Capitolo 18

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Lascio velocemente il telefono e prendo la tazza in mano guardando Lucas che si sta lentamente alzando.

"Che fai?"
"Niente"
"Perché sei qui?"
"Mi sono preparata una camomilla"
"La cucina è di là, non su questo tavolo" commenta un po' rude mentre afferra il suo telefono.

"Si, lo so, stavo solo guardando se dormivi"
"Ok" risponde poco convinto, ma spero non mi faccia altre domande.

Si rimette disteso, però posiziona il telefono sotto il cuscino e questo crea ancora più curiosità, mi sta davvero nascondendo qualcosa.

Dopo un po' i miei occhi finalmente si chiudono portandomi nel mondo dei sogni tanto atteso.

La voce odiosa di mia madre si fa spazio nel silenzio di camera mia svegliandomi, sarà già una brutta giornata.

Mi alzo lentamente ed osservo l'ora. Mi prende un infarto mentre leggo il numero 12, come ho fatto a dormire così tanto?

"Cristy non mi da fastidio avere amici vostri in casa, ma qualcuno dovrebbe svegliare il ragazzo al piano di sotto" dice leggermente alterata.

"Si scusa, non mi ero resa conto di che ore fossero, adesso lo sveglio subito" rispondo uscendo dalla camera e dirigendomi in salotto.

Non so esattamente come svegliarlo, quindi decido di chiamarlo scutendolo un po'.

Ogni mia prova è invana perché questo ammasso di ossa e muscoli non si sveglia nemmeno con una bomba atomica.

Non mi rimane altro che urlargli nell'orecchio, al massimo prenderò l'acqua ghiacciata.

Mi avvicino abbastanza e urlo il suo nome.

Apre gli occhi di colpo e si gira spaventato, bene, si è svegliato.

"Ma che cazzo, sei impazzita?" Chiede toccandosi l'orecchio.

"Non ti svegliavi.." Mi giustifico sorridendo.

"Non è un buon motivo per rendermi sordo"
"Esagerato e comunque avresti davvero preferito una bella doccia fredda?"
"Non penso"
"Appunto"

Tira fuori il telefono da sotto il cuscino e dopo averlo acceso lo ripone nella tasca dei pantaloni appoggiati su una sedia accanto a lui.

"Che c'è?" Chiede.

Non mi ero nemmeno resa conto di starlo fissando, ma ogni suo movimento è così attraente e.. Ma cosa penso?

"Niente"
"Sarà sempre la tua risposta?"
"Eh?" Chiedo non capendo a cosa si stesse riferendo.

"Stanotte"
"Oh" dico solamente prima di andare in cucina per preparare il pranzo dato che ormai è troppo tardi per la cena.

"Cristy io e tuo padre dobbiamo andare a comprare dei pensierini per stasera, quindi non pranziamo con voi" mi informa mia madre.

"Va bene"
"E quando torno tu ed io dobbiamo parlare. Ti voglio bene"

Esce di casa senza farmi nemmeno rispondere, ma sono contenta che abbia rimandato l'argomento a dopo.

Salgo al piano di sopra per sapere se anche i miei fratelli rimangono a pranzo, ma trovo solo Jered prima di riuscire a bussare alla porta di Allison.

"È uscita stamattina con delle amiche, mi ha detto che torna oggi pomeriggio prima della cena" mi informa.

"Ah ok. Tu che fai?"
"Sto aspettando Vanessa"
"Vanessa?!" Chiedo confusa.

"Sì, è una che ho incontrato a scuola qualche giorno fa"
"Un'altra preda?"
"Forse"
"Capito"

Mi fa schifo il modo in cui tratta le ragazze, sembrano tanti oggetti che puoi usare quando ti pare e poi buttare via.

Due mondi oppostiWhere stories live. Discover now