CAPITOLO 35

3.1K 206 22
                                    

Scene esplicite di sesso tra due maschi.
Harry!tops!
Non fate commenti a riguardo, grazie.

Il matrimonio era stato perfetto.
Ognuno aveva avuto il suo momento, non meno Louis che durante il suo discorso per Lottie e Alberto, aveva avuto il bisogno del sostegno della sua famiglia per il magone che gli si era creato in gola.
Harry aveva preferito starsene in disparte per non rovivanare l'atmosfera di famiglia.
Certo, era rimasto accanto a Louis per tutto il tempo, ma gli aveva dato il suo spazio, anche quando si era emozionato per le parole di Louis durante il suo discorso.
Louis si era fatto coraggioe aveva letto quelle parole che con cura e attenzione aveva scelto settimane prima, trascritte poi in un biglietto.
Inutile dire che Lottie si era imposta di non piangere, ma dopotutto, avere un fratello in grado di toccarti il cuore, la aveva portata ad abbracciarlo, fregandosene di alzare il vestito per la sua lunghezza.
E così Louis aveva salutato sua sorella.
Così Jay era scoppiata in lacrime.
Così Mark aveva piagnucolato.
Così le gemelline avevano abbracciato la sorella rendendosi conto pian piano di cosa stava succedendo.

Era giunto il momento della fine.
Lottie salì in macchina con Alberto, pronti per una fantastica luna di miele.
Louis si era ripreso, aveva capito che piangere non serviva a niente, sopratutto se al suo fianco aveva Harry, bello come non mai, con in mano il mazzp di fiori che aveva preso al volo da Lottie.
-Ragazzi, noi andiamo fuori a cena. Venite?- Jay interruppe quel silenzio che si era creato fra i due.
Dovette Harry rispondere con un -Louis, ci vediamo domani?-
Non voleva togliere a Louis la possibilità di andare a cena con i suoi genitori dopo quel passo importante appena avvenuto.
Louis si rese conto di quelle parole, così si volto verso Harry e -Perché? Te ne vai?-
Harry ci riflettè su, non aveva previsto una domanda del genere.
Pensava fosse ovvio che li avrebbe lasciati soli.
-Beh sì, penso tu voglia stare con la tua famiglia ora, non voglio intromettermi oltre, ho già preso parte a questo passo più del dovuto.- spiegò Harry, cercando di far arrivare il messaggio a Louis e ai suoi genitori, che erano rimasti colpiti dalla sua bontà d'animo.
..ma Johannah aveva altri piani, così interruppe i due e -Non dire sciocchezze Harry, sei della famiglia ormai. Unisciti a noi, coraggio.-
Louis aveva rivolto uno sguardo di ringraziamenti a sua madre, aspettando poi la risposta di Harry, che tardò ad arrivare.
-Io..non posso, la ringrazio, ma non posso accettare. È la vostra giornata.- insistette, sistemandosi la cravatta con disinvoltura.
-Oh andiamo, non farmelo ripetere due volte, vieni con noi.- rispose a tono Jay, prendendo sotto braccio Harry e conducendolo alla sua macchina, dato che erano venuti separati.
Harry non potè rifiutare di nuovo, così sospirò e ringraziò tutti, aprendo lo sportello a Louis, sarebbe salito con lui o non sarebbe andato.
-Bravo ragazzo. Seguiteci.- confermò Mark, facendogli un cenno con il capo nella sua auto, intimandoli a seguirli fra le strade.
I due annuirono, trovandosi soli dopo mezzo minuto.
-Stai bene?- chiese dolcemente Harry, aspettando che i suoi genitori mettessero in moto l'auto.
-Me lo hai già chiesto. Sto benissimo Harry- confermò Louis, rivolgendogli un sorriso aggiuntivo.
Harry annuì deciso, poi seguì in auto i Tomlinson.
Ne aproffittò per rubare qualche bacio a Louis, nascosto dai suoi genitori e da occhi indiscreti.
Gli serviva un po' di privacy con il suo futuro spo- con il suo ragazzo.
Louis non gli negò questa proibitezza, anzi, gli andò incontro, dimostrando quel senso di mancanza che provava anche lui.
