tredici (shifting)

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Le vacanze erano passate meglio di come mi sarei immaginata. Fino al ventiquattro mattina sono andata a scuola e notavo la mancanza di Harry, il mio cuore ne risentiva, ma non potevo fare altro che lasciarlo perdere. Lui mi aveva persa e io non volevo di certo ripetere le cose che erano successe con Nate qualche mese prima.

Avevo passato il 24 sera e tutta la giornata del 25 con Dylan. I miei genitori erano andati a una cena da loro ricchi colleghi, così avevo invitato Dylan a passare tutta la giornata con me. Mi piaceva come ragazzo, il suo comportamento era pacato e aveva sempre il sorriso sulle labbra, che faceva venire successivamente anche a me. Mi ero trovata benissimo e mi aveva fatto dimenticare di Harry, o almeno, lo aveva spinto via dai miei tristi ricordi.

I miei sentimenti per il ragazzo nominato prima erano ancora vivi, nella mia mente e nel mio cuore, ma non erano così esagerati come lo sarebbero stati se ci fossimo frequentati da un altro po'. Quindi preferivo lasciar perdere subito, lui si era fatto la sua piccola e felice vacanza natalizia e io mi ero fatta la mia.

Due poli opposti che continuano ad attrarsi. Siamo il bianco e il nero. Il male e il bene. L'inferno e il paradiso. Insieme formiamo il grigio, una terra di mezzo il bene e il male, tra il giusto e lo sbagliato, qualcosa che non si può distinguere chiaramente. Siamo due colori soli, in una terra macchiata di insicurezza.

"A cosa stai pensando?" Mi giro, la mia mano tiene su la mia guancia mentre il mio gomito è appoggiato al bracciolo del divano.

"Niente di particolare." Rispondo. "Semplicemente penso che domani finiranno le vacanze e dovrò riprendere scuola. Stavo così bene nel non fare nulla." Mi stiracchio, passando le mani sul mio viso.

"A chi lo dici." Mi risponde Dylan sbuffando.

Ci stiamo guardando una commedia che stanno trasmettendo in tv. Siamo a casa mia e i miei genitori sono usciti da poco per andare ad una riunione della loro azienda. Fuori è buio, anche se non è poi così tardi. Ho messo al massimo la temperatura dei termosifoni perché Dylan mi ha detto che soffre molto il freddo.

"Stasera torna Harry." Mormora, facendomi girare di scatto. Non avevo nemmeno pensato a lui, e sentire che lo vedrò di nuovo mi rende nervosa e arrabbiata allo stesso tempo.

Dalla sera nella quale l'avevo chiamato nel bagno di casa sua, non ci eravamo più sentiti. Ed era stato meglio così. Non volevo più sentire le cose che aveva da dirmi. Anche perché nulla di concreto da dirmi, a parte farmi capire che non gliene fregava più nulla di me.

"A che ora?" Domando.

"Tra un paio d'ore circa." Mi risponde scrollando le spalle e controllando il suo cellulare.

"Ma io non voglio che tu te ne vada così presto. Cosa farò qui da sola?" M'imbroncio e metto le mani sotto il mio petto.

"Ohhh, allora potrei anche decidere di rimanere qui un po' di più. Se solo la signorina qui presente mettesse un film decente." Mi risponde, portando una mano dietro le mie spalle.

"Che film vuoi vedere?" Rido, toccando la sua mano a penzoloni con la mia.

"Che film hai?"

"Dimmi il genere che vuoi vedere." Scrollo le spalle e appoggio la testa sulla sua spalla, sbadigliando.

"Visto che stai per addormentarti, proporrei un bell'horror, in modo che tu rimanga sveglia." Ride, dandomi un buffetto che mi sembra più una carezza.

Tolgo la sua mano dalla mia spalla e scosto le coperte da sopra di noi. Vado a vedere la sezione degli horror nel ripiano dei dvd e inizio a dirgli una serie di titoli, finché non mi ferma.

Shifting  ➳ [h.s]Unde poveștirile trăiesc. Descoperă acum