Room 94| Jariana

Chapter Twenty-One

Una leggera luce fioca mi fece aprire gli occhi. Le palpebre erano pesanti e prima che misi a fuoco cosa mi circondava ci misi alcuni secondi.
Mi ritrovai in una stanza con le pareti azzurro chiaro e una finestra oscurata che dava su un corridoio.
Rabbrividii per il freddo e subito dopo realizzai.
Ero in ospedale. E qualcuno era seduto al mio fianco.
Bryan. Che cosa ci faceva lui qua?
Beh già è mio fratello.
-Bryan..- cercai di parlare ma uscì dalle mie labbra disidratate solo un leggero sussurro.
Ma bastó per richiamare la sua attenzione.
-Haley, finalmente dio, sei viva-
In quel momento non capivo cosa stesse succedendo.
-Sei stata in coma per quattro giorni, non avevamo più speranze.-
Disse lui tutto d'un fiato. Ora ricordavo. L' auto nera, quelle forti luci e poi il buio totale.
-Ti è andata bene, hai rotto solo una gamba- dire che mi era andata bene era dire troppo.
Si non mi ero rotta il collo ma comunque era una gamba.
-La mamma e il papà-
-Erano qui fino a poco fa, poi sono tornati a casa per la cena-
A sentire la parola "cena" mi veniva una certa fame.
-Ora come ti senti, hai bisogno di qualcosa?- Non avevo bisogno di qualcosa. Avevo bisogno di Justin.
Che fine aveva fatto? Era venuto qualche volta in ospedale?

-No, sono solo... stanca, dai ora torna a casa a dire che sto bene- lui annuì e prese la sua roba, poi si avvicinò e mi strinse forte.
Mi mancavano i suoi abbracci. Quando cresci con tuo fratello, il rapporto che magari c'era tra voi da piccoli piano piano svanisce e alla fine ci litighi sempre.
Sorrisi quando si staccò e poi lo salutai.

E ora mi ritrovavo da sola in una delle tante stanze deprimenti e uguali di un ospedale. Ma dov'era finito Justin? Si era fatto vivo? Le stesse domande continuavano a torturarmi la testa.

Afferrai il telefono che si trovava sul comodino vicino a me e digitai il numero di Justin. Aspettai e ci ripensai. Quel brutto vizio di ripensare a tutto quello che facevo. Fatto sta che non lo chiamai e quindi non seppi niente.

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Era appena passata l'infermiera a portarmi il cibo per quella sera siccome avrei dovuto rimanere ancora per un po' in questa camera di ospedale. Per mia sfortuna o per mia fortuna, visto che voleva dire che ero ancora viva.
Quando portai la forchetta alla mia bocca, ecco entrare dalla porta mia madre tutta agitata.
Come biasimarla, ma come sempre esageró.
Dopo avermi chiesto per dieci volte di fila come mi sentivo ed essermi assicurata che a casa tutti stessero bene, lei parlò.
-Haley il tuo ragazzo è davvero carino....- subito scattai seduta.
-Quale ragazzo?-
-Com'è già che si chiama... Sì, Justin! Ha passato tutti i fine settimana qui con te, non lo ha fatto andare via manco il fatto che una sera mancasse la luce!-
Quindi Justin era stato qui.
-Quindi lui è stat-o q-q-ui..-
-Sì certo era adorabile- disse lei con occhi sognanti.
-Eh comunque non è il mio ragazzo.- risposi fredda.