Si sorrisero entrambi, coscienti che da li a poco avrebbero dovuto trattenersi per un altro po' di tempo, approssimatamente per 2 ore, poi ci avrebbero pensato.

-Dormi qui Harry?-
Jay non aveva esitato a fare questa domanda a Harry non appena i due si erano lasciati cadere in divano, esausti, sotto glio occhi dei genitori di Louis e le gemelline.
Harry aveva immediatamente negato con un gesto del capo, ringraziando comunque per l'ospitilità, ma.
-Insisto.-

E così Harry si trovò a passare una di quella che voleva si trattasse l'ennesima volta a casa di Louis.
-Bene, buonanotte mamma, papà, piccole.-aveva annunciato Louis così la buonanotte, facendo intendereche si sarebbe ritirato a letto con il suo fidanzato.
Harry sorrise cordialmente ai suoi genitori, dandogli poi la buonanotte, poi sparendo tra le scale seguendo  Louis.
Durante quel breve taggitto non aveva potuto fare a menoche ammirare il panorama chegli si presentava davanti: il fondoschiena di Louis.
Non aveva neppure potuto fare a meno di non farsi pensieri poco casti a ruguardo, così si trovo con un rigonfiamento nei pantaloni ben evidente, non appena entrarono in camera, nemmeno Louis era riuscito fare a meno di lasciar cadere l'occhio proprio la.
Harry arrossì leggermente vedendo lo sguardo di Louis percorrergli il corpo, ma questa sensazione gli sparì di dosso non appena Louis gli attaccò la bocca senza dargli il tempo di rendersene conto.
Il riccio ricambiò subito quel bacio che fin da subito si era dimostrato disperato e poco casto, mettendogli una mano dietro al collo per spingerselo addosso.
-Tu, con questo completo, sei fottutamente eccitabile- sussurrò il riccio direttamente nelle labbra del più grande per poi morderle leggermente, facendolo ansimare.
-Mh, e quindi? Che vogliamo fare?- lo provocò il più grande, baciandogli sensualmente il collo.
-Niente. Ai tuoi genitori piaccio e non vorrei rovinare tutto facendo casino con il loro figlio sotto lo stesso tetto.-
Harry aveva ragionato così, ed era maturo e responsabile da parte sua.
-Ma perché? So stare zitto.- replicò il liscio, stringendo e palpando senza ritegno le natiche del più piccolo, facendogli capire le sue intenzioni.
Harry ci pensò su, forse ci mise un po', ma non era di certo colpa sua: finché Louis continuava a strusciarsi su di lui e lasciandogli baci bollenti sul collo, dove non trovava la stoffa del completo ad impedirglelo, risultava difficile.
-No. Non voglio rischiare.- ribattè, sicuro che alla fine non avrebbe lasciato perdere.
Era eccitato, e non poco.
Louis lo notò ancora, così fece scorrere le mani nella cravatta del più grande, tirandolo verso di lui, per reclamare un bacio che ben presto si trasformò in uno scontro di lingue, in uno scambio di denti e saliva che non aveva nulla a che fare con la dolcezza.
-Dio...mi fai impazzire. Smettila o sarò costretto a-   -A cosa? Ad imbavagliarmi Haz?-
Quel senso persuasivo e spinto aveva convinto Harry, lasciandogli di razionale ormai ben poco.
Così Louis si trovò con le spalle al muro in men che non si dica, la bocca di Harry a mordere e succhiare una porzione di pelle sotto il suo orecchio, le braccia lungo il muro sopra la testa e i polsi stretti dalle mani grandi del riccio.
Il più piccolo fece divarcare di poco le gambe al liscio, abbandonando il suo collo per sussurrare in modo sensuale e dominante -Un solo rumore. Fa un solo rumore e ti lego a vita in quel bel lettino. Mi hai capito?-
Louis si trovò ad annuire solamente, gli occhi lucidi dal desiderio e l'eccitazione.
Harry fece scorrere le mani lungo il torace del più grande, sbottonando uno ad uno quei bottoni che in quel momento erano solo d'intralcio.
Una volta finito, con una lentezza estasiante, fece scorrere la camicia giù dalle spalle, prendendosi tutto il tempo per ammirare quella pelle scoprirsi sempre di più.
Louis, sotto tortura, allungò un braccio per fare lo stesso ma Harry lo fulminò con lo sguardo.
