Capitolo 7

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"Lucas dove posso dormire?" Chiedo per farmi notare da lui.
"Oh bhe, ehm, c'è una stanza per gli ospiti al piano di sopra, ti accompagno" dice un po' incerto, come se stesse cercando di capire dov'è e cosa dovesse fare.

Lo seguo in silenzio fino ad una camera molto carina, un letto grande, delle belle coperte rosse, il muro bianco ed un'enorme finestra da cui si vedevano le stelle data la tarda ora.

Mi soffermo a fissare quei puntini luminosi nel cielo, sono sempre stati qualcosa di affascinante, tutte quelle differenze di luce, il bagliore che emanano.

"Sono belle vero?" Mi chiede.
"Si" rispondo continuando a guardare fuori dalla finestra.

Entrambi rimaniamo uno accanto all'altra in silenzio per goderci quella notte, ma chiamiamolo caso, destino, fortuna o sfortuna, ci giriamo nello stesso momento ritrovandoci difronte, così vicini da sentire i nostri respiri sulla pelle, ma anche così lontani perché entrambi stiamo vagando nel pensiero.

Appena mi rendo conto della situazione faccio un passo indietro d'istinto, cosa mi prende, perché non so più che dire ?

Quegli occhi pieni di dolore e segreti mi ipnotizzano, io devo sapere cosa nascondono.

"Grazie" dico con un tono forse troppo basso per farmi sentire.
"Di cosa?" Chiede un po' confuso.

Direi che mi ha sentito..

"Per oggi, mi hai aiutato davvero tantissimo"
"Tranquilla, almeno posso mettere questa buona azione nella mia lista 'buone azioni della mia vita' "
"Rovini sempre tutto" dico sorridendo.
"Ehi, guarda che ti ho tenuto un posto importante, sei la prima e unica della lista, non lamentarti" e fa finta di essere offeso.
"Accidenti come sei gentile"

Inizio a fargli il solletico per levargli quel finto broncio e il mio metodo funziona, peccato che mi si è ritorto contro dato che ora quella che non smette di ridere sono io.

"Lucas, ti prego Lucas fermati" dico tra una risata e l'altra.
"Oh no, non ci penso proprio"
"Per favore, non respiro più "
"Certo certo"
"Eddai io ti voglio bene, smettila"

Si ferma immediatamente, mi guarda negli occhi ed esce dalla stanza sbattendo la porta.

Ok, cosa è successo?
Che ho detto di così sbagliato?

"Lucas vieni subito qui" urlo senza avere risposta.

Inizio ad aprire tutte le porte e a chiamarlo fino a che non entro in una stanza tutta nera, con una grande finestra come quella nella mia camera ed un Lucas rannicchiato per terra nell'angolo più buio.

"Che ti è preso?" Dico quasi arrabbiata.
"Vattene"
"No, voglio sapere che è successo"
"Ti prego vattene"
"Ti ho detto di no, dimmi cosa ho fatto per farti cambiare così velocemente. Stavamo ridendo entrambi, per la prima volta non litigavamo, sembravamo quasi amici, cosa ho fatto per rovinare tutto ? Cosa ho detto di così cattivo ? Ti ho chiesto di smetterla, ti ho pregato, ho detto che ti voglio bene, ti ho detto.."

Accidenti, ho detto che gli voglio bene.

"Oh, ho detto che ti voglio bene"
"Smettila di ripeterlo, per favore basta" urla.
"È una cosa così brutta voler bene a qualcuno?!"
"Non sai nemmeno cosa vuol dire ti voglio bene, tu non mi conosci, non me ne vuoi davvero"
"Io lo so invece"
"Non usare parole a caso, fanno male"
"Non ti capisco, è così strano dirlo per scherzare?"
"Si, è davvero brutto, perché la gente ci crede"
"Tu non mi puoi credere, io ti odio e tu mi odi, adesso non stai parlando di me, non puoi arrabbiarti se qualcuno in passato ti ha preso in giro, io non c'entro niente"

Sono arrabbiata, non mi rendo nemmeno conto delle mie parole dure.

"Sei una cretina"
"Va bene, mi dispiace, scusa per averlo detto, non volevo farti del male"
"Bhe ci sei riuscita comunque"
"È stato uno sbaglio venire qui, dovevo tornare a casa, lo sapevo"
"Si, sono d'accordo "
"Bene, vado a dormire e domani vado via il prima possibile, scusa per il disturbo"

Esco velocemente e chiudo la porta con forza.

Sono troppo arrabbiata, lui se l'è presa con me per una cosa che fanno tutti, io che c'entro con il suo passato? Niente.

Dopo molto tempo in cui ho cercato di addormentarmi, appena chiudo gli occhi sento un rumore, come se si fosse rotto qualcosa.

Mi sta prendendo il panico, quindi mi alzo e prendo la prima cosa che trovo che possa fare male: un ombrello.

Seguo il rumore ed arriva dalla camera di Lucas.
Che devo fare, entro o no?

Decido di farlo, spalanco la porta e lo trovo a lanciare oggetti per terra mentre piange disperato.

Non so perché , ma d'istinto gli vado in contro e lo abbraccio con tutte le mie forze fino a quando non ricambia.

Sento il suo respiro accellerato ritornare quasi normale, ma non smette di piangere, ha bisogno di qualcuno che gli stia accanto, ha bisogno di me in questo momento, lo sento dal suo abbraccio disperato.

Forse sto convincendo me stessa ad odiarlo, forse gli voglio un pochino di bene, forse anche lui non mi detesta, forse possiamo essere ottimi amici o forse no.

"Un po' di bene te lo voglio davvero" gli sussurro.

E rimaniamo in piedi per un po', avvinghiati per cercare di sorreggerci entrambi.

Forse gli voglio davvero bene.

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Chiedo scusa se è corto, ma ho cercato di aggiornare per voi mettendo da parte i miei problemi.

Ringrazio tanto chi mi sostiene, è davvero bello sapere che qualcuno segue il mio lavoro.

Spero di pubblicare il prima possibile.

Un bacio💕

Due mondi oppostiWhere stories live. Discover now