Chapter Twenty-Four

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Il pomeriggio era trascorso tranquillo.
Io e Justin avevamo passato il tempo ad ascoltare la musica, a parlare di quello che ci passava per la testa.
Poi mi ricordai che sarei dovuta andare alla festa di Isaac. Era stato davvero strano rivederlo. Insomma, passavamo delle intere giornate insieme.
-Justin, questa sera vado a una festa- dissi alzandomi dal divano.
-Davvero? Credevo avessimo potuto restare insieme....sai- disse afferrandomi per i fianchi e facendomi stendere sotto di lui.
Iniziò a baciarmi sempre più con foga e lasciava una scia umida di baci per tutto il collo. La mia maglietta era per metà tolta e.... il suo telefono iniziò a suonare e a suonare.
Borbottò qualcosa e poi rispose.
Non feci caso alla conversazione che ebbe al telefono, anzi iniziai a pensare a che avrei potuto mettere per la festa, ero messa veramente male.
Non avevo praticamente niente. Justin stava ritornando a sedersi e non appena fu al mio fianco riprese a parlare. -Eh dimmi... di chi sarebbe questa festa?-
-Di Isaac! È un mio vecchio amico d'infanzia, i nostri genitori sono molto amici- fece un'espressione strana e respirò profondamente.
-Okay ma non metterti vestiti troppo corti visto che di sicuro avranno tutti gli occhi su di te- sorrisi di nascosto. Allora un po' geloso lo era.
-Sí, signor capitano- dissi ridendo e lui fece lo stesso.

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Alla fine facendo una scappata a casa mia avevo trovato un abitino nero lungo fino a metà coscia e abbastanza semplice.
Avevo sistemato i capelli con qualche passata di piastra e per una volta il mio trucco era un po' più esagerato del solito.
Stavo scendendo le scale con fretta siccome Justin mi avrebbe portato fino a casa di Isaac, siccome voleva dare un'occhiatina a dove mi avrebbe portato.
Così chiusi a chiave la porta d'ingresso e mi voltai verso la ferrari blu di Justin.
Era lì appoggiato contro lo sportello, con i suoi capelli disordinati e la sua canottiera bianca aderente.
Appena mi vide rimase per alcuni minuti in silenzio e con la bocca semiaperta.
Entrammo in macchina e lui subito partí.
-Cazzo sei magnifica- disse continuando a puntare lo sguardo su di me ad ogni semaforo.
-Grazie Justin- dissi arrossendo leggermente.
In poco tempo eravamo davanti a casa di Isaac e mi sporsi verso Justin per salutarlo.
Si girò di scatto e improvvisamente mi diede un bacio sulle labbra e poi ancora uno e così via...
La voglia di rimanere con lui era di sicuro di più rispetto a quella di scendere dalla macchina e andare alla festa di Isaac. Ma ormai ero lì e dovevo scendere.
Mi staccai dolcemente da Justin e gli lasciai l'ultimo bacio a stampo poi scesi.
Le persone che erano in giardino con i bicchieri e la musica al massimo, guardavano con stupore me, ma più che altro fissavano la macchina da cui ero appena scesa.
Percorsi il vialetto che arrivava fino alla grande entrata in vetro e feci il primo passo in casa.
Beh di sicuro era una villa e si intravedeva la piscina dall'altra uscita.
-Haley! Sei venuta allora- Isaac mi accolte con un abbraccio travolgente.
-Si per forza se no a scuola mi avresti ammazzato- dissi cercando di sorridere il più possibile.
Lui si allontanò da me e parlò.
-Bene allora divertiti e non rimorchiare troppi ragazzi!- disse facendomi l'occhiolino in modo scherzoso.

La serata la passai praticamente seduta su una sedia a bere alcuni bicchierini di vodka e altri cocktail di cui non ricordavo il nome.
Ormai si stava facendo tardi e fra poco me ne sarei andata.
-Com'è andata la serata?- mi girai e rividi Isaac con i suoi grandi occhioni blu che mi osservavano.
-Beh considerando che sono stata seduta tutta la sera, bene direi-
Rise un po' e poi continuò.
-Direi che però è ancora andata meglio dell'ultima festa a cui eravamo entrambi!- solo a pensarci non smettevo di ridere.
Ricordo che avevo circa sul dodici anni ed ero veramente elettrizzata al pensiero di partecipare ad una delle feste più famose del nostro quartiere.
-No dio! E pensa che ero cotta di Trey, ero proprio una ragazzina con gli ormoni impazziti- ridemmo insieme.
-Oppure mi ricordo quando eri venuto a passare le vacanze estive da me e mia mamma ti aveva dovuto togliere uno di quei grossi dentoni da latte abbastanza indemoniati che ti ritrovavi. Avevi pianto dal male per tre giorni di fila.-
Isaac non riusciva a smettere di ridere, ma non so per quale motivo o come successe dopo neanche venti secondi mi stava baciando e io non potevo dire di no.
Non riuscii a mandare le pulsazioni dal cervello fino a quando non mi concentrai e mi staccai per poi scappare via come una codarda.
Avevo fatto un grosso errore a baciarlo, non avevo potuto farlo sul serio.

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Il giardino illuminato di casa Bieber mi risvegliò dai miei pensieri.
Dovevo dirlo a Justin non potevo far passare dei giorni, visto che poi ci avrei sicuramente ripensato un milione di volte.
Entrai facendo silenzio e tolsi i tacchi per non fare rumore.
Notai con mia sorpresa che la luce della sua camera era accesa e con la calma assoluta salii di sopra.
Non appena fui più vicina e vidi la porta della camera da letto socchiusa capii tutto.
Kendall era proprio lì sotto Justin quasi mezza nuda e lui la stava baciando così dolcemente ma allo stesso tempo con passione, che il mio diabete aumentó alle stelle.
Una lacrima inzuppata di trucco mi rigó il viso.
Fanculo.

Ciao Ragazze,
Volevo davvero scusarmi per tutta l'attesa, ma con la scuola e i soliti impegni alla fine non riesco mai a trovare un momento per poter scrivere.
Detto ciò spero che questo capitolo vi sia piaciuto e ovviamente se sì lasciate una STELLINA o un COMMENTO per farmelo sapere.
Grazie ancora di tutte le visualizzazioni.
Kisses-A

Room 94| JarianaWhere stories live. Discover now