CAPITOLO 9

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Louis strabuzzò gli occhi, e non per cosa significasse, ma perché nel dirglielo si era girato verso di lui, e non lo aveva fatto con gli altri nomi. Sentì il suo battito aumentare e avrebbe voluto battere la testa contro quei vasi di ceramica, giusto per svenire e andarsene da quella situazione.
-Oh.. È..un bel colore la lavanda..-farfugliò trovandosi in difficoltà, e stava succedendo molto spesso ultimamente.
-Lo è. Infine c'è il rosso-bianco, unità. E il rosso-giallo, gioia felicità e eccitamento.- concluse imbarazzato ma felice di averlo detto.
-Se dovessi dire come ti sentì con uno di questi fiori, quale sceglieresti?- tentò Louis per cercare di sembrare convincente e non dare troppo peso a quella dannata lavanda. Harry ci riflette su ma il rumore del campanello che avvertì che era entrato un cliente, non gle lo permise.
-Aspettami torno subito.- chiese quasi pregandolo, dirigendosi verso il cliente appena entrato. Louis stette lì un paio di minuti e rimase a guardare i fiori e si soffermò sulla rosa color lavanda.
"Amore a prima vista" non voleva ammetterlo, ma se avesse dovuto descrivere lui come si sentiva o cosa provava, avrebbe usato quello. Era l'unico che centrasse un po' le sue emozioni e sentimenti, l unico che si avvicinava a tutto quello che sentiva. La prese in mano facendo attenzione alle poche spine rimaste e la guardò con concentrazione, quasi potesse trovare una risposta a tutto ciò che gli era accaduto nell'ultima settimana.
Sentiva paura per quel ragionamento che stava seguendo, in una certa logica.
Forse era troppo presto e sicuramente stava facendo un errore anche al solo pensarlo, ma osare a pensare di avere una cotta per Harry, gli sembrò naturale.
Eh sì, perchè quei pochi giorni che avevano trascorso assieme, aveva capito che Harry era in ragazzo d'oro, capace di far vedere al mondo cose che le persone le avrebbero sottovalutate.
Sentiva, ormai, di potersi fidare e di questo ne era più che certo.
Se tutti quei pensieri non fossero stati realmente veri, perchè sentire fitte al cuore quando solamente gli bastava un minimo contatto fisico con Harry?
Perché un abbraccio amichevole ma tanto desiderato, gli avrebbe portato una sensazione di completa libertà?
Aveva paura dei suoi sentimenti, di ciò che le persone potevano pensare di lui, di essere usato, ma con Harry non aveva mai provato certe cose.
Se non ne era innamorato, allora provava qualcosa di molto vicino, perchè il suo cuore gli provocava questo.
Doveva ammetterlo a se stesso, doveva convincersene, ma ormai era evidente per lui, solo che non voleva accettarlo.
Non voleva nemmeno pensare a quello che, invece, poteva provare Harry. Un suo rifiuto gli avrebbe causato la rottura della felicità che stava rivivendo dopo molto tempo.
Avrebbe dovuto ignorare tutto, ma sentiva il bisogno di dirlo proprio al suo interessato.
E lo avrebbe fatto subito.

Harry tornò con un sorriso nelle labbra, pensò Louis che avesse appena concluso un piccolo affare con il cliente che era appena entrato, sicuramente non poteva immaginare che quel sorriso fosse dovuto proprio perchè lui era ancora li.
-Allora, volevi sapere quale fiore sarebbe in grado di spiegare come mi sento, giusto?- chiese Harry rivolgendo un'occhiata ai fiori dinanzi a se.
Louis annuì, ma poi aggiunse -Non devi sentirti obbligato a rispondere.-
Harry prese un profondo respiro e negò con un cenno del capo con gli occhi gioisi:-Non mi sento obbligato, voglio rispondere alla tua domanda, per questo ti dirò che userei..- e ci pensò su, dando un'occhiata ai fiori che aveva citato qualche minuto prima.
-Il Garofano rosa.- confermò annuendo. Eh sì, era la sua scelta definitiva.
-Affetto?- tentò Louis, sperando di aver indovinato.
-Affetto e amore.- lo corresse gentilmente Harry, vedendo il viso illuminato del maggiore.
-Sto imparando.- scherzò Louis.
-E tu?- chiese curioso Harry, sorridendo per l'umorismo di Louis.
-La rosa color lavanda.- disse tutto d'un fiato Louis, senza esitare. Non era sicuro se dirlo sarebbe stata una buona idea, ma se aveva imparato qualcosa in quella settimana da Harry, era che un fiore significava più di mille parole.
Harry stette in silenzio per un paio di secondi abbondanti, chiedendosi perchè avesse scelto proprio quel fiore e chi fosse il fortunato.
Sperò con tutto se stesso di essere lui, ma non poteva chiederglelo; sarebbe risultato troppo invadente e sfacciato e lui non era questo.
Annuì solamente a labbra strette, facendo attenzione a essere visto, poi tornò verso il bancone affianco al maggiore.
-Quando si sposa tua sorella?- chiese Harry, chinandosi fino ad appoggiare le braccia.
-Oh, fra cinque mesi.- rispose Louis, colto un po' alla sprovvista da quella domanda.
-Vi starete dando da fare a casa..-
-Molto, anche le piccoline stanno contribuendo nel loro piccolo e io una settimana fa sono venuto qua in cerca di un bouquet da un ragazzo sconosciuto.-
-E com'è questo ragazzo?- chiese Harry con gli occhi che brillavano, era ironico, ma lo voleva sapere. Ci teneva al parere di Louis.
-Bella domanda, non saprei dirlo con certezza. Non lo conosco abbastanza da poterlo dire, perciò mi limito a quello che spero di aver colto di lui: È molto informato sul suo lavoro, ha una grande passione e un grande amore per i fiori, è intelligente, educato, divertente, sensibile, raffinato, un po' pazzo, ma nel complesso è dolce.- spiegò Louis, come se stesse parlando ad un'altra persona di chi lo stava ascoltando e sperò con tutto se stesso di avere detto cose belle.
-Sembra un bravo ragazzo, mi piacerebbe conoscerlo e dirgli che sono geloso di lui.- ammise Harry, senza timore.
Louis sgranò gli occhi di colpo e sentì nuovamente quella fitta al cuore, ma non era dolorosa. -Sei geloso di lui?- chiese con la voce spezzata.
-Si Louis, sarei geloso di ogni ragazzo che ti guarda.- puntualizzò Harry, ormai lasciandosi trasportare dal momento.
Louis non riusciva a crederci. In tutta la sua vita non aveva mai sentito dire da nessuno che se qualche ragazzo lo guardava,ne sarebbe stato geloso.
Era un'emozione nuova per lui, e pensare che proprio Harry gle l'avesse fatta provare, era ancora più sbalorditivo.
Non seppe come rispondere, avrebbe voluto tanto dirgli delle cose che si stava portando dentro da quella settimana, e che era troppo poco.
Harry notò il suo silenzio, forse aveva esagerato dicendogli quelle cose, forse aveva accelerato tutto, ma la verità è che non ne poteva più.
Lui ci aveva pensato, ci aveva riflettuto e l'aveva accettato:Da quando Louis era apparso nel suo negozio, con quella sua aria disinvolta e innocente, non era riuscito più farne a meno.
L'aveva ammesso a se stesso; la rosa color lavanda poteva descrivere benissimo il suo stato emotivo.
Era stato amore a prima vista con Louis.
Louis era arrivato e senza chiedergli il permesso, gli aveva rubato il cuore.

||Tell me with a flower||- Larry StylinsonWhere stories live. Discover now