dodici (christmas holidays)

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Mancano una decina di giorni a Natale e non ho idea di cosa farò. Nate mi aveva chiesto di andare ad una festa con lui insieme ai nostri amici e io, gentilmente, l'avevo mandato a quel paese. Non doveva nemmeno rivolgermi più la parola. E lo aveva capito, più o meno.

Comunque, ritornando al Natale, stavo pensando di chiedere ad Harry se avesse voluto passarlo con me, tra le coperte, il panettone, un super cenone e, probabilmente, molti baci.

Lui non mi aveva detto quali fossero i suoi piani, e quello che temevo di più era che avesse già preso impegni con qualche altra persona, o peggio, ragazza. Non lo riuscivo ad immaginare tra braccia che non fossero mie, davvero. Il solo pensiero mi mandava brividi su tutta la spina dorsale e mi disgustava parecchio.

Ci vedevamo spesso ormai, ogni tanto scappava un bacio, ma nulla di particolare. Non stavamo insieme, semplicemente ci frequentavamo. Nessuno dei due aveva osato toccare l'argomento "fidanzati" ancora, e a me andava bene così; non avevamo bisogno di essere etichettati per essere felici. Non sarebbe stato quello a far cambiare il nostro rapporto.

"Sei soprappensiero?" Scott mi tocca la nuca, facendo scuotere leggermente la mia testa. Tiro su il busto dal banco e, con occhi assonnati, annuisco.

"Stavo solo pensando a un po' di cose per il natale." Mormoro, mentre sento il professor Winter spiegare. Sono così stanca che non riesco nemmeno a seguire la lezione.

"Mia, ti ho detto che puoi passarlo con noi il Natale. Sei sempre la benvenuta a casa mia." Scott è sempre stato così gentile con me, è come un fratello nei miei confronti. Ci conosciamo da quando eravamo all'asilo e lui c'è sempre stato quando i miei genitori erano assenti.

"Lo so Scott, ma-"

"Vuoi passare il natale con Styles, ho capito." Ride e io arrossisco. Non è proprio così. Sembra che lo voglia scartare o qualcosa del genere. Solo mi sentirei a disagio ad essere l'unica estranea della sua famiglia.

Prima che possa rispondere il professor Winter inizia a parlare, attirando la mia attenzione. "Mia, hai preparato la canzone che ti avevo chiesto?" Mi domanda e, adesso, gli occhi di tutti sono posati su di me. Tossisco leggermente e prendo le maniche della mia felpa grigia, coprendomi completamente le mani.

Questa è un'altra cosa che nessuno sapeva di me, e avrei preferito rimanesse tale, prima che il professor Winter non mi chiedesse di comporre una canzone per lo spettacolo di Natale, che alla fine si sarebbe tenuto a Gennaio.

"Io, uhm- non del tutto." Rispondo imbarazzata.

"Cosa ti manca? Hai trovato il ragazzo con cui cantarla?" Domanda e io scuoto la testa.

"Vede, io non vorrei cantarla. Ho il testo e un mio amico ha fatto la base, ma davvero, se potesse farla cantare ad un'altra persona lo preferirei davvero." Lo prego.

"D'accordo Mia, vedremo." Annuisco prontamente sorridendo, mentre lo sguardo di Harry è ancora su di me. Devo chiedergli al più presto cos'ha intenzione di fare per Natale o Capodanno.

"Styles?" Domanda il Mr.Winter, guardandosi intorno all'aula.

Harry alza la mano e io aggrotto le sopracciglia. "Sono qui."

"Styles, ecco il permesso per i dieci giorni di scuola. Fai buone vacanze caro." Gli porge un foglio e io sbianco. Di che diavolo stanno parlando?

"La ringrazio, lo farò." Gli sorride cordialmente il mio quasi ragazzo.

Suona la campanella e tutti si alzano dal proprio posto, compreso Harry che, senza nemmeno degnarmi di uno sguardo, esce dalla classe.

"Tu sapevi che Harry sarebbe mancato per così tanto da scuola?" Scott mi domanda.

Shifting  ➳ [h.s]Where stories live. Discover now