CAPITOLO QUINTO - parte 2

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-E questa adesso la distruggo- disse Asya, osservando con estremo disprezzo la maschera che reggeva nella mano destra. Voltò la testa verso Tim, che la osservava seduto sul letto in completo silenzio. -Vuoi? Posso farlo?- gli chiese.
Lui annuì vagamente, ed abbassò lo sguardo. Aveva la faccia di chi ha qualcosa da dire, ma non trova le parole per farlo. Asya lo guardò con aria triste per una manciata di secondi, poi si voltò di spalle. -Torno subito- disse, uscendo dalla porta della camera.
Entrò nella cucina, dove i fornelli ed il forno a legna erano già stati accesi in vista dell'arrivo dei clienti. Era domenica, quindi il locale sarebbe rimasto aperto anche per il pranzo. Si avvicinò alla bocca del forno, con l'intenzione di gettarvi la maschera dentro; tuttavia si disse che l'odore della plastica bruciata avrebbe riempito la stanza, e Berto si sarebbe infuriato. Decise anzi di afferrare un coltello, e riporre l'oggetto sul bancone. La punta della lama incise la plastica, e la tagliò con facilità. Fu una strana sensazione, distruggere quella maschera con le sue stesse mani; l'aveva vista più volte sul volto di Tim. Tuttavia, era decisa a renderla inutilizzabile, e così continuò a tagliare finché di quella maledetta maschera non rimasero che un paio di pezzi dagli angoli appuntiti. Li afferrò, e li gettò nel cesto della spazzatura.
Si sentiva sollevata, adesso che quella cosa era fuori uso. Tornò nella camera, dove trovò Tim ancora seduto sul letto con la testa tra le mani.
-È finita- disse, sorridendo -La maschera non c'è più-. Si avvicinò a lui, e non poté fare a meno di notare che non condivideva affatto il suo entusiasmo. -Che c'è, Tim?- chiese, preoccupata.
Il ragazzo scosse il capo. -Nulla, non preoccuparti-.
Tentò di voltare la testa dall'altra parte, ma Asya lo afferrò per il mento, impedendoglielo. -Parlami, Tim!-.
-Non serve a niente- mugolò lui.
-Che vuoi dire?-.
-Ci ho già provato mille volte. Non serve a niente distruggerla-.
Nella stanza calò il silenzio per diversi secondi, fino a che la ragazza non disse: -L'ho rotta. Non è più utilizzabile-.
-Tornerà- rispose lui a testa bassa -E sarà come nuova-.
Asya aprì la bocca per dire qualcosa, ma lui la bloccò subito poggiando un dito sulle sue labbra. -Ascoltami. Se accadrà ancora qualcosa, se lui tornerà, non dovrai tentare di fermarlo. Hai capito?-.
Lei scosse la testa, in segno di dissenso. -Non posso lasciare che....-.
-Asya!- la interruppe ancora -Non capisci? Questa cosa non finirà mai! E io non voglio che ti succeda qualcosa...-.
-Neanche io lo voglio- ribatté la ragazza.
Lui scosse la testa. -Stai cercando di salvarmi ma non puoi! Io non ho modo di liberarmi di lui!-.
-Questo non puoi saperlo! Ti sei fermato, no?- ribattè la ragazza, gesticolando con le mani.
Tim rimase in silenzio, a guardare il volto di Asya con aria persa. Era come se quella frase lo avesse particolarmente colpito, ma nonostante questo finse di non capire. -Che intendi?- chiese, dopo diverse manciate di secondi.
-Mi hai lasciata andare. Avevi la maschera sul volto ma mi hai lasciata andare. Forse.... Forse lui non ha il controllo completo, capisci che voglio dire? Forse.... Puoi impedirgli di...-.
La ragazza si interruppe immediatamente, quando le labbra di Tim si posarono sulle sue. Quello che sarebbe dovuto essere un bacio, però, durò solo una frazione di secondo, perché lui si ritrasse subito.
-Scusa- disse prontamente, abbassando la sguardo con fare imbarazzato.
-Sto incasinando tutto-.

Masky - La fineWhere stories live. Discover now