Il buon profumo di pancakes appena fatti, mi svegliò.
Stranamente per una volta mi alzai con uno stupido sorriso in faccia, forse a causa dei pancakes oppure no.
Fatto sta che oggi dovevo andare a casa di Justin. Quindi ora mi stavo preparando sia fisicamente che mentalmente a subire Kendall.Scesi di sotto e come uno zombie, barcollai fino alla cucina e mi sedetti.
-Buongiorno Haley- disse mia mamma sedendosi vicino a me.
-Giorno- mugugnai.
-Ieri sera sei tornata tardi?- chiese lei.
-Non molto tardi, perchè ti ho svegliata?--No non mi hai svegliata, ma come mai dovevi lavorare pure alla sera?- chiese mettendomi un piatto pieno di pancakes con tre strati di miele sopra.
-Beh....era una serata importante per Justin e la sua futura moglie-
-Davvero? Si sposa?- chiese quasi felice e io non ne capii il motivo.
Annuii e dopo aver finito la colazione ed essermi lavata il piatto mi diressi al bagno e mi sistemai.
________________
Aprii la porta di casa di Justin sperando di non trovarmi Kendall o Pattie davanti.
Per fortuna di loro nessuna traccia.
Posai la borsa e andai in cucina, lanciando un'occhiata a quel bellissimo pianoforte che sembrava mi fissasse.
Non appena arrivai di là una scena stupenda mi si presentò davanti.
Justin era seduto sul tavolo con solo i pantaloni della tuta addosso e stava mangiando qualcosa.
Era perfetto. Cazzo se lo era. Era la creatura più bella che Dio avesse mai potuto mandare sul pianeta terra.
-Buongiorno signorina- disse lui non appena mi vide e mi venne ad abbracciare.
E io come una cretina sorrisi senza motivo. Poi, di mia volontà, lo staccai dal mio corpo e assalii le sue labbra a cuoricino che desideravo tanto.
Lui ricambió il bacio e sorrise pure lui.
-Amo quando sorridi-
-E io amo chi mi fa sorridere- al solo pensiero che fossi stata io a provocare anche solo un suo mezzo sorriso, mi veniva la pelle d'oca.
-Kendall?- chiesi dopo ritornando alla realtà.
-Lei e mia madre sono uscite e non tornano fino a tardi- lo fissai negli occhi e vidi che era serio.
-Quindi possiamo passare la giornata assieme?- domandai titubante.
-Ovviamente, ma al primo rimprovero su come pulirò questa casa, te ne andrai immediatamente capito?- ovviamente stava scherzando e lo capii dal suo tono di voce.
-Agli ordini capitano- dissi portandomi una mano sulla fronte.
Iniziammo a pulire il salotto e in generale pulimmo tutte le stanze del piano di sotto.
Quando guardai l'ora vidi che si erano fatte già l'una di pomeriggio.
-Ho fame, bimba- detto da lui era come una melodia.
-Cucina allora, non sono la tua serva eh-
-Ehm... tecnicamente lo sei...- mi guardò trattenendosi dalle risate, ma alla fine risi pure io.
Poi me ne andai in salotto a prendere un'elastico dalla borsa.
E ancora una volta il pianoforte situato in centro alla stanza richiamò la mia attenzione.
Così senza ripensarci, mi sedetti sulla sedia nera e appoggiai le dita sui tasti bianchi.
L'unica canzone che mi ricordavo in quel momento era "So" di Ed Sheeran forse una delle mie canzoni preferite di sempre.
E fievolmente iniziai a cantare.Filled up with doubt
I have to move home
But I want to stay with you
For all of the summer
I have my plan
That you won't remember
If you want to see the world
Then please ask your mother
I cannot hold your hand
To watch you go
I am a liar
As you might know
I need you now
I need your touch
And your lips
I need that smile
And your kissYou're so cool
You're so beautiful
You're so
You're so
Sentii un respiro dietro al mio collo e poi Justin si mise davanti a me e iniziò a cantare. La sua voce. Forse la migliore che avessi mai sentito.I see your grace
From my window
When it is late at night
It'll show me your shadow
I'm in my place
Hope you remember
When summer's gone
I'll still sing a song
Of you in September
I cannot hold your hand
To watch you go
I am a liar
As you might know
I need you now
I need your touch
And your lips
I need that smile
And your kissYou're so cool
You're so beautiful
You're so
You're soThese words I say mean
You're so amazing
I've noticed lately
I need you, maybeYou're so cool
You're so beautiful
You're so
You're sooNon appena suonai l'ultimo accordo non so per quale strano motivo o per colpa mia, Justin, il ragazzo tanto duro e scontroso, stava piangendo. Esatto, aveva un piccolissima lacrima che gli rigava il viso e la mascella serrata.
Senza dire niente mi alzai e mi avvicinai a lui.
Lo guardai per bene in viso e con il pollice gli fermai la prossima lacrima che stava per completare il suo percorso e arrivare alla fine del viso.
Poi avvolsi le mie braccia attorno al suo collo e lo strinsi come se fosse stata l'ultima volta.
Ora avevo veramente capito chi fosse._____________________
Erano ormai passate parecchie ore e io e lui eravamo coricati sul divano a guardare un film. Ma in realtà io guardavo solo lui.
Lui sembrava davvero concentrato a vedere quello che appariva sulla televisione e non si rese conto che lo fissai praticamente tutto il tempo.Poteva una persona non avere difetti? Neanche uno piccolissimo? Perché se era così io avevo trovato la perfezione fatta a persona.
-Haley, mi stai ascoltando?- Justin mi risvegliò dai miei pensieri.
-Eh?-
-Sei una merda, io ti stavo facendo un poema e tu non fai attenzione-
Mi misi seduta sul divano a pochi centimetri dalle sue labbra e di scatto lo baciai.
Le sue mani erano serrate sui miei fianchi e lentamente mi fece distendere e lui si mise sopra di me.
Si staccò e mi sembrò che volesse dire qualcosa ma mi guardò solo negli occhi e sorrise.
Poi riprese a baciarmi con foga e inizio a lasciare una scia di baci umidi su tutto il mio collo. Milioni e milioni di brividi.
Poi però sentii il rumore di una vettura e subito dopo... la voce di Kendall. Ovviamente.
-Eh che cazzo- disse Justin che svogliato si alzò dal divano e io lo imitai.
-Non può trovarci qui- disse lui.
-Si che può, prima o poi glielo dovrai dire che insomma... ci amiamo-
-Si ma non ora-
-E invece lo farai ora-
Poi sentii i passi avvicinarsi e in un batter d'occhio Justin mi aveva fatto uscire dal retro e stavo già sulla strada del ritorno. Prima o poi avrebbe dovuto dirglielo.Mi stavo iniziando a incazzare. Se non l'avrebbe fatto lui, l'avrei fatto io.
Quant' é vero che mi chiamo Haley Boston.
Le cuffiette che avevo nelle orecchie erano altissime e la città era deserta.
Solo alcuni lampioni era accesi.
Guardai a sinistra e non c'era nessuna macchina così attraversai velocemente.
Vidi un'auto scura arrivare improvvisamente quando girai lo sguardo e poi solo una luce bianca.Ehiii people,
Eccomi con questo nuovo capitolo.
Spero che vi sia piaciuto e se è stato così lasciate una stellina o un commento. Byeeeee❤️
All the love -A
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Room 94| Jariana
Fiksi Penggemar-Perché aspettare te è come aspettare la pioggia in un giorno di siccità. Inutile.- Lei: Haley Boston Lui :Justin Bieber