13 Capitolo.

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Poi mi feci coraggio e andai da lui, volevo che sapesse che lo amavo. Che ero una ragazza debole e che senza di lui non sapevo cosa fare,che la mia vita era un disastro e avevo paura di incasinarlo con me, volevo sapesse che forse mia madre non aveva ragione perché si può amare anche da giovani senza per forza infliggersi del male.
Nonostante avessi un minimo di paura perché dopo la partita non mi aveva cercato, volevo andare fino in fondo.
Se fosse andata male io avrei avuto la coscienza apposto perché il massimo l'avevo datto.
Quando mi aprì la porta, mi guardò così allungo che mi sentivo bruciare dentro, i suoi occhi avrebbero avuto lo stesso effetto sui mie per sempre, ne ero certa.
Si avvicinò a me è mi abbraccio, come se capisse ogni mia insicurezza e dolore.
Mi sentii al sicuro, le sue braccia erano il mio nascondiglio preferito, mi nascondevano anche da me stessa.
Mi disse che gli ero mancata da morire mentre a me era mancato da vivere, perché il solo pensiero di ritrovarmi tra le sue braccia mi dava la forza di andare avanti.
Mi disse che il giorno della partita mi aveva cercato alla fine ma non mi aveva trovato e allora credeva di avermi immaginato tra la gente,che se fosse stato sicuro che fossi venuta mi avrebbe cercato.
Gli credevo.
Pensava che non mi mancasse, perché non mi ero fatta viva, perché aveva capito che evitato di vederlo.
Gli dissi che non mi vergognavo di lui, ma mi vergognavo di me. Che mia madre non voleva avessi il ragazzo nonostante lo avesse già inteso dal mio cambiamento radicale,che aveva paura mi facessi male e che al solo pensiero che qualcuno mi distriggesse il cuore era pronta a bariccarmi in casa.
Mia madre aveva provato il dolore che si sentiva dopo che ami e vieni delusa e se potessi tornare indietro le darei ascolto.
Gli parlai di mio zio, del fatto che non riuscivo a fidarmi completamente perché avevo già avuto un uomo importante nella mia vita è al solo pensiero di conoscerne un altro e perderlo mi sentivo soffocare.
La cosa bella è che sembrava che quel mese non fossimo stati divisi, il nostro rapporto sembrava più forte di prima, più intenso, più deciso.
Lo amavo e solo quel giorno capii veramente cosa significava la parola amore.
Prima di conoscere Marco odiavo i film d'amore, preferivo gli horror e i drammatici perché quelli non mi facevano sentire sola e indesiderata.
Avevo sempre saputo che se non riuscivo ad avere una vera relazione era colpa mia, ma se qualcuno fosse venuto e mi avesse preso per mano sono certa che mi sarei lasciata andare.
Era sempre stato quello il problema, salvavo sempre tutti e gli aiutavo ma non c'era mai stato nessuno che avesse salvato me o mi avesse aiutata. Ma nonostante tutte le sofferenze ero felice che la prima persona che mi avesse capita e aiutata era Marco.
Ne era valsa la pena soffrire,nonostante quello che era successo dopo io ero felice perché di una cosa a Marco sarei sempre stata riconoscente, mi aveva fatto amare me stessa.
Passamo il resto del pomeriggio a raccontarci cosa fosse successo nell'ultimo periodo in cui non stavamo insieme.
Finalmente mi sentivo libera, come se mi fossi tolta un fardello dal cuore.
Era la prima volta che non vedevo l'ora di iniziare qualcosa, ero così tanto felice che a un certo punto mi crollo tutto adosso e Marco se ne accorse.
Avevo paura durasse per poco di nuovo e ci fosse un altro motivo che ci avrebbe divisi, e che questa volta sarebbe finita seriamente.
Marco mi guardò e mi disse che non dovevo pensare a domani, che dovevo vivermi il momento, che dovevo smettere di pensare sempre alle conseguenze delle cose che facevo, che dovevo lasciarmi andare e fare quello che volevo nel momento che volevo,che non importava se sarebbe finita l'importante era viversela bene finché potevamo farlo e quel che sarebbe arrivato sarebbe arrivato.
Era così rassicurante e mi rendeva così forte che mi chiesi come avessi fatto ad andare avanti senza di lui per così tanto tempo.
Gli promisi che avrei fatto come diceva, che mi sarei vissuta momento per momento ma feci anche una promessa a me stessa, avrai imparato a bastarmi in modo che quando sarebbe finita me la sarei cavata da sola.
Lo amavo si, ma avevo imparato che non è tutto bello come sembra, che in quasi tutto ciò che ci succede c'è la fregatura e ne avevo avuto la dimostrazione.
Ero sempre stata una ragazza pessimista ma ciò mi aiuto molto anche nelle scelte che riuscì a prendere poi.

Dear Me. Nơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