MY DILEMMA IS YOU 3 (IN REVISIONE)

~200~

Canzoni per il capitolo:

~ Kate Nash - The Nicest Thing

~ Skylar Grey - Final Warning

"Allora?"chiede Fanny, ovviamente ansiosa.

"Abbiamo fatto qualche ultimo prelievo di sangue per poter fare gli ultimi controlli. Per fortuna non ha nulla di grave, e le ferite che ha riportato sono nulla in confronto a ciò che avrebbe potuto subire se fosse stato veramente preso in pieno da quella macchina."ci spiegano.

Tiro immediatamente un sospiro di sollievo. Quella sera era veramente ridotto male e pensavo che fosse qualcosa che avesse potuto mettere a rischio la sua vita.

Non riusciva nemmeno a tenere gli occhi aperti e la paura di perderlo si faceva sempre più spazio nella mia mente.

"Quindi, è stato fortunato! Abbiamo bisogno che resti a riposo per qualche giorno, qui da noi. Poi potrà uscire e tornare a casa."dice il medico leggendo delle cose su un foglio.

"Posso entrare?"chiedo.

"Certamente."mi sorride.

Non appena sento quelle parole, me ne vado e mi avvicino alla porta della stanza in cui si trova il mio migliore amico.

Apro la porta e lo vedo steso sul suo piccolo letto d'ospedale, con una gigantesca fascia in fronte e altre sul braccio e sulla caviglia destra.

Si accorge della mia presenza solo quando chiudo la porta e mi avvicino lentamente a lui.

"Ehi"dico forzando un piccolo sorriso.

"Buongiorno"sorride.

Sentire la sua voce debole è come ricevere allo stesso tempo un pugno allo stomaco. Continuo a pensare che se non fosse stato per me, lui non sarebbe qui.

"C-come va?"la mia voce trema, e non va assolutamente bene.

"Va decisamente meglio"sorride e mi fa segno di sedermi sulla sedia accanto al suo letto.

Ed è esattamente ciò che faccio: trascino la sedia fino accanto al suo letto per essergli abbastanza vicina.

"Sei la seconda persona che vedo, da quando sono qua dentro..ossia neanche ventiquattro ore, ma non importa"sorride.

Lo conosco bene e capisco che in questo momento sta cercando di sdrammatizzare per rendere la situazione meno pesante e triste per me. Ha sempre funzionato, ma non oggi.

"Erano tanto gravi le ferite?"non posso fare a meno di chiederlo.

"Per fortuna no! Ho solo qualche livido sparso qua e là. Poteva decisamente andarmi peggio, se quell'auto non avesse frenato"lo dice come se fosse una cosa che capita tutti i giorni.

Resto in silenzio e mi limito a guardare di nuovo il suo corpo fasciato.

"Non avresti dovuto farlo"quasi sussurro mentre i ricordi di Trevor steso a terra mi tornano in mente.

"Se non l'avessi fatto, sono sicuro che tu non ci saresti arrivata ad essere qui vicino a me. Non so se hai visto con che velocità andava quell'auto! La persona alla guida non avrebbe mai avuto l'intenzione di frenare se non mi fossi messo io davanti.  Non saresti sopravvissuta"dice sollevandosi un po' per cercare di guardarmi dritto negli occhi.

"E tu non saresti qui"dico con le lacrime che cominciano a scendere.

"Ehi.."dice sorridendo e allungando la mano per afferrare la mia. "Non piangere"

"Tu non capisci quanta paura possa aver preso per ciò che hai fatto. Pensavo stessi per morire tra le mie braccia. Non sapevo cosa fare...pensavo veramente di aver perso per sempre una delle persone più importanti della mia vita."dico asciugandomi le lacrime.