Chapter Eighteen

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Ed eccomi davanti allo specchio del mio bagno, intenta a scrutare il mio aspetto.
Capelli lisci raccolti in una semi-coda, trucco leggero, vestito nero che lasciava scoperta la schiena e tacchi, anch'essi neri.
Feci un bel respiro e poi scesi al piano inferiore.
-Mamma potresti accompagnarmi al lavoro?- chiesi non appena la trovai seduta sul divano.
-A lavoro?-
-Si,ecco mi ero scordata di dirti che ho delle ore in più stasera-
Successivamente lei annuì e uscimmo di casa per dirigerci a casa di Justin.
Per fortuna non fece parola in macchina.
-A che ora devo tornare a prenderti tesoro?-
In realtà non sapevo di preciso a che ora avrei finito.
-Oh no, tornerò a casa da sola, ho delle scarpe da ginnastica nella borsa- le sorrisi e lei ricambiò.
Scesi giù dall'auto e entrai nella casa.
Justin. Era lì davanti ai miei occhi. I suoi occhi erano fissi su di me e indossava giacca e pantaloni abbinati.
Dopo secondi che mi sembrarono anni, lui deglutì e smise di guardarmi.
-Sei....- Le parole di Justin furono interrotte da Kendall che lo prese per mano e si rivolse verso di me.
-Oh tu, devi preparare il tavolo, sistemare i piatti da servire in cucina e..... Come mai hai indossato un vestito?- chiese infine confusa.
-Beh avevate detto che era una cena importante, ho pensato che...-
-Si beh ho capito, Justin mi darà l'anello! Non è vero amore?- domandó a Justin, che rispose annuendo.
Ogni volta era buona per dire che le avrebbe chiesto di sposarla ufficialmente.
Mi ritirai in cucina e preparai quello che mi era stato detto.

Quando alzai lo sguardo per vedere l'ora, si erano già fatte le otto di sera e sentii suonare il campanello.
Sicuramente saranno stati gli ospiti e infatti subito dopo sentii un gran vociare provenire dal salotto.
Fui pronta a servire il primo piatto.
Quando arrivai di là tutti i posti si erano riempiti. C'era il padre di Kendall un signore sulla cinquantina, la madre molto simile a lei e anche "perfettina" come lei, Justin che sembrava abbastanza sconvolto dalla situazione e Pattie.
Passai da ognuno e misi una porzione di cibo nei loro piatti.
Non potetti fare a meno che sentire i loro discorsi.
-Si è una villa magnifica, si affaccia proprio sul mare e ha quattro piani- disse la madre di Kendall entusiasta.
-Ovviamente, tutto a spese mie tesoro- disse il padre sorridendo a Kendall.
Proprio una figlia di papà eh.
Ritornai in cucina e presi il cellulare.
Avevo un messaggio non letto da Hannah.
Era di un giorno fa.
"Hey Haley, non ci siamo viste durante l'estate! Se ti va dopo domani alla scuola danno una festa di benvenuto a i nuovi alunni, ci conto :)"
Quindi la festa sarebbe stata domani.
In realtà non avevo nessuna voglia di andarci ma probabilmente sarei andata per vedere Hannah.
Ecco. Mannaggia a lei che mi aveva trovato questo lavoro.
Poi tornai di là e per altre cinque volte servii il cibo.
Dopo aver finito con il dessert rimasi ad origliare al ciglio della porta.
-Kendall credo sia arrivato il momento- era la voce di Justin.
-Kendall Sundry, v-vuoi s-sposarmi?-dopo quelle parole me ne tornai in cucina e mi sedetti. Le lacrime c'erano e non smettevano di scendere, ma non poteva essere vero. Non in questo modo.

Dopo un po'gli ospiti se ne andarono e io sparecchiai la tavolata.
Di Justin e Kendall non c'era traccia e non volevo sapere dove si trovassero.
Aprii la lavastoviglie e iniziai a sistemare i piatti sporchi all'interno.
-Ti serve una mano?- mi spaventai a sentire la sua voce all'improvviso.
-Ma sei coglione, stavo per far cadere il bicchiere!- Non avevo voglia di parlargli, ma non c'è ne fu bisogno.
Lo sentii ridere e poi avvicinarsi.
Il suo respiro sul mio collo, provocò un sacco di brividi sparsi nel mio corpo.
Il silenzio era tale che potevo sentire battere il suo cuore con il mio.
E poi senza accorgermene le sue soffici e carnose labbra furono sulle mie.
Affondai le mie mani nei suoi capelli, ormai spettinati dalla foga e lui face aderire le mie gambe al suo bacino.
Poi fui contro il muro bianco della cucina.
Gelido. A contatto con la mia schiena era ancora più freddo. Ma poco importava. Avevo tutto quello che volevo attorno a me.

Heyyy sono tornata.
Il capitolo è un po' corto ma spero che vi possa piacere comunque.
Grazie per tutte le views che sta raggiungendo questa storia.
Vi ricordo di continuare a votare e commentare se vi è piaciuto questo capitolo e noi ci vediamo al prossimo!
Byeee ❤️

Room 94| JarianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora