Chapter Twenty

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Il buon profumo di pancakes appena fatti, mi svegliò.
Stranamente per una volta mi alzai con uno stupido sorriso in faccia, forse a causa dei pancakes oppure no.
Fatto sta che oggi dovevo andare a casa di Justin. Quindi ora mi stavo preparando sia fisicamente che mentalmente a subire Kendall.

Scesi di sotto e come uno zombie, barcollai fino alla cucina e mi sedetti.
-Buongiorno Haley- disse mia mamma sedendosi vicino a me.
-Giorno- mugugnai.
-Ieri sera sei tornata tardi?- chiese lei.
-Non molto tardi, perchè ti ho svegliata?-

-No non mi hai svegliata, ma come mai dovevi lavorare pure alla sera?- chiese mettendomi un piatto pieno di pancakes con tre strati di miele sopra.

-Beh....era una serata importante per Justin e la sua futura moglie-
-Davvero? Si sposa?- chiese quasi felice e io non ne capii il motivo.
Annuii e dopo aver finito la colazione ed essermi lavata il piatto mi diressi al bagno e mi sistemai.
________________
Aprii la porta di casa di Justin sperando di non trovarmi Kendall o Pattie davanti.
Per fortuna di loro nessuna traccia.
Posai la borsa e andai in cucina, lanciando un'occhiata a quel bellissimo pianoforte che sembrava mi fissasse.
Non appena arrivai di là una scena stupenda mi si presentò davanti.
Justin era seduto sul tavolo con solo i pantaloni della tuta addosso e stava mangiando qualcosa.
Era perfetto. Cazzo se lo era. Era la creatura più bella che Dio avesse mai potuto mandare sul pianeta terra.
-Buongiorno signorina- disse lui non appena mi vide e mi venne ad abbracciare.
E io come una cretina sorrisi senza motivo. Poi, di mia volontà, lo staccai dal mio corpo e assalii le sue labbra a cuoricino che desideravo tanto.
Lui ricambió il bacio e sorrise pure lui.
-Amo quando sorridi-
-E io amo chi mi fa sorridere- al solo pensiero che fossi stata io a provocare anche solo un suo mezzo sorriso, mi veniva la pelle d'oca.
-Kendall?- chiesi dopo ritornando alla realtà.
-Lei e mia madre sono uscite e non tornano fino a tardi- lo fissai negli occhi e vidi che era serio.
-Quindi possiamo passare la giornata assieme?- domandai titubante.
-Ovviamente, ma al primo rimprovero su come pulirò questa casa, te ne andrai immediatamente capito?- ovviamente stava scherzando e lo capii dal suo tono di voce.
-Agli ordini capitano- dissi portandomi una mano sulla fronte.
Iniziammo a pulire il salotto e in generale pulimmo tutte le stanze del piano di sotto.
Quando guardai l'ora vidi che si erano fatte già l'una di pomeriggio.
-Ho fame, bimba- detto da lui era come una melodia.
-Cucina allora, non sono la tua serva eh-
-Ehm... tecnicamente lo sei...- mi guardò trattenendosi dalle risate, ma alla fine risi pure io.
Poi me ne andai in salotto a prendere un'elastico dalla borsa.
E ancora una volta il pianoforte situato in centro alla stanza richiamò la mia attenzione.
Così senza ripensarci, mi sedetti sulla sedia nera e appoggiai le dita sui tasti bianchi.
L'unica canzone che mi ricordavo in quel momento era "So" di Ed Sheeran forse una delle mie canzoni preferite di sempre.
E fievolmente iniziai a cantare.

Filled up with doubt
I have to move home
But I want to stay with you
For all of the summer
I have my plan
That you won't remember
If you want to see the world
Then please ask your mother
I cannot hold your hand
To watch you go
I am a liar
As you might know
I need you now
I need your touch
And your lips
I need that smile
And your kiss

You're so cool
You're so beautiful
You're so
You're so
Sentii un respiro dietro al mio collo e poi Justin si mise davanti a me e iniziò a cantare. La sua voce. Forse la migliore che avessi mai sentito.

I see your grace
From my window
When it is late at night
It'll show me your shadow
I'm in my place
Hope you remember
When summer's gone
I'll still sing a song
Of you in September
I cannot hold your hand
To watch you go
I am a liar
As you might know
I need you now
I need your touch
And your lips
I need that smile
And your kiss

You're so cool
You're so beautiful
You're so
You're so

These words I say mean
You're so amazing
I've noticed lately
I need you, maybe

You're so cool
You're so beautiful
You're so
You're soo

Non appena suonai l'ultimo accordo non so per quale strano motivo o per colpa mia, Justin, il ragazzo tanto duro e scontroso, stava piangendo. Esatto, aveva un piccolissima lacrima che gli rigava il viso e la mascella serrata.
Senza dire niente mi alzai e mi avvicinai a lui.
Lo guardai per bene in viso e con il pollice gli fermai la prossima lacrima che stava per completare il suo percorso e arrivare alla fine del viso.
Poi avvolsi le mie braccia attorno al suo collo e lo strinsi come se fosse stata l'ultima volta.
Ora avevo veramente capito chi fosse.

_____________________
Erano ormai passate parecchie ore e io e lui eravamo coricati sul divano a guardare un film. Ma in realtà io guardavo solo lui.
Lui sembrava davvero concentrato a vedere quello che appariva sulla televisione e non si rese conto che lo fissai praticamente tutto il tempo.

Poteva una persona non avere difetti? Neanche uno piccolissimo? Perché se era così io avevo trovato la perfezione fatta a persona.

-Haley, mi stai ascoltando?- Justin mi  risvegliò dai miei pensieri.
-Eh?-
-Sei una merda, io ti stavo facendo un poema e tu non fai attenzione-
Mi misi seduta sul divano a pochi centimetri dalle sue labbra e di scatto lo baciai.
Le sue mani erano serrate sui miei fianchi e lentamente mi fece distendere e lui si mise sopra di me. 
Si staccò e mi sembrò che volesse dire qualcosa ma mi guardò solo negli occhi e sorrise.
Poi riprese a baciarmi con foga e inizio a lasciare una scia di baci umidi su tutto il mio collo. Milioni e milioni di brividi.
Poi però sentii il rumore di una vettura e subito dopo... la voce di Kendall. Ovviamente.
-Eh che cazzo- disse Justin che svogliato si alzò dal divano e io lo imitai.
-Non può trovarci qui- disse lui.
-Si che può, prima o poi glielo dovrai dire che insomma... ci amiamo-
-Si ma non ora-
-E invece lo farai ora-
Poi sentii i passi avvicinarsi e in un batter d'occhio Justin mi aveva fatto uscire dal retro e stavo già sulla strada del ritorno. Prima o poi avrebbe dovuto dirglielo.

Mi stavo iniziando a incazzare. Se non l'avrebbe fatto lui, l'avrei fatto io.
Quant' é vero che mi chiamo Haley Boston.
Le cuffiette che avevo nelle orecchie erano altissime e la città era deserta.
Solo alcuni lampioni era accesi.
Guardai a sinistra e non c'era nessuna macchina così attraversai velocemente.
Vidi un'auto scura arrivare improvvisamente quando girai lo sguardo e poi solo una luce bianca.

Ehiii people,
Eccomi con questo nuovo capitolo.
Spero che vi sia piaciuto e se è stato così lasciate una stellina o un commento. Byeeeee❤️
All the love -A

Room 94| JarianaTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang