Capitolo 3

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" Ciao wagliò, sono Rocco.. Mamma quanto sei bella " - mi squadra dalla testa ai piedi facendomi avvampare.
L'intensità del suo sguardo mi sta sconvolgendo i sensi eppure é un ragazzo così semplice.
" Ciao Rocco, mi chiamo Anna e per stasera sono a tua completa disposizione " - gli dico cercando di apparire calma ma dentro di me si sta scatenando un'Odissea.
Tutto ciò é così assurdo, non sono nemmeno una sua fan.. Anna mannaggia ripigliati.
Lui continua a fissarmi col suo bel sorriso, l'aria scanzonata da ragazzo di mondo lo fa apparire in un certo senso sexy e Dio vorrei mordergli una guancia.
" Beh? " - gli dico ridendo e lui sussulta come se si fosse ridestato da un sogno.
" Scusami " - dice ridendo - " Ma non ho potuto fare a meno di notare quanto.. " - quanto sei figa, quanto sei bella, quanto ti voglio.. Le solite frasi fatte immagino - " ..quanto sei magra! " - magra? Ma che cazz..
Lo guardo confusa e lui scoppia a ridere di nuovo - " Che ne dici se ti porto a mangiare una bella pizza? Qui vicino ci sta la pizzeria di mio zio e ti garantisco che la pizza Pagliarulo é la più buona di tutto il rione! " - la proposta mi lascia sconcertata ma alla fine mi lascio prendere dall'entusiasmo come una bambina.
" Oh si! É da tanto che non faccio un pasto decente! " - e quasi mi sento in colpa nel parlare così, ma d'un tratto mi é venuta una fame terribile.
Rocco mi prende per mano e mi porta fuori di li, sotto lo sguardo vigile e attento di Lorenzo che appena ci vede uscirei dice - " Ti voglio qui per le 23.30 non un minuto di più " - annuisco frettolosamente e seguo Rocco.
Mi fa accomodare nella sua macchina, una piccola ma accogliente smart dentro la quale aleggia vagamente odore di erba e un altro profumo, decisamente buono che mi da alla testa.
" Allora wagliò dimmi.. Quanti anni hai? " - mi chiede col suo sorrisone.
" Diciassette " - rispondo calma e per poco non andiamo a sbattere.
Mi vengono i capelli dritti per lo spavento e appena mi giro per vedere Rocco noto che mi sta fissando a bocca aperta.
" Sei minorenne? " - mi chiede sconcertato ed io annuisco piena di vergogna ma di colpo l'arroganza prende il sopravvento e reagisco male.
" Si e allora? " - gli dico acida e noto un lampo di dispiacere nel suo sguardo caldo.
" Così.. " - mi risponde sussurrando facendomi sentire in colpa.
Ad un tratto noto sul fondo della macchina un CD che si intitola Signor Hunt e mi accorgo che il ragazzo in copertina é proprio Rocco.
Senza dire nulla, apro il CD e inserisco il disco, curiosa di ascoltare la sua musica.
Quando mi giro vedo un sorriso aleggiare sulle sue labbra, poi allunga una mano e seleziona la traccia n. 16 , l'ultima, che si intitola Na stanza nostra.
Come parte la canzone mi lascio cullare dalle parole del bellissimo testo e ne rimango incantata, quasi in trans.
" Ti piace? " - mi chiede lui dopo un pò e io annuisco ancora istupidita, lo sento ridacchiare e dopo un pò parcheggia la macchina di fronte ad una piccola pizzeria dalla quale scaturisce il profumo delizioso delle pizze appena sfornate e mi esalto al solo pensiero di una croccante fetta di pizza tra i miei denti.
" Eccoci qui piccola, benvenuta in paradiso! " - mi annuncia il ragazzo accanto a me e io presa dall'euforia, gli afferro il viso e gli lascio un bacio casto sulla guancia.

~Na Stanza Nostra~Where stories live. Discover now