6 Capitolo.

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Con mia madre il rapporto non fu sempre dei più belli, non c'era mai stato un giorno in cui non avessimo litigato.
Quando iniziavamo a litigare diventava una cosa impossibile che una delle due smettesse di urlare, mio padre diceva che si sentiva la nostra voce a due isolati.
Quello che faceva più male erano le parole volgari che a volte volavano ma facevano male da far schifo, forse perché se mi avesse detto più spesso di credere in me l'avrei fatto pure io.
Era strana fisso come me, e per quello che non andavamo mai d'accordo.
Iniziavamo a litigare anche dopo esserci dette che ci volevamo bene, che poi non spesso c'è l'ho dicevamo, ma una volta all'anno succedeva.
Sono sempre stata come lei ma in modo più pigro, eravamo tutte e due testarde ma io dopo un po' mi stancavo e mollavo sempre quello che iniziavo, non siamo mai state dolci e siamo sempre state diffidenti dalle persone.
Mi ricordo ancora di quando ero piccola che mi diceva che le amicizie non esistevano e che tutti se ne andavano prima o poi, ho sempre avuto paura di fare amicizia e soffrirne per questo allontanavo tutti con i miei modi irruenti.
Poi con il passare degli anni ho imparato che avevo bisogno che ci fosse qualcuno accanto a me, ma prima di aprirmi mi ci voleva sempre tempo, troppo tempo.
Non sono mai riuscita a fidarmi delle persone al massimo un po' per quello che mi diceva mia madre un po' per com'era finita dopo che mio zio se n'era andato.
Nonostante il rapporto con mia madre, non credo di porterla amare più di quanto io non la ami.
Non ha mai mollato, si è messa in mille per poter dare ai suoi figli un futuro.
Ha creduto in me anche quando non c'era nulla in cui credere e sapevo che ogni parola dura detta era solo per darmi forza anche se inizialmente facevano male.
Se non fosse stato per lei non mi sarai mai rialzata dopo tutte le delusioni che avevo ricevuto.
Uno dei miei sogni e poterla ringraziare un giorno per avermi reso una donna, per avermi fatta crescere in modo rude, in modo da essermi potuta difendere da chiunque.
Un giorno la renderò fiera di quello che mi ha fatto diventare.
L'amore per me era sempre stato quel sentimento inutile che ti fa vivere sulle nuvole per un po' di tempo facendoti assaporare la felicità per poi catapultarti a terra senza ritegno, o per lo meno era quello che pensavo prima di incontrare Marco.
Che senso ha provare qualcosa che non proverai mai più?
Evitavo sempre di provate sensazioni che non sarei mai riuscita a riprovare un giorno, che senso ha provare a essere felice per una sola volta se poi non lo si può più essere?
Con Marco invece io non vedevo l'ora di provare nuove sensazioni, anche quelle più dolorose.

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