3. Cool kids don't dance

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Uscii di casa accompagnata da una certa fretta. Volevo comprare qualcosa di carino da indossare alla festa, ma ovviamente mi ero ridotta all'ultimo momento e considerando che era venerdì e non avevo ancora nulla di decente da mettere stavo praticamente correndo verso il garage, dove mi aspettava la moto nera gentilmente offerta da mia sorella, pronta a volare verso il centro commerciale.

Britt e Jess avevano tennis nel primo pomeriggio e non avevano potuto accompagnarmi, mentre Harry e la rossa mi stavano aspettando davanti al Mc Donald.

Ci mettemmo un po', ma alla fine riuscii a prendere un tubino nero corto, mentre Izzie comprò un vestitino rosso con spalline e un sacco di strass. Harry comprò una camicia a cuoricini (contro il nostro parere, ovviamente) e alla fine eravamo tornati ognuno a casa propria.

Mi feci una doccia veloce e mi preparai il più velocemente possibile, anche se ebbi qualche problemino con la piastra per i ricci e alla fine dovetti chiamare mia sorella per disperazione.

Ero capace di smontare qualunque arnese e rimontarlo senza nessun aiuto, di riparare computer e di sostituire ruote, ma se c'era una cosa in cui ero negata era riuscire a truccarmi e mettermi i capelli in un modo decente. Per fortuna c'era mia sorella, che riuscì a rendermi presentabile, e raggiunsi villa Davies con solo 30 minuti di ritardo.

Come ad ogni festa che Brittany organizzasse, il grande giardino esterno della casa era pieno di gente già sbronza a inizio serata e dovetti fare a gomitate per riuscire ad entrare in casa, dove riconobbi subito il mio gruppetto in fondo al salone.

Quasi corsi verso di loro e li salutai con un bacio a testa, scusandomi del ritardo. C'era già anche Louis, che teneva la mano al riccio, e salutai anche lui affettuosamente.

Non sono il tipo di persona che si affeziona facilmente, anzi mi viene rimproverato spesso il fatto di essere troppo diffidente, ma quel Tomlinson era stato come un raggio di sole nella vita di Harry, l'aveva reso felice e io non potevo che essergli riconoscente per questo.

Dopo una ventina di minuti passata a ridere e ciarlare con loro, decisi di fare un giro di ricognizione per controllare che la bionda avesse invitato persone interessanti e non ubriaconi scrocconi come ai precedenti party.

Nell'atrio mi imbattei in Calum, che si stava legando i lacci, e gli saltai addosso abbracciandolo fortissimo.

Non pensavo che Britt lo avesse invitato, dopo quello che era successo fra di loro, ma mi aveva ripetuto spesso che avevano deciso di comune accordo di rimanere amici e secondo me avevano fatto bene. In fondo non si erano mai amati: a Calum lei piaceva fisicamente e anche se si era illuso per oltre quattro mesi che provasse qualcosa, alla fine si era reso conto che non fosse vero, mentre la bionda voleva solo far ingelosire Ben, la sua cotta dai tempi delle elementari, senza risultati.

"Ah finalmente, mi eri mancata!" mi sussurrò mentre mi stringeva.

"Anche tu." ammisi, sciogliendo l'abbraccio. Era sorridente come sempre.

"Come stai?" chiese, accarezzandomi un braccio.

Era soprendente il fatto che entrambi eravamo tendenzialmente due persone molto fredde, ma non riuscivamo ad esserlo l'uno con l'altra.

Cal, ai tempi della mia relazione con Luke, quattro mesi prima, era stato uno dei miei migliori amici, insieme agli altri due della band: Ash e Mikey.

Col moro avevo però istaurato un rapporto così strano ed unico allo stesso tempo che a volte lo stesso Luke ne diventava geloso, non capendo però che vedevo quella testa calda come un fratello.

Fight or Flight? || Zayn MalikWhere stories live. Discover now