diciotto (are you jealous Styles?)

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"Non pensavo che la tua vita sentimentale potesse andare peggio." Mi prende in giro Scott. Non lo biasimo, la mia vita sembra davvero un film drammatico al momento.

"Lo so Scott, ma non posso farci nulla." Sbuffo. "Dopo Nate pensavo di non riuscire a provare più nulla per qualcuno, poi è arrivato Harry che mi ha stravolta e adesso si è comportato come lui." Non mi piace ricordare ciò che ha fatto, ma se voglio passarci sopra, devo comprenderlo e farmene una ragione.

"Già, ma io non ho capito una cosa..." aggrotta le sopracciglia. "A te piace questo ragazzo, uhm, Dylan?"

Non pensavo si interessasse di farmi una domanda del genere a cui, onestamente, non so rispondere. Provo qualcosa per lui, ma sono così confusa. "Può darsi." Rispondo semplicemente, mentre Scott annuisce.

"Sai, Nate mi ha chiesto di te ieri." Inizia a raccontarmi. "Non avrei mai creduto di vederlo dispiaciuto per quello che ti ha fatto, ma credo che sia davvero pentito e che le cose siano andate in modo diverso da come abbiamo creduto tutti."

Scrollo le spalle. "Posso provare ad accettare le sue scuse, ma tra me e Nate non ci sarà più niente." Rispondo.

"Immaginavo. Beh, cosa devi fare adesso?" Mi chiede.

"Tra un paio d'ore devo vedermi con Dylan, ma ora devo far compilare ai miei genitori il modulo per il viaggio d'istruzione a Parigi." Sorrido. Amo Parigi. "Tu verrai, vero?" Chiedo speranzosa.

"Amerei venire, ma non posso, ho una partita da fare e non posso mancare." Mi dice tristemente. Annuisco non chiedendoglielo più, anche perché lo immaginavo.

"D'accordo, allora ci vediamo domani! Ciao Scott." Mi alzo sulle punte dei piedi lasciandogli un bacio sulla guancia.

"Ciao Mia. Ti voglio bene." Mi dice.

"Anche io te ne voglio, Scotty." Gli stringo una guancia, mentre lui si lamenta per la stretta troppo forte.

Entro in casa, guardandomi intorno. C'è silenzio, quindi i miei genitori sono ancora a lavoro. Pensavo fossero già tornati, ma mi aspetto sempre troppo da loro, non ci sono quasi mai generalmente, figuriamoci per me.

Mi tolgo i jeans stretti e la t-shirt e decido di farmi una doccia e di lavarmi i capelli prima di andare da Dylan.

L'acqua calda scorre copiosamente sul mio corpo, facendomi rilassare. Passo la mia spugna a rete sulle mie braccia, per far cadere tutte le cellule morte dal mio corpo e per ammorbidire la mia pelle. Mi rimetto sotto il getto dell'acqua per togliere tutta la schiuma presente sul mio corpo e poi lavo accuratamente i miei capelli. Mentre rimuovo la schiuma anche dai miei capelli, è come se partisse un flash nella mia mente, mentre immagino le sue labbra passarmi sul collo. Sussulto. Non so cosa mi stia prendendo, ma amo il fatto di non pensare ad Harry così, ma ad un altro ragazzo.

Cerco di non farci caso e finisco la mia doccia, asciugando il mio corpo con un asciugamano e i capelli con il phon. Vado nella mia cabina armadio, indossando la biancheria e optando per un paio di leggings e una camicia. Lascio i miei capelli sciolti e metto solamente un po' di mascara sui miei occhi.

Guardo l'ora sul mio orologio; tra dieci minuti dovrei essere da Dylan e devo ancora finire di prepararmi del tutto.

Venticinque minuti dopo, a parte essere in ritardo di un quarto d'ora, sono davanti alla porta di casa Styles. Dylan mi saluta e gentilmente mi fa entrare. Noto che anche i genitori di Harry non sono mai in casa, quasi come i miei, se non peggio.

Shifting  ➳ [h.s]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora