Chapter Three

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Non realizzavo ancora che lui fosse Il Signorino Bieber, per questi due giorni ero rimasta sempre sull' idea che avesse avuto circa sessant' anni e che quindi avesse veramente bisogno di qualcuno.

-Non ho molto tempo, quindi mi dica cosa ci fa qua- disse lui iniziando a riprendere un' altro paio di chiavi ( immagino di un' auto).

Ma nessuno gli aveva detto che ero venuta qui per farmi assumere?

-Io sarei qui per il lavoro da domestica-.
Dissi iniziando a spazientirmi e tirandomi via dal viso la ciocca ribelle.
-Si... allora tutti i giorni tranne la domenica dalle nove di mattino fino a metà pomeriggio, giusto il tempo che non sono a casa-

Lui continuava a farsi gli affari suoi.
Non mi aveva ancora degnata di uno sguardo.

-Quindi dove incomincio?-
Dissi ancora una volta con tono spazientito ripagandolo con la stessa moneta.

-Da dove vuole-
Disse infine chiudendo la porta.

Mi avvicinai alla finestra e lo guardai andarsene.
Aveva una ferrari bianca e notai ancora una volta i suoi occhi color nocciola splendere alla luce del sole di giugno.

Mi decisi a iniziare e posai la mia borsa sul tavolo estraendo da essa la mia bandana in modo da poter raccogliere i miei capelli.

Percorsi il corridoio e finii in cucina dove trovai l' occorrente per pulire questo castello.

Vidi al fondo del corridoio delle scale che avrebbero dovuto portare al piano superiore e così salii.

Non mi sbagliavo più di tanto e sopra trovai delle camere da letto, due bagni e una sala che provai ad aprire ma non ci riuscii. Era chiusa a chiave.

Davanti alla porta di questa misteriosa stanza c' era scritto: 94.
Non gli diedi molta importanza e cosii aprii la porta accanto.

Quello che mi si presentò davanti era alquanto orribile.
C' era un letto completamente disfatto, fogli e cibo sparsi completamente sul pavimento e una pila di CD anch' essa sparsa sopra al letto.

Scommetto che era la stanza di Bieber.
Aspetta non sapevo ancora il suo nome.

Va be me ne sarei fatta una ragione.
Sospirai pensando a tutto quel pasticcio e mi misi al lavoro.

Iniziai pulendo il pavimento e risistemai in una pila ordinata tutti i cd e tutti i fogli.
Rifeci il letto e spalancai l' enorme finestra da cui si vedeva una buona parte degli edifici di Los Angeles.

One hour later.

Scesi le scale per tornare al piano di sotto essendo soddisfatta del mio lavoro e controllai l' ora.
Le 19.35.

Per fortuna questo era un caso e nei giorni futuri alle cinque sarei dovuta essere stata a casa.

Ritirai i miei "attrezzi da lavoro" nello sgabuzzino e tornai in cucina.
Qualcuno aprì improvvisamente la porta d'ingresso e sussultai all' istante.

Era il Signorino Bieber. Odiavo chiamarlo in quel modo, ma visto che non sapevo ancora il suo nome era l' unico modo.

Aveva un espressione stanca, i suoi occhi nocciola erano molto pesanti e non appena entrò un' odore di fumo persuase l' intera stanza.
Si tolse il giubbotto di pelle e si accorse della mia esistenza.

-Sono sempre io- dissi rompendo quell' imbarazzante silenzio.

-Adoro quella bandana- disse lui avvicinandosi a me.
Indossavo la mia bandana blu in testa in modo che i miei capelli fossero raccolti e non avessi alcun tipo di fastidio a pulire.

Quando si avvicinò a me iniziai a sentire un rumore allo stomaco come se ci fosse un elefante furioso.

Forse avevo fame. Si avevo fame.

Dopo altri miniti di silenzio lui si diresse al piano superiore e io presi la mia roba, pronta per tornarmene a casa.

-AAAAAAAAA! CHE DIAMINE È SUCCESSO?-

Sentii urlare da sopra.
Mi scappò un piccola risata, pensando che forse aveva visto la sua cara camera da letto ordinata e pulita.

Arrivata davanti a casa, aprii la porta e immediatamente un odore di biscotti, mi diede il bentornata.
Mi diressi in cucina e notai che mia madre e mio padre stavano cucinando assieme. Era così bello vederli assieme, visto che la sera era l' unico momento che potevano passare un po' di tempo insieme.

Rubai un biscotto sotto la vista di mia madre.
-Ti ho vista. Com'è andata?- disse lei sorridendo e togliendo i biscotti da sotto il mio naso.

Com' era andata?
Oh mamma tutto bene, molto accoglienti e soprattutto ho scoperto che il mio capo ha solo quattro o cinque anno in più di me ed ha una casa enorme. Tutto okay.

Hii genteee,
Grazie ancora per le visualizzazioni😍
Continuo a 6 stelline.

Room 94| JarianaWhere stories live. Discover now