Capitolo 10. Posti familiari

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Sfrecciai via. Lontano. Da tutti. Andai su una collinetta sulla quale andavo spesso per dimenticare. Parcheggiai sotto la quercia ed uscì mi sedetti sul cofano e accesi una sigaretta. Aspirai ed inspirai. So che faceva male ma ti aiuta a non pensare.
Quando hanno portato via Alexander sono ritornata dentro e ho tirato un pugno a Marcus

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-Hai visto cosa cazzo hai fatto!?- ero fuori di me
- Se muore io torno qua e ti faccio nero- dissi andando in camera e prendendo Lili per portarla via da lì. Marcus mi guardò con occhi strani, occhi che erano completamente fatti e che non l'avrebbe mai fatto se fosse stato normale. Ma dovevi comportarti così con lui. O gliele davi o non capiva.
¤¤¤¤¤¤FINE FLASHBACK¤¤¤¤¤¤

Finì la sigaretta e la gettai nell'erba spegnendola. Mi alzai e mi sedetti alle radici dell'albero, i rumori erano solo il vento che poteva scompigliarti i capelli. Cominciai a pensare a quella sera. Era da tanto che non ci pensavo, da circa 3 mesi.

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La stanza in cuoi tenevano prigionieri mamma e papà e Jack era chiusa a chiave e io non potevo entrare, piangevo come una matta... non avevo mai smesso. I rumori che provenivano da lì dentro erano forti quasi di piacere, poi De Lion uscì e mi prese in braccio, cominciai ad urlare ma De Lion non mi lasciò finché non fummo nella stanza. Mi mise giù a terra e subito andai ad abbracciare mamma. Lei piangeva, era sporca di sangue su tutto il vestito, era piena di lividi su tutto il corpo e aveva dei graffi sulle braccia.
"Non avere mai paura tesoro, il mondo è cattivo ma tu sii forte, abbi coraggi e affrontalo" poi delle braccia mi presero in braccio e le lacrime scesero. De Lion si piazzò davanti a mio padre e fece partire il primo colpo. Osservai il suo corpo cadere e il sangue sgorgare dalla fronte sudata. Poi si avvicinò a mia madre e gli sussurrò " vedi tutto questo non sarebbe successo se mi avreste dato quello che mi spetta" poi si rialzò e io urlai "lascia mamma... voglio abbracciarla" Micheal mi lasciò andare e io corsi ad abbracciare mamma. Piansi per un paio di minuti poi De Lion cercò di staccarmi da mamma "No lasciami, voglio mamma, voglio continuarla ad abbracciarla, perché hai ucciso papà?" Cercai di stringermi a mamma ma De Lion mi staccò e mi rimise nella braccia di Michael poi si riposizionò davanti a lei e caricò la pistola. Si sentì un botto e mamma cadde con gli occhi verso di me. Un urlo uscì dalla mia bocca che Michael dovette lasciarmi per tapparsi le orecchie. Corsi verso di lei ma lei non mi abbracciò, la chiamai ma lei non mi rispose, la toccai ma lei non reagì, Mamma era morta. Guardai Jack che intanto era pieno di lividi anche lui e piangeva, Un ago mi si infilò nel braccio e pochi secondi mi addormentai mentre Jack urlava. Sono stata 4 giorni sotto osservazione dai medici, un amico di famiglia si era offerto di tenerci fino a quando Jack non avesse raggiunto la maggiore età. Mamma era morta e anche Papà.
Ero orfana di tutti e due i genitori.

¤¤¤¤¤¤FINE FLASHBACK¤¤¤¤¤¤

Giuro, giuro sulla mia vita che ti ucciderò De Lion, il colpo finale sarà mio di DIRITTO.
Per quello che hai fatto e per quello che farai.
Hai ucciso i miei genitori e mi stai togliendo la possibilità di vivere, beh io te la strappo la vita.

Tornai a casa con il tragitto più lungo. Cioè senza le vie principali. Mi fermai in un bar per prendere un toast, visto che non avevo ancora mangiato niente. Pagai ed uscì fuori per prendere la macchina ed avviarmi.
Aspettai il verde al semaforo quando una moto verde Kawasaki si mise vicino a me, guardai meglio chi potesse essere ed era... Marcus?... Tirai giù il finestrino e lo chiamai
- Marcus?- il motociclista mi guardò meglio e tirò su la visiera ed i suoi occhi azzurri mi studiarono.
- Vieni con me- mi disse sfrecciando visto che era scattato il verde. Lo seguì e mi portò in un posto sulla spiaggia, scese dalla moto e mi aspettò. Parcheggiai la Lamborghini e scesi anche io, mi avvicinai a lui.
- Cosa vuoi- dissi fredda
- Scusa per prima... non volevo fargli male. Ero completamente fatto! Quel pugno mi ha fatto capire che ero rincoglionito, stavo venendo da te per chiederti scusa- disse tenendo lo sguardo basso
- Non devi chiedere scusa a me... lo devi dire ad Alexander e a sua sorella che ha cominciato a piangere quando l'hanno portato in ospedale... ti devi controllare cazzo... Se non c'era Justin, Alexander sarebbe morto, lo capisci questo?! Li hai procurato un'emorragia interna, li hai tolto quasi metà stomaco, due ore di intervento. Se non c'ero io lui sarebbe morto... Uno dei motivi per cui io ti ho lasciato è perché eri è sei un irresponsabile e non capisci quando si deve smettere. Ciao- dissi andandomene.
Ora io e lui abbiamo chiuso e io non mi rifarò trascinare dentro

Spie. Un gioco sporcoWhere stories live. Discover now