26. LouJesus e consigli spassionati

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Quando io e il moro scendemmo dalla macchina di Lou aveva cominciato a piovere fortissimo. Il riccio ci seguì, correndo velocemente per non bagnarsi, mentre il suo ragazzo si era diretto verso il parcheggio del Sunrise, che avevamo continuato a frequentare assiduamente anche quell'inverno.

Zayn mi aprì la porta da galantuomo e nonostante il locale fosse pienissimo riuscii ad individuare immediatamente il solito gruppo di amici seduto su uno dei tavoli in fondo.

"Finalmente, pensavamo non arrivaste più!" ci rimproverò subito Britt, guardando il deficiente con disappunto. Harry scoppiò a ridere.

"Qualcuno ha avuto un po' di problemi con la caldaia.." buttò giù lì ridendo, mentre io trattenevo le risate e Zayn diventava viola dalla rabbia. Niall balzò dalla sedia.

"Che cosa significa?" chiese subito, capendo che si trattasse di qualcosa di estremamente divertente da sentire, ma il moro tentava di tappare la bocca a tutti e due, che ancora ridevamo.

"Significa che qualcuno era andato a farsi la doccia, ma stranamente la caldaia non funzionava e questo genio del male ha deciso di andare a controllare di persona mezzo nudo sulla terrazza, dando fuoco all'asciugamani che aveva alla vita e rischiando di prendersi una denuncia per atti osceni in luogo pubblico dalla signora Collins, che era sull'attico sistemando lo stendino con le sue nipotine dodicenni" rispose Lou tutto d'un fiato al posto nostro, scuotendo la testa mentre il moro lo fulminava con lo sguardo.

Si, Zayn l'aveva fatto davvero. Era salito in terrazza con l'asciugamani legata in vita, di cui non era rimasta traccia grazie al tubo incandescente della caldaia che l'aveva fatta ardere in meno di due secondi. E si, le due gemelline, nipoti della vicina, avevano assistito ad un gran bel spettacolo.

"Pensavo che tu ed Harry steste scopando!" ammise, causando le risa di tutti.

"Sei un fottuto idiota.." mormorai, trattenendomi a stento dal piangere dal ridere al vedere la faccia contrariata del moro che si sentiva offeso e deriso. Era così carino, sembrava un bambino di cinque anni.

"Eppure l'idiota ti piace, eh?" gridò in risposta, arrabbiato ai massimi livelli. Scoppiammo tutti a ridere per il tono prepotente che il moro aveva cercato di usare e poi lo abbracciai, facendo cosi cadere l'argomento 'pene al vento' che lo interessava.

"Fra dieci giorni è Natale" esordì ad un certo punto Izzie, pronunciando quella frase come se fosse completamente attinente a ciò di cui stavamo parlando, e cioè di quanto fossero buone le caramelle gommose alla frutta.

Sorrisi istintivamente. Non ero per niente religiosa ma il Natale mi piaceva. Era l'unica festa che sin da bambina riusciva a riunire la mia famiglia, compresi i miei nonni e i miei zii, che comparivano come funghi magici il 24 per il cenone e non sparivano prima di capodanno, e ricevevo sempre tanti regali, e tanti dolcetti.

Con la solita comitiva stavamo sempre in giro, soprattutto perchè anche solo gironzolare per le strade nel periodo natalizio ti mette allegria, i negozi sono strapieni di gente che si affretta a comprare qualcosa per le persone care, come se si sentissero in dovere di essere più buoni, come se nel mondo esistesse ancora quella gentilezza, quell'altruismo, quell'amore che si vede solo nei maglioni a quadri fatti dalla nonna, quel calore che potrebbe salvare il mondo, se ce ne fosse un po' di più tutto l'anno.

"Quindi fra nove giorni è il mio compleanno!" ci informò felicemente Lou, mentre Harry annuiva consenzientemente. Non sapevo che il castano fosse nato il 24.

"Uhh, alla vigilia di Natale, che cosa carina" gridò il biondo con il suo solito tono estasiato per qualsiasi cosa, facendomi sorridere teneramente.

Fight or Flight? || Zayn MalikWhere stories live. Discover now