8 Capitolo.

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Mi ricordo ancora la prima volta che riuscì ad assaporare le sue labbra, pioveva forte e l'autobus non arrivava più e tremavo dal freddo, mi strinse forte a lui e inizio a giocare con i miei capelli e mi appoggiai sul suo petto finché non alzai il mio sguardo sul suo .
I suoi occhi erano così belli, che mettevano quasi suggestione, ci guardammo per molto tempo quasi per paura di non averne più la possibilità e ci avvicinamo finché le nostre labbra furono uno sopra alle altre come uno stampo.
Le sue labbra sapevano di buono , ma non riuscivo a capire bene di quale buono si trattasse, erano così soffici e levigate quasi come un cuore che non ha ancora ricevuto sconfitte e pugnalate da chi ama.
Fu un bacio lungo, casto e leggero,ma dentro il mio caos già non si controllava più.
Non parlammo più, rimasi appoggiata a lui che giocava con i mie ricci, non credo di aver mai provato una sensazione di tranquillità come quella,era la prima volta che non pensavo,ero appoggiata a sentire il suo cuore che batteva e dava vita al mio che batteva ancora più forte. Quando vide il mio autobus in lontananza mi preso dal mento e mi avvicino a se è mi bacio come se non ci fosse un domani, mi sentivo parte di lui, parte integrante di una puzzle finito.
Mi morse un labbro e mi disse che gli sarei mancata, non gli risposi però ma non perché non mi sarebbe mancato ma perché già mi mancava.

Dear Me. Where stories live. Discover now