otto (never have I ever)

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Durante la lezione non sono seduta vicino ad Harry, questo perché Mrs. Johnson aveva detto che io ero una cattiva influenza per un giovane ragazzo carino come lui. Mi chiedo se si rendesse conto che flirtare con gli alunni era proibito, ma che soprattutto io ed Harry ci saremmo rivisti appena fuori dall'aula.

"Quindi, ragazzi, adesso andrò a creare delle coppie per questo progetto." Sento la professoressa dire. Non stavo nemmeno seguendo il discorso, troppo presa dai miei pensieri. Le labbra di Harry sulle mie, le sue mani sul mio corpo, mi avevano fatto perdere la cognizione del tempo e avevano creato un blackout mentale nel mio cervello. Non riuscivo più a ragionare, quel ragazzo così timido stava mandando in tilt il mio sistema nervoso.

"Styles con Blackburn." La professoressa dice. Io sbarro gli occhi, seriamente pensavo che l'avrebbe messo in coppia con me perché mi fa da tutor? Harry si gira verso di me scrollando le spalle, come se non sapesse cosa fare, per poi girarsi verso la ragazza con cui dovrà fare il progetto che lo sta letteralmente mangiando con gli occhi. Lui le sorride e lei fa lo stesso.

Prima che la mia gelosia da ragazza psicopatica possa venir fuori, Mrs. Johnson mi nomina. "Russell con Morris." Fa un veloce gesto con le mani, per poi chiamare altri nomi. James sarà il mio compagno? Sarà imbarazzante visto che poco tempo fa aveva detto di avere una cotta per me fin da prima che mi mettessi con Nate. Ma non importa, almeno è sempre stato cortese e carino nei miei confronti, quindi non penso ci saranno problemi per il progetto.

Gli occhi di Harry vanno subito a me, per poi passare al ragazzo seduto a pochi banchi di distanza da lui. Quando mi guarda come avevo guardato io lui prima, scrollo le spalle e mi giro verso James sorridendogli, proprio come ha fatto lui con Jill.

"Tra meno di due mesi ci saranno le vacanze di natale, ma io voglio il progetto finito per fine gennaio, inizio febbraio, per cui potete anche iniziarlo dopo le festività." Dice la professoressa. Ma allora perché ce lo da due mesi prima? Mi rilasso sulla sedia mezza rotta e butto la testa indietro.

Mi rilasso leggermente, la professoressa smette di parlare e questo mi fa venire ancora più sonno di prima. Chiudo gli occhi, ma so già di star facendo qualcosa di sbagliato, perché ogni volta che le mie palpebre si chiudono, le sensazioni che ho provato in macchina con Harry questa mattina ritornano nella mia mente. Il calore si espande su tutto il mio corpo e il respiro si velocizza. Le sue labbra sulle mie, il mio respiro nell'incavo del suo collo, le sue mani sulla mia schiena. Decisamente qualcosa che vorrei rifare.

"Spero sarai contenta adesso." Apro di scatto gli occhi. Harry è davanti a me, la mascella è serrata e le sopracciglia abbassate. Ha due libri in mano e il suo sguardo è fisso su di me.

Mi metto seduta bene e vedo che la classe è praticamente vuota, tranne che per alcuni ragazzi che parlano tra di loro. Non mi ero nemmeno accorta che era finita la lezione, ma avrei dovuto capirlo il momento in cui non avevo più sentito la fastidiosa voce di Mrs. Johnson arrivare alle mie orecchie.

"Di cosa stai parlando?" Prendo il mio quaderno nero dal banco, mettendolo insieme all'astuccio dentro la borsa. Da genia quale sono avevo dimenticato il libro nell'armadietto, per cui avevo seguito per tutta l'ora con la mia compagna di banco.

"Ti sei fatta mettere in coppia con quel ragazzo senza dire nulla." Io scoppio a ridere, alzandomi e iniziando a camminare per andare fuori dalla classe. "Beh, non mi sembra ci sia nulla da ridere, Mia. Allora quello che è successo stamattina non è significato nulla per te?" Come potrei dimenticare quello che è successo? Vorrei, ma non ci riesco, è più forte di me.

Shifting  ➳ [h.s]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora