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"Sai cosa? Non mi va più di guardare le puntate di Scooby-Doo. Queste le ho già viste"dice Cameron ad un certo punto alzandosi dal divano per stiracchiarsi.

"Cosa ti va di fare?"

"Andiamo a farci una passeggiata. Sono stato chiuso dentro casa e dentro l'ospedale per troppo tempo!Ho voglia di farmi un giro"sorride mentre esce dal salotto per andare in camera sua,credo.

"Cameron,non puoi"alzo la voce seguendolo per le scale.

Sam mi ha affidato il compito di stare a casa con lui per controllarlo,ma in questo modo lui non sta facendo altro che complicarmi la situazione.

Non possiamo assolutamente uscire.

Chissà cosa potrebbe succedere se si sentisse male o se svenisse all'improvviso. Non ho alcuna intenzione di rischiare.

"Cam,mi hai sentita? Resteremo a casa"insisto continuando a seguirlo fino alla sua stanza.

"Non ti sento"ridacchia aprendo l'armadio e prendendo una maglietta blu scuro.

Incrocio le braccia e lo guardo seria con la speranza di riuscire ad intimidirlo in qualche modo,ma mi rendo conto di aver fallito miseramente non appena si volta verso di me e mi fa l'occhiolino,come fosse la cosa più naturale da fare in questo momento.

"Cam.non sto scherzando. Hai davvero bisogno di stare a letto e di risposare. Potresti stare male mentre andiamo in spiaggia e io non saprei come cavarmela"lo avverto.

Cammina lentamente verso di me e,accarezzandomi dolcemente la guancia,sussurra:"Non ti preoccupare,piccola. Sto benissimo! Se succederà qualcosa,potrai dare tutta la colpa a me per aver insistito,va bene?"

Cameron,come sempre,non si arrende facilmente e in questi casi mi risulta parecchio difficile andargli contro per cercare di fargli cambiare idea. La possiamo definire quasi come una specie di 'mission impossible'.

"Andiamo? L'aria dentro questa casa sta diventando pesante"mi passa accanto ed esce dalla stanza,lasciandomi da sola.

Prendo un respiro profondo e prego interiormente che la passeggiata duri poco e che non succed nulla di grave.

Dopo essere tornata al piano di sotto,vado rapidamente in salotto per prendere la piccola scatolina con le pastiglie che Cameron dovrebbe prendere in caso di tanto dolore. Potrebbe succedere di tutto,e io almeno saprei che cosa usare.

Quando esco di casa vedo Cameron entrare dentro l'auto e allacciarsi la cintura,pronto per partire.

Pensavo volesse fare una semplice passeggiata per il quartiere! Dove vuole andare?

Lo raggiungo il più velocemente possibile e, prima che possa aprire bocca,mi dice:"Sali in auto. Andiamo in spiaggia"

Vorrei dirgli tante cose in questo momento per cercare di fargli cambiare idea,ma decido di adattarmi alle sue scelte e salto in macchina senza fiatare.

"Lo sai,vero,che se Sam torna a casa prima e scopre che noi due non ci siamo,ci farà fuori senza farsi troppi problemi?"dico sistemandomi la cintura e aspettandomi un'altra delle sue solite risposte ironiche,ma nulla.

In auto regna il silenzio e non posso fare a meno di notare il ragazzo accanto a me con lo sguardo puntanto sulle sue mani strette attorno al volante dell'auto.

Posso solo immaginare che cosa stia passando per la sua testa in questo momento a causa dell'incidente e di quell'istante in cui l'auto di Austin si stava dirigendo con velocità contro di noi. Al solo ricordo,il mio cuore comincia a battere forte e le lacrime cercano in tutti i modi di farsi spazio per poter rigare il mio volto,ma io non posso permetterlo.

MY DILEMMA IS YOU 3 (IN REVISIONE)Where stories live. Discover now