47. Clic

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- Per un momento una frase cercò di formarsi sulle mie labbra, socchiuse come quelle di un muto, come se stessero lottando con più di un filo d'aria allarmata. Ma non emisero nessun suono, e quello che avevo quasi ricordato diventò inesprimibile per sempre. 
Francis Scott Fitzgerald, Il Grande Gatsby.

Josephine

"Senti, levati dalle palle." Mi lasci sfuggire, che di certo non ho intenzione di star qui a parlarne.

"Joss, ne dobbiamo parlare, invece." E invece ho appena deciso che non voglio farlo.

"Come pensi mi vada anche solo di parlarti, subito dopo che hai baciato Kelsey?" Sputo quest'assurdità con tono acido.

"Pronto, cervello di Josephine? Ci sei ancora?" Ed ecco che comincia già con le prese in giro, ma come biasimarlo... "Devi star scherzando, spero? Parliamo di un video che ha girato quel testa di cazzo di tuo fratello oltre due anni fa ad un gruppo di miserabili ragazzi ubriachi. Quale fottuto problema hai, Jo?"

"Non ti mettere a chiamarmi così, adesso!" Cerco di nascondere quanto mi irriti quel diminutivo, soprattutto se pronunciato da lui. E sono anche in lotta con me stessa per non dargli ragione: non sono ancora pronta a mettere da parte tutta questa gelosia corrosiva. Mi darebbe alla testa..

"Josephine. Mi fai sempre scapocciare." Si schiaffeggia la fronte con le mani e poi emette un verso che definire frustrato sarebbe un eufemismo. "Non puoi mettermi il muso solo perché hai appena visto uno stupido video di troppo tempo fa! Non essere ridicola, per favore. E' passato molto tempo. E comunque sai bene come la penso a proposito di quella faccenda."

Ha ragione: fare la bambina capricciosa, talvolta, mi viene proprio bene.

Harry sospira enfaticamente, poi si avvicina a me. Il suo pollice carezza d'improvviso il dorso della mia mano, con l'indice fa pressione sul palmo. Io lo guardo inviperita per davvero, ma lo lascio fare. Intanto lui con quel gesto naturale delle dita porta la mia mano sulla sua bocca e preme le labbra su Marte Negativo, poi al centro e poi sul Monte di Venere. Fino a ricoprire l'intero palmo coi suoi baci solleticanti e leggeri e delicati e lenti. E' lì col sguardo nel mio e, dopo trenta secondi di baci, "Harry? Finiscila" dico con aria sciocca.

Ma lui non smette, non sembra intenzionato a farlo. Sorride mentre lambisce la mia pelle. "Questa mano è quella che preferisco di più." Lo dichiara come se fosse un'ovvietà, accompagnando quest'ultima a chiudersi a pugno per poter distribuire i suoi baci anche lungo le nocche.

"Cos'è che dici?" Ha detto di preferire una mano a un'altra. L'ha detto davvero.

"Questa mano – " sta tenendo il mio pugno nel suo. Vi lascia un altro bacio. " – è sempre profumata, la preferisco di più. La tua mano destra, invece, ha costantemente quell'odore fastidioso di nicotina, tra l'indice e il pollice specialmente. Io vorrei solo sentire il tuo di odore. Voglio il tuo profumo." Abbandona la mia mano e mi stringe le spalle nei palmi. "Lo capisci, cazzo? Che sono fottuto? Non posso starti a dimostrare persino quanto io desideri costantemente di averti, se tu t'incazzi pure per un vecchio video. Io voglio tutto di te, Joss. Voglio che tu sia dipendente dal mio odore, come io sono dipendente dal tuo. Io mi ci sballo ogni volta, col tuo odore." Harry non abbandona mai i miei occhi, il mio cuore mi sembra di cioccolato fuso. "Sono sballato dei cambiamenti scostanti d'umore che hai. Mi sballo perché amo la sensazione dei tuoi capelli tra le dita, sul mio collo e sul mio petto, quando ti ci addormenti. O sul mio ventre, ogni volta in cui mi assaggi. E impazzisco quando lo fai."

Harry accompagna le mie braccia dietro la mia schiena e afferra entrambi i miei polsi in una mano, sospirando sonoramente. "Vorrei non dovertele mai dire certe cose." Si infila nelle mie gambe, facendomi quasi cadere dal bancone."Ma tu non mi permetti neanche di avere il privilegio di pensarle e basta. E di tenermele tutte per me. Te lo devi far dire sempre, quanto sei bella, eh? Non guardarmi con quei cazzo di occhi! E mi sono stufato di sentirti dubitare costantemente di te. Tu sei la mia Joss, non potrei far altro se non – " Abbassa lo sguardo, poi sospira. "– cazzo."

The Runaway (Harry Styles AU)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora