CAPITOLO 18

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Come si dice quando tutto va per il verso giusto?
Quando credi che niente e nessuno possa rovinarti la giornata?
Quando senti quell'adrenalina scorrerti nelle vene, le farfalle nello stomaco, il cervello in pappa, il corpo che è perennemente scosso da un leggero tremolio stimolato dalla persona che ami, il cuore che fra un pò ti esce dalla cassa toracica da quanto batte all'impazzita.

Louis si sentiva così.
Harry si sentiva così.

-
Lo baciò per un tempo infinito e ancora non riusciva a rendersene conto.
Era troppo vero ma anche troppo finto; e sarà stato per colpa delle sue fantastie precedenti a questo, per le troppe volte passate a immaginare come sarebbe stato il primo bacio, o per la convinzione che tutto questo non sarebbe mai accaduto.
Eppure si trovò a guardarlo negli occhi dopo che si staccarono pian piano, ma le parole parevano non volere uscire dalle loro bocche, arrossate e gonfie dai baci.
Restarono in silenzio per un tempo indefinito, lungo, affatto imbarazzante.
Louis comincò ad accarezzargli le braccia con la punta delle dita, in un gesto delicato, sentendo il suo respiro aumentare e si chiesi come fossi in grado di procurargli questo.

Dopo quel bacio non fecero altro che guardarsi per minuti interi, parlando con gli occhi e con i sorrisi che non avevano intenzione di lasciare le loro bocche.
Louis si strinse ad Harry e lo abbració, quasi stritolandolo, ma a Harry non gli importava. Gli importava che il suo ragazzo fosse fra le sue braccia.
Un momento, aveva pensato veramente alla parola "ragazzo"?
Forse gli era venuta in mente per quel bacio, ma di certo non stavano insieme, o almeno, non ancora.
Si trovarono l'uno tra le braccia dell'altro, in silenzio, circondati dal rumore delle cicale e qualche grillo qua e la, con la luce della Luna a illuminarci il viso.
-Stai bene Lou?- gli chiese, vedendolo indifeso e in una sorte di momento distaccato, mentre ricambiò quella stretta come in una morsa, pronto se dovesse scappare da un momento all'altro
Bene? Stava più che bene.
Stava solamente cercando di far durare quel momento così impossibile il più a lungo possibile, annusando il suo profumo e ascoltando il battito del suo cuore.

-Sto benissimo. Tu come stai?- rispose gentile, alzando gli occhi in quelli di Harry, beandosi nuovamente di tanta bellezza.
Harry a quel punto circondò Louis per i fianchi e si sdraiò, portandolo con se.
-Benissimo, che domande! Non hai idea di quanto aspettavo questo momento, è tutto così bello. Prima stavamo parlando e poi ci siamo baciati, non sapevo se stavo sognando o cosa, perchè tu, insomma..- poi venne zittito dalla sensazione familiare delle labbra di Louis sulle sue, e sorrise in quel bacio.
-Oddio, ma quanto parli?- scherzò Louis, depositandogli un bacio nel naso, provocando una leggera e soffice risatina da Harry.
-Di solito poco, ma con te è diverso...- si fece serio Harry, senza trovare il coraggio di guardarlo negli occhi.
Occhi azzurri come il cielo, come il mare, come...non c'era una definizione di quel colore.
-Perchè con me è diverso?- chiese Louis, facendo leva dalle braccia, alzandosi, per guardarlo in viso.
-Mmh non lo so. Con te è tutto diverso, è come se..se tu e la felicità foste una cosa sola, è difficile da spiegare. So solo che con te sto bene.- spiegò, forse malamente, ma comunque il concetto era quello.
Louis sgranò gli occhi a tanta dolcezza e forse era perchè si ritrovava in quelle parole.
Con Harry stava bene. Semplice ma efficace.
Negò con la testa in segno di comprensione e -Non è difficile da capire, è lo stesso per me.- ammise, accarezzandogli i capelli per confermare ciò che aveva detto.
Harry si mise a sedere, abbracciandolo, come se la sua vita dipendesse da quel contatto, e Louis non si tirò di certo indietro, al contrario, ricambiò quella stretta in equal modo.
Dopo attimi che parvero anni, i due si alzarono, senza smettere di guardarsi.
-Andiamo..mi porti a casa?- chiese Louis, guardando Harry che raccoglieva la coperta, cercando di ripulirla un po.
-Ti porto a casa.- affermò.

Poco dopo furono al negozio.
Entrambi emozionati, entrambi dispiaciuti perchè dovevano salutarsi.
Louis aprì lo sportello dell'auto ma non accennò a salire.
Si girò verso Harry che immediatamente lo raggiunse e gli circondò i fianchi con le braccia, premendo le labbra nelle sue, senza azzardarsi a oltrepassare il limite.
Del resto, Louis lo voleva, perciò se lo portò vicino e ricambiò il bacio, con maggiore sicurezza della volta prima.
-Ci vediamo domani.- disse Louis quando si staccarono con un sonoro schiocco, e non era una domanda, sembrava più un ordine.
-Puoi scommetterci.- disse Harry come se fosse la cosa più ovvia, e per lui, innquel momento lo era.
Louis sorrise e salì in macchina, abbassando il finestrino aspettando che Harry lo raggiungesse, e lo fece subito; Si poggiò con i gomiti e lo guardò dall'esterno.
-Grazie per la serata..- si sentì in obbligo di dire Louis, senza smettere di guardarlo negli occhi.
-Grazie a te- gli sussurrò Harry, avvicinandosi quanto bastava per depositargli un bacio tenero nella guancia, ricevendo in risposta un sorriso timido.
-Buonanotte.- gli sussurrò poi, allontanandosi.
-Buonanotte Haz-

||Tell me with a flower||- Larry StylinsonWhere stories live. Discover now