Uscì dalla bocca del liscio un brontolio contrariato piuttosto udibile, facendo interrompere il riccio nel suo movimento, non prima di aver fatto cadere a terra la camicia e la giacca.
-Sei bellissimo- mormorò il riccio, accarezzando i fianchi nudi del liscio con la punta delle dita, ricevendo un mugolio soddisfatto in cambio.
-Sei uno stronzo.- commentò il liscio, vedendo la lentezza di Harry nel compiere quelle azioni.
Ad Harry sfuggì un sorriso menefreghista, togliendosi poi pian piano il suo di completo.
Louis non ce la fece più, così si avvicinò ad Harry per baciarlo, ma quest'ultimo esitò prima di andargli incontro, poi attaccò le sue labbra con possessione e passione.
Il più grande ne approffitò per far correre le mani sulla cintura del riccio, slacciandola subito dopo per velocizzare il tutto.
Harry non protestò, anzi, gli diede tutto il tempo necessario.
Una volta tolta, Harry prese in braccio Louis facendogli circondare il  bacino con le sue gambe.
Entrambi ancora con i pantaloni, entrambi con un desiderio che andava placato al più presto.
Harry andò verso il letto, sedendocisi sopra con Louis a cavalcioni su di lui, senza smettere di baciarlo a fondo.
Si allontanò e fece sdraiare il più grande, ribaltendo le posizioni, per poi sfiorargli i bottoni dei pantaloni divenuti ormai stretti e fastidiosi per entrambi.
Con lentezza li tolse, facendo impazzire il più grande che lo aiutò a disfarsene con i piedi.
-Mi sembri impaziente- constatò Harry, mentre si disfava a sua volta anche lui dei pantaloni, gettandoli poi da qualche parte sul pavimento in un'angolo della stanza.
-Forse perché lo sono.- rispose l'altro facendo scattare il bacino verso l'altro per cercare un po' di sollievo.
Harry sorrise malizioso e si abbassò su di lui, reclamando la sua bocca e ottenendo fin da subito un accesso profondito.
Le mani di Louis vagarono sui capelli di Harry, scompigliandogli e giocandoci, fin quando il più piccolo si staccò e scese con la bocca alla sua mandibola, lasciò qualche bacio umido, poi scese fin sotto il collo, continuando fino al torace soffermandosi alla scritta d'inchiostro che lo rendeva ancora più attraente.
Prese tra i denti un lembo di pelle, succhiandolo poi e baciandolo per lenire quel minimo dolore, facendo gemere il più piccolo.
Scese ancora tracciando un percorso con la lingua, fermandosi sotto all'ombelico per mordere e succhiare un lembo di pelle.
Alzò lo sguardo per incontrare gli occhi di Louis, trovandoli eccitati e ansiosi, come lui.
Riprese la sua tortura e scese, sfiorando con il naso l'erezione ormai ben evidente del più grande, nascosta dietro quella stoffa bianca che non lasciava nulla all'immaginazione.
Ne baciò il contorno, vedendo poi come le mani del liscio si chiusero a pugno stringendo le lenzuola, impaziente e ansioso.
-Sei stato bravo fin'ora- commentò Harry, trovando un secondo per guardare Louis in viso, decifrando la sua espressione come un "Muoviti.", così fece, abbassò i boxer, togliendoli subito dopo, e, senza fargli attendere altro, baciò la punta rossa del ragazzo sotto di lui, inglobando subito dopo la sua lunghezza, sentendo il ragazzo agitarsi per non, a detta sua, fare casino.
Si alzò facendo mugolare il liscio, per poi ripetere l'azione.
Leccò, succhiò il membro del liscio, sentendo i suoi capelli tirare da lui e versi osceni provenire dalla sua gola, versi che dovevano essere ridotti al minimo, così si alzò e recuperò l'aggrovigliamento di vestiti davanti alla porta sotto lo sguardo del più grande, impaziente di venire.
Prese la cravatta che era infiliata nella sua camicia e glielà legò nella bocca aggiungendo -Mordi se devi fare casino, chiaro?-
Tornando poi a finire il suo lavoro.
