41. Cose di casa

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- You're one of God's better people. And you don't know, that's why you're special.
Robbie Williams, One Of God's Better People.

Josephine

Alla fine si è fatto giorno. E' arrivato il sole tiepido e sembra pure sia una bella mattinata. Sono nel mio letto, inevitabilmente nuda, col corpo intorpidito e la pelle appiccicosa a causa di questa notte.

Mi sono rotolata sul pavimento del bagno con Harry, ho sudato, ha sudato, ci siamo riversati addosso sussurri e saliva, ma fare una doccia sarebbe stato troppo rumoroso e avremmo rischiato di svegliare qualcuno, magari incuriositi dallo scrosciare dell'acqua alle tre e mezza della notte. Così, dopo esserci semplicemente stremati e prosciugati l'un l'altro, siamo andati a dormire, ma separatamente. Io sono tornata a letto, mentre Harry è rimasto a dormire sul divano per non svegliare Gemma. E anche perché "Non ci sono più abituato a dormire con qualcuno che non sia tu, Josephine."

Ruffiano. Ma ci sono cascata, chiaramente. Quindi ho emesso una risatina stridula dopo un suo bacio e sono filata a letto, crogiolandomi nel profumo di Harry su di me e nelle mie lenzuola stropicciate.

Mentre questa mattina riprendo i sensi e mi massaggio il collo, rotolo fuori dal letto, raccolgo una T-shirt dal pavimento per poi indossarla. Mi stropiccio gli occhi violentemente, prendo da terra alcuni vestiti già usati e mi ritrovo in mano l'intimo che indossavo ieri notte prima che Harry me lo sfilasse. Faccio un mucchio di quei vestiti sporchi e ci aggiungo le lenzuola. Dopo averle rimpiazzate con quelle pulite raccolgo il mucchio e mi chiudo nel bagno, correndo goffamente da una stanza a un'altra per evitare di essere notata da qualcuno: devo essere davvero mostruosa, mi sento uno straccio, e inoltre non sto indossando nient'altro che una T-shit lunga appena per coprirmi il culo nudo. Ficco tutto nel cesto dei panni sporchi, maglietta compresa, ed entro finalmente nel box doccia. Non mi sorprende che il bagnoschiuma Vetiver di Harry sia la fragranza più persistente e greve. Deve aver fatto la doccia poco fa. Ah.

Inebriata e completamente intontita da quel profumo squisito, uso anche io il suo bagnoschiuma, sperando che lui mi rimanga attaccato addosso per ancora un po' di tempo.

*

"Buongiorno, lo vuoi il caffè?" Offre Gemma quando entro in cucina; ho i capelli ancora gocciolanti e l'accappatoio bianco di Harry addosso. E' davvero enorme, mi sta almeno quattro volte. Se avessi potuto avrei usato quello blu di Niall, ma chiaramente si trova nel suo bagno, nella sua camera.

La verità è che dovrei comprarne uno per me, ma sono sempre stata talmente pigra da accontentarmi dell'asciugamano disponibile appeso a fianco al lavandino, fingendo fosse più pratico.

"Naturalmente. Grazie Gem." Tiro sulla testa il cappuccio e le sorrido quando ne versa una tazza, offrendomela.

Evidentemente la mia immagina la mette di buon umore, perché dice: "Sei troppo buffa! Fai veramente ridere, con quel coso addosso." Posso solo immaginare quanto possa stonare il mio triste pallore in questo cappuccio troppo grande. Quando sto per avvertirla che può semplicemente essere sincera con me e sostituire il fai veramente ridere nella sua fase con fai veramente schifo, la voce di Niall irrompe nella stanza.

"Eccola, si è svegliata la furia." Mio fratello fa irruzione nel salotto sbattendo i tacchi sul parquet, con le chiavi e il portafogli in mano, poi si guarda intorno spazientito. "Dove cazzo sta? Cristo! Avete visto il mio telefono?"

"E' lì, lo vedo da qui. Dove vai?" Sto per cimentarmi nell'impresa di arrampicarmi, in pratica, sullo sgabello della penisola, ma inciampo goffamente sul lembo di questo coso pesante e ingombrante che indosso; quasi non mi ritrovo con la faccia sul pavimento e il culo all'aria.

The Runaway (Harry Styles AU)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora