Epilogue part three: End

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"Da quanto ti interessi di ciò che fumo?" chiedo, guardando Luke che si sta sedendo accanto a me. Lui mi sfila il pacchetto da mano e ne prende una.

"Dovresti tornare dentro" mi dice in tono amichevole, ignorando il mio tono ostile e accendendo la sigaretta che ha fra le labbra con una clipper rossa.

"Dovresti farti gli affari tuoi" rispondo, sentendo il nervosismo crescere dentro di me. Se non fosse che sono tutta agghindata in questo modo e c'è il moro in giro, comincerei a prenderlo a pugni fino a mandarlo all'ospedale. Ma per fortuna i miei mesi da Penelope mi hanno resa una persona più riflessiva e riesco a mantenere l'ordine.

"Mi dispiace Camille, davvero. Ma ho solo aiutato Liam con qualche consiglio, volevo che riuscisse in ciò in cui non sono riuscito io.." comincia a blaterare, ma io lo interrompo subito.

"Tu mi hai rovinato la vita Luke, te ne rendi conto?" gli grido contro, sentendo il desiderio fortissimo di piangere. Per fortuna però riesco ancora a trattenermi.

"Mi dispiace che a quasi 19 anni tu non abbia ancora la maturità di ammettere le tue colpe e i tuoi sbagli" afferma tristemente, mentre aspira ad occhi chiusi.

I miei pensieri però si concentrano inevitabilmente sul castano,  con il quale ho un rapporto civile, ma che si limita al saluto e a qualche stupido cenno di capo. Lui mi manca, nonostante tutto.

"Perchè rovinare un'amicizia che va avanti dai tempi dell'asilo?" penso ad alta voce, senza nemmeno accorgermene. Il biondo mi sorride bonariamente, come se fossi una bambina di prima elementare a cui deve ripetere l'alfabeto.

"Perchè lui ha visto tutto il marcio che c'è in te e ti ha amata nonostante. Ecco perchè. Lui non può evitarlo, nemmeno tu, nessuno può" prende un sospiro e capisco che il discorso non è limitato a me e al castano, ma che il biondo stia parlando in qualche modo anche di sè.

"Quello che puoi fare però è essere felice con quello che hai. Liam ha avuto il coraggio di rischiare, di provarci con te e, anche se ammetto che sia stata una grandissima stronzata, sono sicuro che non se ne penta per niente. Anche tu dovresti combattere per quello che ami."

Mi rivolge un altro sguardo, questa volta per rassicurarmi. Mi ricorda i bei vecchi tempi di quando anche io e lui eravamo amici senza altri interessi, quando ci davamo la forza l'un l'altro.. Sembrano passati secoli.

"Io non sono destinata ad essere felice, Lucas. Ci ho provato e riprovato, purtroppo non posso essere nemmeno la felicità di Zayn e allora mi faccio da parte. Lui sembra tranquillo, sembra stare bene, e a me sta bene così" rispondo, usando le parole che mi ripeto ogni volta che vorrei correre a casa dell'insulso deficiente, ogni volta che sento la sua mancanza fin dentro le ossa e soffoco i singhiozzi nel cuscino e nel gelato al pistacchio, ogni volta che mi fermo a guardare i suoi graffiti per strada.

La felicità non è per tutti e non abbiamo tante chance per conseguirla. Io la mia l'ho sprecata e mi sono arresa al pensiero che prima o poi incontrerò qualcuno che farò somigliare a Zayn, qualcuno che magari avrà i suoi capelli o una risata simile alla sua, qualcuno con cui passerò qualche notte o forse qualche mese per poi maledirmi nel rendermi conto che tutto ciò che ho amato davvero non esiste più.

Non ho mai creduto in niente, ma dopo aver conosciuto la mia 'anima gemella' e averla persa sono convinta che possiamo avere solo un amore nella vita e che una volta che l'abbiamo perso, ci rimangono solo i ricordi. E deve andare bene così.

La voce del biondo mi fa tornare alla realtà.

"Stanno per premiare il re e la reginetta del ballo, entriamo?" chiede, buttando il mozzicone per terra per poi porgermi il braccio. Annuisco e dopo aver recuperato i tacchi dal fondo della gradinata lo seguo verso l'ingresso della palestra addobbatissima.

Fight or Flight? || Zayn Malikजहाँ कहानियाँ रहती हैं। अभी खोजें