Chapter Twenty-Six

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2 mesi dopo.
-Haley! Sei pronta?- queste erano le urla di mia madre che mi chiamavano per scendere ed uscire dalla casa.
Ci saremmo trasferiti a Londra, per il lavoro di mio padre.
E sì, erano due mesi che non l'avevo visto neanche una volta.

Mi mancava.

Scesi le scale e aiutai Allison a portare le sue valigie in auto.
Dopo ciò chiusi a chiave la porta siccome ero l'ultima.
Mi sarebbe mancata quella casa. Salii in auto e guardai per un secondo la finestra della mia camera e subito un flashback si fece spazio tra la mia mente.

"....A un certo punto sentii uno strano rumore provenire dalla finestra che dava sul mio balconcino.
Non ci feci caso e presi da sotto il cuscino il pigiama.
Avanzai verso la porta e uscii.
Lo stesso rumore si ripetette per la seconda volta, sempre proveniente dalla finestra.
Così decisi di prendere l'unica cosa che avevo di appuntito nella camera.
Poi cercando di mantenere la calma, mi avvicinai sempre di più alla finestra. Lentamente appoggiai la mano sulla maniglia e la tirai giù spingendo la porta e scostandomi subito.
Nessun rumore. Okay, era una cosa abbastanza inquietante.
Vidii spuntare qualcuno dal lato destro e non esitai a colpirlo sul braccio.
Subito dopo mi pentii di quell'azione.
-Ma ti sei bevuto il cervello, Justin?- chiesi quasi urlando..."
fine flashback

Nel frattempo eravamo già arrivati all' aeroporto anche se il nostro volo sarebbe stato tra due ore, ma dovevamo sistemare tutto quanto.
E così non si sarebbe concluso niente. Perché io sperai davvero che finisse tutto come nei film d'amore, quando lui rincorre la sua amata fino all'aeroporto e la porta via con se.
Ma la realtà è che io salii su quell'aereo e che Justin probabilmente mi aveva già dimenticato.

Justin's POV

Ero sceso a prendere la posta quotidiana, lasciata dal postino in giardino.
La sfogliai tra le dita velocemente e solo una busta attirò la mia attenzione.
C'era scritto "Per il Signorino Bieber"
Mi sedetti sul portico e la aprii.
Conteneva una lettera e subito capii tutto.

Caro Justin,
Sì è così che si inizia una lettera vero?
Inizio con il dire che non avrei mai pensato di scriverne una nella mia vita e di sicuro non avrei mai pensato che fosse per te.
Ma sai nella vita non avrei pensato neanche di incontrare te.
Ti ricordi quando ci siamo visti per la prima volta?
Perché io me lo ricordo.
Ora, non voglio che questa sia una lettera sdolcinata o chissà cosa.
Ma io ti ho amato sul serio e forse non è neanche colpa tua se è successo tutto questo. Perché io non sono mai stata abbastanza per nessuno e per niente.
Io non sono perfetta come Kendall.
Non sono bugiarda e non sono stupida come forse tu credi.
Ma sono innamorata, da impazzire.
E, Dio, sono innamorata di te.
Ma è andata così, perché la vita ci ha separato e le cose dovevano andare in questo modo.
Quando leggerai questa lettera probabilmente sarò già a Londra ma sappi, che ti auguro il meglio nella tua vita.

Con affetto, non cercarmi.
Haley.

Ciao ragazze, questo è l'ultimo capitolo, so che magari qualcuna di voi sperava in un lieto fine, ma personalmente li odio.
Quindi grazie per tutto questo tempo passato insieme e per aver letto questa mia prima storia.
Non togliete il libro dalla biblioteca perché vi avviserò quando pubblicherò una nuova storia che ho già in mente.
Grazie ancora!

Room 94| JarianaWhere stories live. Discover now