Chapter Fourteen

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Spostai le lenzuola e mi alzai anch'io. Indosso avevo solo la maglia che mi aveva prestato Justin perciò infilai i miei pantaloni del giorno prima e passai le dita tra i capelli in modo che anche se non sarebbero stati cosi' presentabili, qualche nodo si sarebbe sciolto comunque.

- Non aprire bocca con lei, potrebbe trattenerti parecchio tempo con i suoi interrogatori- sorrisi a quel commento e poi mi prese per mano e scendemmo sotto.

Non appena fummo davanti alla porta della cucina sentii che la sua mano lasciò la mia e in quel momento mi sentii sola.
-Justin, finalmente ti rivedo dopo settimane- la madre gli andò incontro e non appena Justin l'abbracciò mi accorsi che dietro di lei, seduta su una delle sedie con le rotelle della cucina, c'era Kendall.
Che cazzo ci faceva lei qui?
E poi perché con la madre di Justin?
-Justin vieni qui- disse Kendall e gli fece segno con la mano di avvicinarsi a lei.
Lui mi diede uno sguardo veloce e si avvicinò a lei.
Lei prese con le sue mani il suo viso e fece combaciare le loro labbra.
Quindi? Stavano insieme?
-Mi eri mancato- immagino come le fosse mancato.
Lui fece un mezzo sorriso e continuò a fissarla.
Hey.Ciao.Esisto.
Nessuno si era ancora accorto del fatto che io fossi qui.
-Ciao tu sei...?- disse la madre di Justin porgendomi la mano.
-Haley- dissi stringendole la mano e annuendo con la testa.
Poi mi guardò confusa, siccome non aveva capito chi fossi.
-Si, mi scusi, sono la domestica di suo figlio- continuai cercando di essere il più possibile convincente.
Sussurrò un "ah" e poi squadró ancora la mia maglietta o meglio, la maglietta di Justin che io avevo addosso.

Sospirai e me ne andai in bagno.
La mia immagine riflessa nello specchio era davvero spaventosa.
Avevo un po' di occhiaie sotto agli occhi e le labbra erano screpolate per colpa mia, che le torturavo tutto il tempo.
Aprii l'acqua del rubinetto e mi lavai il viso con l'acqua gelata.
Non pensavo fosse una cosa seria con Kendall.
Ero stata una stupida ad accettare di rimanere qui durante l'assenza dei miei genitori.
Non potevo fidarmi così facilmente di lui.
Mi diressi in cucina nuovamente ma quando fui lì davanti alla porta mi fermai sentendoli parlare sotto voce.
Non sarebbe stato giusto origliare, però nessuno l'avrebbe saputo.

-Mi vuoi spiegare perché aveva addosso la tua maglia?- chiese la voce stridula di Kendall.
-L'ho ospitata qui. I suoi non sono a casa- disse Justin freddo, da quello che potevo capire senza vedere.
-Quanti anni ha? Dieci? Non sa badare a se stessa?- questa era la voce della madre di Justin, mischiata al rumore delle forchette che sbattevano sul piatto.
Poi sentii solo più Justin sospirare.
Sì, stava sospirando e chi tace acconsente.
Avevo sentito abbastanza. Me ne andai al piano di sopra e presi il mio telefono che non avevo più guardato da alcuni giorni, visto che avevo avuto "parecchio" da fare.
Avevo due chiamate perse, una da mia madre e una da mio padre.
Poi c'erano alcuni messaggi da parte di Jake.
Si era fatto vivo finalmente.
Da Jake:
Dici sul serio?!?! Haley?

Senti troviamoci oggi nel parco vicino a casa tua, mi devi spiegare alcune cose.
L'ultimo messaggio era stato inviato questa mattina presto. Gli risposi subito dicendogli che non c'erano problemi e che ci saremmo incontrati. E ora? Cosa dovevo fare? Me ne andavo o no? Okay, me ne sarei tornata a casa. Avrei tolto il disturbo. Iniziai a prendere i miei vestiti.

_______________________ Stavo mettendo le ultime cose nella borsa e stavo chiudendo la zip. Sentii la porta scricchiolare e vidi con la coda dell'occhio entrare Justin. -Che cosa succede?- chiese con tono preoccupato.

-Non lo so, dimmelo te che succede.- risposi fredda. -Non sta succedendo niente, Hal- disse sbuffando. -Ah davvero? No perché io ero rimasta a quando sono entrata in cucina dove ho visto Kendall e dove sono stata trattata come una bambina di dieci anni- continuai alzando il tono della voce. -Stavi origliando per caso?- chiese confuso. -No! Anzi, sì stavo origliando e ora me ne vado da questa casa- presi con fretta la borsa e me la misi in spalla poi, quasi correndo mi avvicinai alla porta e tirai giù la maniglia. Lo vidi sedersi sul bordo del letto e coprirsi gli occhi con le mani. -Ah e non chiamarmi "Hal"- infine sbattei la porta e me ne fregai altamente se ci fossero state ancora Kendall e la madre di Justin.

Per una delle poche volte ero in orario e stavo aspettando Jake su una panchina del parco leggermente nascosta dietro ad un'albero.
-Hey Haley- vidi Jake sedersi e subito lo abbracciai. Mi era mancato, l'ultima volta che ci eravamo visti lo avevamo fatto con Kendall.
-Allora com'è questa storia?- disse senza tanti giri di parole. Gli raccontai di quella zoccola e di come lo stesse "tradendo". -Cazzo, avevi ragione. Puzzava.-
-Jake, te l'avevo detto di non frequentare ragazze più grandi di te, ti usano solamente- lo vidi annuire e io sospirai. Lo sapevo bene cosa significava essere usati.
-E tu come stai?- disse cercando di fare uno di quei sorrisi confortevoli che solo lui sapeva fare.
-Sto, Jake-
-Sai Haley se accetti fra qualche giorno ti porto in spiaggia-
-Non lo so, ho molte cose da fare....- mi interruppe subito.
-Daii Haley, non puoi dire di no ad un faccino come questo- disse indicando il suo viso che stava assumendo la tipica espressione con gli occhi da cerbiatto.
-Okay okay- disse infine.
Poi ci salutammo e rimasi lì a guardare il vuoto seduta sulla panchina.
Come un'idiota, come sempre.

Hiiiiii gente, Volevo (come sempre) ringraziarvi per tutte le stelline e i commenti positivi che mi avete lasciato. Se vi è piaciuto anche questo capitolo lasciate una stellina o fatemelo sapere con un commento. Byeeee❤️

Room 94| JarianaWhere stories live. Discover now