ventuno (under the sheets)

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Devo dire che Barcellona è molto meglio di come pensavo. È pieno di ragazzi della nostra età e ci sono moltissimi negozi, di qualsiasi tipo.

Questa mattina gli insegnanti ci hanno fatto visitare La Sagrada Familia, Casa Batlló e la Font màgica de Montjuïc. Diciamo che come primo giorno ci siamo dati abbastanza da fare, tenendo conto che io sono la persona più pigra del mondo e che a stento cammino a casa mia per andare in bagno.

Tutta questa cultura e tutta questa strada a piedi, non mi hanno nemmeno fatto pensare a quello che era successo ieri sera con Harry. Il fatto che mi avesse baciata, dopo tutto questo tempo in cui io non aspettavo altro, aveva fatto risvegliare in me qualcosa che non so spiegare, o meglio, qualcosa che non voglio riuscire a spiegarmi. Le cose non funzionano così, per me. Non puoi far cadere una ragazza ai tuoi piedi facendole credere che lei abbia fatto lo stesso con te, poi partire senza dirle niente e stare con altre ragazze, tornare e trattarla male continuando a frequentare altre ragazze, essere geloso e poi tornare da lei. Non puoi e basta, perché chi è causa del suo mal pianga se stesso.

Posso vedere Harry dall'altro lato della strada, ognuno di noi sta facendo un ultimo giro per i negozi, prima di dover ritornare nelle proprie case. Lui si sta già dirigendo verso il quartiere residenziale, ma io decido di fermarmi in un ultimo negozio prima di fare lo stesso.

È un negozietto piccolo, nulla di troppo vistoso, ma è meraviglioso nel suo genere. Ogni angolo è ornato di oggetti tipici del posto e ogni vestito, borsa o quant'altro vendono, è  ordinatamente messo in scala cromatica in base alle taglia. Sto lì dentro per circa un quarto d'ora, ammirando ogni singola cosa e cercando di migliorare il mio spagnolo parlando con i commessi.

Appena esco dal negozio, sento una forte fitta alla testa, segno che ho usato troppo spesso il cellulare e che sono stata concentrata su qualcosa per altrettanto. Sbuffo, mentre mi avvio verso la casa che mi ospita. Immagino che Christine sia già rientrata, visto che penso di essere l'unica ad essersi fermata fino a tardi, contando il fatto che tutti erano molto stanchi.

Suono al citofono della signora Attìas, e lei mi apre il portone con un gran sorriso sul volto, mentre mi racconta che Christine è tornata circa un'ora prima dicendo di sentirsi davvero male. La rassicuro dicendo che ci penserò io e che lei può stare tranquilla. Dopo averle sorriso e averle augurato la buonanotte, entro in camera cercando di non fare rumore.

Vedo il suo corpo completamente sotto le lenzuola, viso compreso. "Christine," sussurro. "Stai bene?" Domando.

Non ricevo nessuna risposta, per cui do per scontato che si sia già addormentata. Tiro fuori il telefono dalla tasca dei miei jeans, e vedo che sta squillando. È Dylan. Rispondo mettendo il vivavoce, non volendo peggiorare il mio mal di testa.

"Pronto?" Rispondo a bassa voce.

"Mia, sono Dylan." Mi risponde in modo entusiasta. "Mi manchi."

"Anche tu mi manchi." Gli rispondo. "Mancano ancora cinque giorni, penso che potremo sopportarlo." Rido leggermente, mentre mi tolgo i jeans e la maglietta, prendendo il mio pigiama dalla valigia.

"Tu forse potrai sopportarlo, ma per me che sono qua da solo è leggermente più complicato." Mi dice mentre ride anche lui. "Com'è andata oggi? Ieri non ti ho chiamata pensando fossi stata stanca dal volo, è successo qualcosa?" I sensi di colpa spingono incessantemente nel mio petto, e ingoio la mia saliva facendo dei respiri profondi.

"Non è successo nulla di particolare, siamo stati smistati nelle varie camere e oggi siamo andati a visitare molti posti. Adesso sono appena tornata a casa." Parlo velocemente, sperando che non mi faccia più domande.

"D'accordo tesoro, allora ti lascio andare. Mi manchi e non vedo l'ora di rivederti. Un bacio, buonanotte." Mi risponde dolcemente. È un ragazzo d'oro e io sono davvero una brutta persona. Sto facendo esattamente quello che ha fatto Harry con me, solo che io non ho cattive intenzioni.

Shifting  ➳ [h.s]Where stories live. Discover now