sei (that's not my style)

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Non credo avrei resistito ancora del tempo in quell'aula, anzi, ne sono più che sicura. Harry è seduto qualche sedia più avanti di me, ed è in banco con una ragazza che non sopporto da molto. Io, d'altro canto, sono in banco con Scott, che conosco dalle medie.

Suona la campanella e mi alzo velocemente dal mio posto per raggiungere Harry, il quale mi sta aspettando. Ma prima che possa fare il mio secondo passo, sento qualcuno stringermi il polso e tirarmi leggermente indietro. Sussulto, e mi giro verso Scott.

"Aspetta," mi dice fissandomi. "Ho bisogno di parlarti." Mi dice e lascia il mio polso.

Annuisco rimanendo ferma e aspettando che metta il quaderno, i libri e le penne nello zaino. "È qualcosa per il quale ci vorrà molto tempo? Perché vado di fretta." Dico sbrigativa.

"È da un po' che non usciamo più insieme Mia," mi dice. "Non esci nemmeno più con la nostra compagnia, che fine hai fatto?" Mi domanda.

"Forse perché Nate è nella vostra compagnia?" Dico ironica, come se lui non l'avesse già capito prima.

"Ascolta, tu e Nate vi siete lasciati da tanto, non credi sia il caso di lasciartelo alle spalle?" Mi domanda.

"Per te tre mesi sono tanti, Scott?" Domando alzando il tono della voce. "Non voglio più vederlo."

"D'accordo mi dispiace Mia, ma ascolta, se tu facessi finta che non ci fosse non sarebbe la stessa cosa? Non vedi noi, i tuoi amici, da un sacco per colpa sua, credi ne valga la pena?" Ci penso su e ha ragione, dovrei semplicemente ignorare Nate, anche perché mi mancano i miei amici.

"Si, d'accordo." Sospiro e lui mi sorride soddisfatto.

"Bene, ti mando un messaggio per dirti il giorno e l'ora." Annuisco e lui fa passare la sua mano sulla mia testa, scompigliandomi i capelli. "Ti voglio bene microbo."

"Anche io." Dico.

Usciamo dalla classe insieme e noto Harry, con la schiena appoggiata sul suo armadietto, guardarmi. Non ha gli occhiali sul viso, i suoi capelli sono molto più corti e gli incorniciano perfettamente il viso. La sua borsa a tracolla è appoggiata a terra, diversamente dal solito, mentre i suoi vestiti sono quelli di sempre.

Tocco il braccio a Scott, in modo da farlo girare verso di me. "Io devo andare, ci vediamo, d'accordo?"

Annuisce. "Ricordati quello che mi hai detto prima, okay? Ci vediamo." Mi dice, per poi darmi un bacio tra i capelli. Ho sempre voluto bene a Scott, ma a causa di Nate ho perso molto i contatti con lui, e questo aumenta la mia rabbia verso lo scarto umano che ho nominato prima.

Sospiro e mi avvio verso Harry, che non appena nota che mi sto avvicinando verso di lui, si mette a guardare l'orologio sul suo polso. Ridacchio. "Non serve che mi ignori."

"Cosa? No, non lo stavo facendo." Dice, ma capisco dal suo tono della voce, ma anche dal fatto che non mi sta guardando, che sta mentendo.

"Ovviamente," alzo gli occhi al cielo. "Allora, andiamo? Oppure hai voglia di rimanere rinchiuso tra queste quattro mura?" Scherzo.

"Se non sono un peso per te, o se tu non sei troppo impegnata con altro." Dice infastidito.

"Ti riferisci a Scott?" Chiedo confusa.

"Non lo so, tu che pensi?" Chiede in modo retorico. Ma sta scherzando?

"Io e Scott siamo amici dalle medie, stavamo solo parlando." Gli spiego. Non sto perché debba spiegargli i fatti miei, ma non ho voglia di litigar con lui.

"Si, d'accordo. Andiamo." Dice in modo freddo.

Sbuffo e lo seguo. Non so davvero cosa gli sia preso. Sembra quasi gelosia la sua, ma sono convinta che abbia paura che lo metta da parte da un momento all'altro. Ma quello che lui non sa è che io non lo lascerei di nuovo da solo, perché non sono una persona cattiva, e in più la sua compagnia mi rende allegra.

Shifting  ➳ [h.s]Where stories live. Discover now