Louis annuì solamente, accecato dal desiderio alzò il bacino per andare incontro alla bocca di Harry, rischiando di farlo soffocare, ma in quel momento non gli riusciva bene riflettere lucidamente, così Harry si trovò a tenerlo fermo dai fianchi.
Louis soffocò le grida mordendo quel pezzo di stoffa che geniamente glie era stato legato attorno alla testa, non riuscendo ad avvertire il riccio che era al limite.
Ma Harry sembrò non curarsene, neppure quando il liscio gli venne nella bocca con un urlo soffocato, guardando il riccio ingoiare in modo erotico e sensuale.
Quella visuale gli sarebbe stata utile la prossima volta che si sarebbe trovato da solo.
Harry lo raggiunse e gli tolse la stoffa dalla bocca sostituendola con la sua bocca.
Poco importa se il liscio stava baciando e sentendo il suo sapore, quello che aveva appena vissuto era di gran lunga migliore.
Harry dovette portarsi una mano sopra ai suoi boxer per alleviare il dolore, fare ciò che aveva fatto e vedere il suo ragazzo con una cravatta attorno la bocca venirgli in bocca era la visuale più erotica che avesse mai visto, per questo ora aveva un'erezione fra le gambe pure lui.
Louis se ne accorse e non tardò a toglierli i boxer, rivelando l'erezione svettante del riccio venire a contatto con la sua.
Prese la mano di Harry, interruppe il bacio e portò due dita davanti alla sua bocca, facendogli capire che sì, voleva fare l'amore con lui.
Harry capì, e sì, si lasciò succhiare e leccare le dita in modo poco grazioso.
Si trovò a deglutire alla vista di tanto peccato, portandosi una mano attorno al suo membro per poi dare alcune stoccate di polso.
Quando fu certo che il suo ragazzo ebbe fatto un buon lavoro con me sue fita, lasciò scorrere le dita lungo il corpo del liscio.
-Ti prego- sussurrò il liscio, sentendo subito dopo un dito entrare in lui.
Chiuse gli occhi per il fastidio improvviso, ma non ci volle molto ad abituarsi che subito fece un cenno con il capo a Harry che non attese ad inserire anche un secondo dito.
Harry si abbassò a baciarlo, cercando di alleviargli il dolore, iniziando poi a sforbiciare ead arricciare le dita, allargandolo quanto più possibile.
Inserì un terzo dito, stando attento a non fargli male e a non perdersi alcuna espressione facciale.
-Va bene, ora ti prego, fa l'amore con me.- scongiurò il liscio, abbandonando la bocca del riccio che estrasse le dita e si alzò per recuperare il suo portafoglio per estrarne un profilattico.
Non ci volle molte che si trovò a srotolare quel pezzo di lattice sul suo membro eretto.
Guardò il suo ragazzo oer accertarsi che fosse pronto, ricevendo un "sì" con un cenno del capò.
Lo penetrò lentamente, stando attento a non fargli troppo male, baciandogli il collo e le clavicole, prendendosi cura di lui.
Louis fece un'espressione infastidita, ma non durò molto; si trovò infatti a richiedere di più, andando incontro al riccio col bacino.
Harry uscì di lui e ripetè l'azione svariate volte, aumentando sempre più la spinta.
Fortuna che aveva lasciato la cravatta, altrimenti sì che avrebbe fatto casino.
Le spinte divennero forti e veloci, diede stoccati regolari e decise, sempre stando attento a non oltrepassare il limito e aprire il suo ragazzo in due.
Fu quando vide Louis chiudere gli occhi e mordere la stoffa che capì che stava per raggiungere il limite, fu quando Louis gli piantò le dita nei fianchi che capì che stava per venire, fu quando Louis aprì gli occhi di scatto e soffocò un urlo che venne.
Ad Harry bastarono altre tre spinte per raggiungere il limite e svuotarsi nel profilattico, togliendo subito dopo la cravatta dalla bocca a Louis 0er baciarlo e soffocarsi le urla e i gemiti a vicenda.
Si baciarono accompagnandosi l'orgasmo in questo modo, poi Harry uscì di lui, si tolse il profilattico gettandolo nel cestino accanto al comodino e si sdraiò vicino a Louis, sudato e stremato, senza smettere di baciare Louis.
