12. Massaggi rilassanti e scoiattoli biricchini

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La terza notte della breve permanenza a casa Styles scoprii quanto fossero rilassanti i massaggi di Zayn. Non pensavo che, oltra a saper disegnare e riuscire a porsi come il migliore in ogni situazione, avesse altri talenti, finchè il caro fifone non si offrì di massaggiare un punto indolenzito della mia spina dorsale.

Allora avevo scoperto che era meglio di un filippino in fatto di massaggi. Forse tutte le puttanelle che si era scopato lo avevano aiutato a diventare un professionista.

"Un po' più giù" lo supplicai, mentre il pakistano muoveva abilmente le sue mani sulla mia schiena. Lui fece un cenno e seguì le mie indicazioni come stava facendo da ormai un'ora, seduto accanto a me sul mio letto in una posizione scomodissima.

"Correte! I miei Zamille stanno facendo i preliminari!" gridò dall'altra parte il biondo, sbirciandoci dalla porta mezza aperta. Io scoppiai a ridere e il moro mi seguì a ruota: poteva essere che avesse inventato anche un nome per la sua ship?

Quel ragazzo era malato più di quanto pensassi.

"Horan, ti stacco le palle!" gli gridai in risposta, facendolo scomparire dalla mia vista e provocando nel moro una fragorosa risata, che sembrò far vibrare la stanza.

"Io non faccio massaggi alle ragazze che mi scopo. Al massimo sono loro che ne fanno uno a me, ma in determinat.."

"Ti prego, risparmami i particolari sulla tua vita personale e dedicati a quello per cui sei pagato" lo stoppai subito, facendolo ridacchiare.

"Ma tu non mi paghi!" esclamò dopo, facendosi serio. "A meno che non voglia pagarmi in altri modi.." ammiccò poi, smettendo per qualche attimo di massaggiare le mie spalle doloranti dopo un giorno di gare di nuoto con Louis.

Lo guardai sconvolta, prima di afferrare un cuscino e colpirlo con esso su quel naso abnorme che si ritrovava. Chi si credeva di essere?

"Via dal mio letto!" urlai, dandogli un'altra cuscinata. Lui scoppiò a ridere di nuovo.

"Sei tu che pensi sempre male! Io intendevo facendo muffin per colazione domani" si giustificò, facendo il finto sincero. Scossi la testa e mi stesi di nuovo, un po' in imbarazzo.

"Ti odio" sussurrai, tuffandomi con la testa nel cuscino.

Incredibile da credere anche per me, mi svegliai alle cinque del mattino dopo. Ero girata su un fianco, col braccio destro di Zayn a circondarmi la vita e la sua testa quasi soffocata dai miei capelli che col sole erano diventati più biondi.

Mi girai di scatto, quasi presa da un attacco di panico. Il moro dormiva tranquillo, con le labbra socchiuse e le ciglia lunghe che sfioravano la pelle del mio collo, e mi sembrò più bello di quanto non fosse mai stato.

Dopo un attimo incantata a guardarlo, cominciai a dargli piccole spinte e scossoni per far sì che si svegliasse. Il mio compagno di stanza, però, si limitò ad aprire un occhio solo e a sbadigliare.

"Ma che cazzo di ore sono?" imprecò, dando un'occhiata alla stanza buia.

"Le 5.06 del mattino" risposi stizzita, guardando prima la sveglia fluorescente sul comodino e poi la sua faccia assonnata.

"Tu sei completamente pazza!" sbraitò lui sconvolto, prima di tuffarsi con la testa nel mio fottuto cuscino. Lo tirai per un braccio, sollevandolo.

"Ti vorrei solo far notare che sei nel mio fottuttussimo letto, Malik!" risposi, urlando più di lui. Lui mi guardò, supplichevole.

"Ci saremo addormentati, che ti importa. Sono le cinque, lasciami dormire" concluse lui, stendendosi di nuovo.

"Non riesco a dormire sapendo che tu sei nel mio letto" sussurrai soltanto, aspettandomi una qualsiasi reazione nel moro. L'unica cosa che ricevetti fu una spinta da parte di quell'insulso deficiente, verso di lui, che mi fece tornare nella posizione in cui mi ero svegliata.

Fight or Flight? || Zayn MalikWhere stories live. Discover now