Chapter Two

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Two days later.

Secondo le indicazioni saremmo dovute arrivare.
Mia madre parcheggiò davanti a una gigantesca villa.
Era piena di vetrate ed era dipinta di un bianco molto sporco, tendente al giallino. Notai un enorme giardino con una piscina che ne occupava circa metà e una decina di sdrai.

Iniziavo a capire perché avesse bisogno di qualcuno che gli pulisse la "casa".

Insomma un vecchietto sempre in giro per lavoro non sarebbe mai riuscito a pulire quel castello.

-Dovrebbe essere questa.-dissi voltandomi verso mia madre.

-Okay. In bocca al lupo per il tuo primo giorno di lavoro-
Mia madre era sempre stata molto comprensiva nei miei confronti, ma in qualunque caso quest' estate mi aveva obbligato a cercarmi un lavoro.

Scesi dalla macchina e mi girai per salutare mia madre, guardandola sfrecciare via con la macchina di papà.

Osservai la gigantesca casa di fronte a me e mi avvicinai alla porta di ingresso.
Sull' enorme porta c' era un cartello che diceva:
Bieber's Propriety

Suonai il campanello senza pensarci due volte e aspettai che un' anima mi venisse ad aprire.

Si presentò davanti ai miei occhi una donna che avrà avuto circa quarant' anni. I suoi capelli erano castani e i suoi occhi color caramello mi stavano fissando.

-Salve- disse lei accennando un piccolo sorriso.
Mi guardava come se stesse aspettando qualcosa. Oh si è vero dovevo presentarmi.
-Mi scusi, sono Haley Boston- dissi porgendole la mano.

Lei la strinse e mi fece segno di accomodarmi all' interno.
La prima cosa che notai appena entrai furono le pareti rosso fuoco e il pianoforte che riempiva la stanza. Amavo qualunque cosa che riguardasse la musica, dal cantare al suonare uno strumento.

-Sono qui per il lavoro da domestica, sto cercando....-
Che figura, non ricordai immediatamente il nome del vecchio.

-Il signor Bieber- dissi sorridendo falsamente per nascondere l' imbarazzo che mi stava assalendo.

-Direi Signorino, comunque sarà qui a momenti, lei si accomodi sul divano-
Esitai per qualche secondo e mi sedetti osservando la signora prendersi una borsa dal davanzale e aprendo la porta.

-Non faccia casini, io me ne devo andare ma come le ho giá accennato il Signorino Bieber sarà qui a minuti-
Ottimo direi. Primo giorno di lavoro lasciata in casa da sola del mio "capo" diciamo.

Non ebbi tempo di iniziare a parlare che lei si chiuse la porta alle spalle e se ne andò.
Iniziai a girovagare per la stanza e mi soffermai ad osservare alcune foto.
Ritraevano un ragazzo che avrà avuto qualche hanno più di me, che teneva in braccio una bambina con dei lunghi capelli biondo scuro e un bellissimo sorriso in faccia.
Dovrebbero essere stati il figlio e la nipote, pensai.

Il rumore di una macchina parcheggiare mi risvegliò dai miei pensieri e ritornai a sedere sul divano.

Sentii la serratura girare e la porta spalancarsi.
Il ragazzo che si presentò davanti a me era identico a quello della foto. Gli occhi color nocciola e lucenti, un perfetto taglio di capelli con un ciuffo che gli ricadeva sulla fronte e delle labbra a cuoricino abbastanza carnose.

Mi osservò per qualche istante e poi sorpasso la soglia della porta dirigendosi verso il frigo.

Hei sai, ci sono anchio in questa casa.
-Scusi sto cercando il Signor Bieber-

Dissi ripensando alla fotografia e credendo che lui fosse il figlio.
-In persona- disse lui aprendo il suo frigorifero ed estraendo da esso una scodella piena di gelato.

-Le sto dicendo che sto cercando il Signor Bieber-

-E io le sto dicendo che sono io forse?- disse lui con tono arrogante.

-Alla faccia del vecchio...- sussurai cercando di non farmi sentire.
-Scusi?- disse lui ingoiando velocemente un cucchiaino di gelato.
Fiordilatte, il mio preferito.

Hii Gente,
Ecco il secondo capitolo,wow.
Grazie per le visualizzazioni.
Ovviamente se vi è piaciuto commentate o lasciate una stellina.
Continuo a 7 stelline.
Byeee

Room 94| JarianaWo Geschichten leben. Entdecke jetzt