa contenente l'asciugamano, phon, mascara, shampoo, spazzola, intimo nuovo, e altre stronzate. Entrai in doccia e chiusi la porticina che arrivava fino all'inizio delle spalle, aprii l'acqua fresca e mi sciacquai lavandomi i capelli. Dopo un 10 minuti sotto la doccia uscii.
- Avete visto cosa mi ha dato Marcus? Un dolcissimo bacio - disse Alexia eccitata per il bacio che gli aveva dato poco prima Marcus. Alexia mi squadrò da capo a piedi, io non ci feci caso più di tanto, mi vestì in velocità e chiusi l'armadietto, uscii e tirai fuori l'iPhone dalla tasca degli shorts.
- Bella partita- mi girai e Trovai Marcus
- Stai cercando di farmi ingelosire, per caso?- dissi un po irritata
- Forse - disse lui sorridendo
- Lo sai che tu ed io NON torneremo mai insieme- dissi sottolineando il NON
- e chi te lo dice? - disse avvicinandosi pericolosamente a me
- Questo- dissi indicando il cuore
- sai... il cuore può fare brutti scherzi- disse lui avvicinandosi tanto che io alzassi un po il mento per ritrovarlo sopra
- Non il mio- dissi girando i tacchi( modo di dire) andandomene visto che era suonata la campanella. Mi diressi fuori verso il parcheggio ma Giuly e Nicky mi fermarono
- Dopo vieni con noi ad allenarci?- mi chiese Nicky
- Si va bene... per che ora?-
- Per le quattro. Va bene? -
- Si si benissimo- dissi e poi le salutai andandomene.
Salii sulla moto, la accesi e partì. Feci la strada più lunga per arrivare a casa dovevi snervarmi da questa giornata.

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BACI MRTℹ

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