MY DILEMMA IS YOU 3 (IN REVISIONE)

~199~

Canzoni per il capitolo:

~ Damien Rice - My Favourite Faded Story

~ Imagine Dragons - Bleeding Out

Il cellulare squilla, creando parecchio casino nella stanza.

Non posso ancora credere alle cose che sono successe ieri sera. È tutta la notte che non sono riuscita a dormire a causa delle continui immagini di Trevor steso sull'erba.

Sono sicura che i suoi genitori avranno passato l'intera notte nell'ospedale, e l'avrei fatto anche io se solo avessi avuto il permesso dai miei genitori.

Mi lasciano sempre fare tutto, ma quando si tratta di cose importanti come questa, la loro risposta è sempre 'no'.

Non li sopporto quando fanno così.

Non ho più rivisto Cameron o tutti gli altri.

E mi ritengo davvero fortunata. Me la sarei sicuramente presa con tutti loro per ciò che è successo e per aver sbagliato anche a fare le loro stupide teorie.

Ora Susan è libera, e ovviamente non esiterà a pianificare qualche strana vendetta. Ovviamente contro chi? Contro la sottoscritta, nonostante sia innocente.

Il cellulare continua ad infastidirmi e lo afferro per vedere chi mi sta chiamando in questo momento, ed è la signora Fanny.

Ieri sera l'avevo chiamata per sapere qualcosa su Trevor e le avevo anche chiesto di tenermi in costante aggiornamento, ma questa è la prima volta che richiama.

"Fanny"rispondo immediatamente, mentre cerco disperatamente una maglietta da indossare.

"Cris, scusa per l'ora! Ti ho svegliata?"chiede dolcemente.

"No, assolutamente no"mento. "Ci sono novità?"

Tengo il cellulare tra la spalla e l'orecchio, in modo da potermi infilare un paio di shorts.

"Si! Puoi passare in ospedale o.."

"Certo che si! Tra meno di un quarto d'ora sono lì"dico.

"Allora a tra poco"

Lancio il cellulare sul letto e prendo la spazzola per pettinare i capelli.

Non vedo l'ora di essere arrivata in ospedale per vedere come sta il mio migliore amico. Spero con tutta me stessa che non ci siano anche tutti gli altri, perché non saprei veramente quale potrebbe essere la mia reazione. Sono ancora abbastanza sconvolta per ciò che è successo ieri sera e vedere gli altri non potrebbe fare altro che farmi innervosire.

Penso subito a quale potrebbe essere il metodo più semplice per raggiungere l'ospedale, e decido che sarà meglio prendere l'autobus.

Purtroppo non ho ancora una macchina tutta mia, i miei genitori sono dovuti andare in palestra per sistemare il casino fatto ieri sera e non ho per niente voglia di parlare con Cameron, perciò per adesso i trasporti pubblici sono la mia unica soluzione.

Prendo una bustina di cracker e corro rapidamente all'ingresso per indossare le scarpe.

Quando spalanco la porta dell'ingresso per uscire, davanti a me trovo immediatamente Cameron con il braccio allungato verso il campanello di casa.

Non posso credere che lui sia veramente qui, davanti a me.

I suoi occhi profondi subito incontrano i miei e giuro di non sentire più nulla. Non c'è più nulla attorno a me, ci siamo solo io e lui.

Odio l'effetto che mi fa.

"Ehi.."sorride.

Prendo un respiro profondo e mi costringo ad uscire di casa e a chiudere la porta, ignorandolo completamente.