venticinque (awake or not?)

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Ho creato un profilo Twitter - finally. Mi farebbe molto piacere se mi seguiste!

Il mio nick: @robluvsdogs

Accetto consigli, commenti e qualsiasi altra cosa vogliate dirmi! Risponderò a tutte.

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Dopo che mia madre mi aveva mandato un messaggio dicendomi che non sarebbe potuta venire a prendermi, avevo deciso che me la sarei presa con comodo. Avrei aspettato un taxi e, perché no, me ne sarei anche andata da qualche parte.

Domani sarà domenica e poi ci sarà il ponte per l'Anniversario della Liberazione. Avevo due giorni liberi e avevo deciso, proprio ora, di fare qualcosa per me. Solo per me.

"Fate silenzio, ragazzi! Sull'aereo ci sono persone che non hanno voglia di sentire le vostre risatine." Dice stizzita l'insegnante. "Per cui visto che al terzo richiamo fate ancora come i bambini, assegnerò io i posti."

Un grande boato di disaccordo si apre sull'aereo e vorrei aggiungermi anche io, perché non è possibile che decidano la nostra compagnia per otto lunghissime ore.

"Bene, adesso comincerò, se non collaborate avrete un'esemplare punizione al vostro rientro a scuola. Vi avverto." Decido di sedermi sul bordo di un sedile, aspettando che chiami il mio nome.

"Russell," sento il mio nome dopo un po' ed alzo lo sguardo. "Si sieda accanto a Myers." Bene, sarò seduta vicino a Nate.

"Ancora vicini." Ride Nate. "Sembra quasi fatto apposta."

"Non farti strane illusioni, amico." Rido scuotendo la testa.

Faccio sedere Nate dal lato del finestrino in quanto dice di voler vedere dove siamo ogni volta che vuole. Non ha senso, ma lo lascio fare vista la sua paura per gli aerei.
Sistemo la mia valigia sopra di me e dopodiché mi siedo, allacciando la cintura sul mio corpo.

Chiudo gli occhi, ma dopo qualche minuto sento come una presenza fastidiosa. Come se qualcuno mi stesse fissando. Apro l'occhio sinistro e vedo che Nate si è già addormentato e non lo biasimo, stamattina ci siamo alzati prestissimo e adesso è tardi. Poi decido di aprire l'occhio destro.

Nella corsia alla mia destra, staccata dal corridoio, c'è Harry seduto accanto a Christine, che sembra fissare tutt'altro che me. In quanto ad Harry, era lui la presenza fastidiosa.

"Non ci posso credere." Borbotto a bassa voce, mentre lo sento ridere.

Lo guardo con fare disperato, per poi sentire l'hostess annunciare la partenza del volo. Mi metto comoda e decido di lasciare perdere, mentre mi godo il relax che ogni volta mi danno gli aerei.

Quattro ore e due film dopo la noia ha preso il sopravvento su di me. Non so più cosa fare, è buio, quasi tutti dormono, ma io non ci riesco. Mi stiracchio leggermente e dopo qualche secondo sento qualcuno toccarmi la spalla.

Mi giro. "Signorina, vuole che le porti qualcosa da mangiare o da bere? È una delle poche persone ancora sveglie." È lo steward.

Gli sorrido, scuotendo la testa. "No, la ringrazio molto."

"Ne è sicura?" Annuisco. "Bene, per qualsiasi cosa, mi faccia comunque sapere." Mi sorride e ricambio. Poi, passa avanti a controllare le altre persone.

"Potevi lasciargli il tuo numero." Mi giro di scatto alla mia destra, appena sento la voce di Harry. Ha gli occhi chiusi, sembra stia dormendo, se non fosse per le labbra.

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⏰ Última atualização: Apr 18, 2017 ⏰

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Shifting  ➳ [h.s]Onde histórias criam vida. Descubra agora