Lo stesso Louis che poi si accoccolò a lui, incastrando una gamba tra le sue e accarezzandogli i ricci sudati, sorridendogli quando gli venne slegata la stoffa e gettata ai piedi del letto, guardando negli occhi il suo ragazzo.
C'era l'amore fra i loro occhi, fra loro.
-Sei stato bravo- commentò Harry sorridendo, baciandogli la punta del naso.
-Sai com'è, avevo un vestito in bocca- rispose ironico l'altro, accarezzandogli il fianco nudo, prendendosi poi il tempo per ammirare il suo ragazzo.
Era semplicemente bellissimo, e, ancora più bello, era semplicemente suo.
-Spero che i tuoi non abbiano sentito niente- commentò timoroso il riccio, guardando le labbra del liscio rosse e lucide di saliva, reprimendo un sorriso soddisfatto.
-E chissene importa, sono adulti, sanno come funziona. Hai sonno?- rispose il liscio, alzando le lenzuola e ficcandosi sotto, aspettando che il suo ragazzo lo imitasse.
Non se ne curò di essere privo di vestiti, se sua madre li avrebbe visti in quel stato, senza mutande, con i vestiti sparsi per la stanza, la cravatta annodata vicino ai loro cuscini, si sarebbe scandalizzata, e non poco.
Harry annuì aggiungendo -Sono esausto, ma non vorrei dare la colpa alla giornata, diciamo che un ragazzo incontentabile mi ha convinto a ridurmi così.-
Louis gli schiaffò il braccio facendo schioccare la lingua nel palato, coprendo poi entrambi con le coperte.
-E se eravamo soli avresti protestato così tanto?- domandò con un pizzico di sensualità, appoggiando la guancia nella spalla del riccio, allzacciando un braccio attorno al suo petto.
-Se eravamo soli ti saresti trovato al muro appena entrati in casa.- rispose Harry sicuro di sé, dando per scontato che Louis non avrebbe protestato.
-Buono a sapersi. Comunque...- cominciò Louis, fermandosi per trovare le parole, catturando maggiormente l'attenzione del riccio che -Sì?-.
-..grazie per essere venuto oggi, mi sei stato d'aiuto e hai reso felice i miei genitori e gli sposi.- disse Louis, tracciando il contorno della farfalla d'inchiostro nel petto di Harry.
-Non ringraziarmi per questo. L'ho fatto volentieri.-
Louis annuì e chiuse gli occhi, sistemandosi migliormente.
-Cosa stai cercando di fare?- chiese Harry a bassa voce, vedendo il suo ragazzo strusciare le gambe sulle sue.
-Uh?- mormorò Louis non capendo.
-Ho il tuo...coso piantato nella coscia, se ti muovi ancora dovrò fare qualcosa, e sono stanco Loueh-
Louis si trattenne dal ridere, 1) Non voleva apparire maleducato, 2) I suoi genitori lo avrebbero sentito, 3) Era stanco.
-Hai capito male, non era mia intenzione Harreh, sebbene sarei più che contento di una tua..uhm offerta di questo genere, sono stanco anch'io, perciò..buonanotte!- spiegò Louis, alzando il viso per stampargli un bacio nelle labbra.
Harry sorrise e lo baciò a sua volta, esitando a lasciarlo andare, arpionandogli il retro del collo per reclamare un bacio con la B maiuscola.
Louis lo accontentò, sorridendo.
Si baciarono per un tempo indeterminato, giusto perché durante la notte avrebbero dovuto rimanere senza baci.
-Ti amo- sussurrò nelle labbra di Louis Harry.
-Ti amo anch'io- rispose a tono Louis, sorridendo e dandogli un'ultimo bacio a stampo, appoggiandosi poi a lui e chiudendo gli occhi.
Harry lo guardò, quanto più gli fosse possibile per la posizione scomoda, rendendosi conto che non poteva trovare un ragazzo migliore.
Un ragazzo come lui che lo faceva stare bene, che lo faceva sorridere, che sapeva ascoltarlo e dargli supporto.
Un ragazzo che era in grado di custodire il suo cuore al meglio.
Un ragazzo con cui avrebbe passato volentieri il resto della sua vita insieme.
E lo avrebbe fatto, avrebbe portato quel ragazzo all'altare.

||Tell me with a flower||- Larry StylinsonWhere stories live. Discover now