CAPITOLO 26

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Oops, hai il giubbotto appiccicoso ora, colpa mia.- dico imbarazzato, parlando direttamente nelle sue labbra, sistemandomi nelle sue gambe al meglio.
-Non importa.- risponde sorridendo, dandomi tanti piccoli baci.
-Ah no?-lo sfido, circondandogli il collo con un braccio.
Mi prende una mano e fa intrecciare le dita alle sue, unendole.
Esita a rispondere, non mi convince.
Gli bacio la punta del naso e mi accorgo che siamo arrivati in cima, ora secondo la procedura, dovremo starci per 5 minuti.
Guardo fuori e vedo il panorama, è tutto bellissimo, poi riporto l'attenzione su Harry e lo incito a parlare con un espressione d'intesa.
Sospira, chiude gli occhi, nega con la testa e li riapre, puntandoli nei mei.
-No, niente ha importanza, ti amo lo stesso.- pronuncia chiaro, facendomi perdere la sensibilità di tutto.

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POV HARRY

Non potevo più tenere per me quello che sentivo.
Non dire a Louis che lo amavo stava diventando troppo pesante.
Quel sentimento si stava ingrandendo troppo, e sono sicuro che se avrei aspettato ancora, il cuore mi sarebbe esploso in mille pezzi.
Pazzesco.
Per questo gli avevo risposto "No, niente ha importanza. Ti amo troppo." A quella frase che aveva detto in modo scherzoso dopo quel bacio che Dio, era stato il colpo di grazia che mi aveva spinto a parlare.

Sentii le gambe tremare, quel formicolio fastidioso espandersi in tutto il mio corpo, la voce che tremava per la paura delle conseguenze.
Ma mai mi sarei aspettato la reazione di Louis.
Aveva spalancato gli occhi, le labbra si erano separate pian piano, una scintilla nel suo sguardo.
Ero rimasto in silenzio dopo, avevo troppa paura, troppa agitazione, troppa insicurezza.
Ma poi Louis decise di farmi morire mentalmente.
Mi aveva infatti afferrato il viso con le sue piccole mani calde, aveva poggiato la fronte nella mia mentre con i pollici mi accarezzava dolcemente gli zigomi.
Non avevo potuto fare altro che guardarlo negli occhi e mai mi sarei aspettato di trovare comprensione, dolcezza, amore in quegli occhi.
Il cuore mi batteva troppo forte.
Poi, come se non bastasse, aveva parlato direttamente nelle mie labbra -Finalmente! Pensavo che fra i due solo io provassi questo.-
Quella frase mi fece scoppiare il cuore di gioia.
Lui ricambiava i miei sentimenti, ma come un egoista, volevo sentirglielo dire.
Deglutii e responsi la tentazione di appropriarmi delle sue labbra troppo morbide che mi fecero impazzire sin dal primo momento che aveva messo piede dentro al mio negozio. Quelle labbra che fino al giorno prima del nostro primo bacio, mi ero sognato la notte.
Avevo intenzione di chiedergli subito se quel che provava era amore, certo che lo era, ma volevo una conferma, ma non feci in tempo ad aprir bocca che mi interruppe -Ti amo anch'io Harry. Ora, ti lasceresti baciare fino a toglierti l'aria?- aveva detto.
Metabolizzati quella richiesta come una richiesta che avrebbe potuto essere il continuo della nostra serata e sorrisi, aggiungendo un -Perfavore- detto con zero timidezza. Era, invece, una supplica. Una supplica che venne acconsentita immediatamente quando ricevetti un sorriso di rimando e le sue labbra nelle mie.
Quello era un bacio d'amore.
Beh, in realtà ogni bacio lo consideravo un bacio d'amore, ma finalmente avevo la consapevolezza e il permesso di poterlo chiamare cosî.
Amore.
Non c'è sentimento più bello quando è corrisposto.
Mosse le labbra nelle mie come se la sua vita dipendesse da quello, ma anche io non fui da meno.
Gli circondai la schiena con le braccia, schiacciandolo quanto più possibile a me, in modo da sentire il suo battito battere con il mio. Le sue mani avevano preso posto nel posto in cui sembrava aver trovato subito accoglienza, nei miei capelli.
Doveva avere un ossessione particolare per giocarci ogni volta che le nostre bocche erano unite.
Avrei potuto sciogliermi da tanto era alto il livello di amore e castità che quel bacio stava avendo.
Solo che non si accontentò. Picchiettò la lingua nelle mie labbra dove trovò subito un consenso quasi disperato.
Lingue che si rincorrevano, che si intrecciavano, piccoli gemiti soffocati l'uno nelle labbra del altro.
Senza fare caso al mondo che girava attorno a noi, la ruota panoramica cominciò a muoversi nuovamente e fummo costretti a interrompere quel magnifico contatto che stava via via assumendo tutt'altre intenzioni.
Lasciai le sue labbra con uno schiocco.
Avevamo entrambi le guancia arrossite e una luce particolare nei nostri occhi.
Nuovamente, fronte contro fronte, gli sussurrai nelle labbra un piccolo ma voluto -Ti amo.- accarezzando le sue labbra con le mie, per poi ripeterlo -Ti amo. Ti amo ti amo ti amo.-
E vedere quel suo sorriso che mi mandava fuori di testa mi fece capire che non ero solo io a provare quella enorme sentimento, mi aiutò il suo -Anch'io, stupido.- a capirlo.
L'atmosfera che si era creata era fin troppo bella, e come in ogni storia e film, c'è sempre qualcosa che rovina tutto.
Quello che rovino noi fù il toccare di nuovo terrà con la nostra cabina, ma niente avrebbe potuto fermare il battito impazzito del mio cuore quella sera.
Niente avrebbe potuto fermare la mia piena felicità.
Anzi, la nostra, quella mia e di Louis.
Era tutto troppo meraviglioso, ci mancavano solo i fuochi d artificio.
Louis è come un fuoco d'artificio che è arrivato dritto dritto al mio cuore e come una esplosione ha rilasciato i colori abbaglianti che ora colorano la mia vita di tante cose belle.

||Tell me with a flower||- Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora