Capitolo 13

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Maggio 2008 RICORDI

Stamattina ho promesso alla mamma che avrei fatto delle compere al posto suo, in modo da lasciare lei e papà un pò da soli il giorno del loro anniversario.
Sono in bicicletta e sto facendo una pedalata colossale, la giornata é molto afosa e sto sudando sette camicie.
All'ennesima fermata, mi asciugo nuovamente la fronte imperlata di sudore col dorso della mano.
Per la strada ho incontrato i vicini di casa e un paio di amici di quartiere, sono tutti così simpatici e buoni con me, mi sento parte di una grande famiglia!
Dopo diverse ore di asfissianti pedalate a perdifiato facendo le commissioni, sono finalmente tornata a casa.
Sono le sette di sera,il cielo comincia ad imbrunire, un venticello leggero e fresco comincia a soffiare e non appena afferro le buste con le compere, mi fiondo su per la scalinata del condominio.
Abitiamo al quinto piano e dato che gli ascensori sono fuori servizio mi tocca farmela a piedi.
Quando arrivo al terzo piano vedo dei ragazzini intenti a fumare seduti sulla scalinata e un senso di nausea mi avvolge: detesto l'odore del fumo.
Papà fuma tanto e lo fa sempre in casa, infatti la mamma si arrabbia molto spesso per questo e a volte scatenano delle liti furibonde che risolvono chiudendosi in camera da letto.
Anche se ho solo dieci anni, so che cosa fanno li dentro, perché una volta li ho spiati con occhi curiosi dalla serratura.
Erano entrambi nudi e papà si accaniva sulla mamma facendo degli strani versi. Simili a grugniti. La cosa mi shoccò ma non ci detti molto peso.
Ora, questi ragazzi mi fissano con degli sguardi cattivi e non mi lasciano salire le scale, ma che problemi hanno?
Comincio a tremare di paura non appena un ragazzino sporco, con la canotta sudicia, le ginocchia sbucciate e il fiato di un cane mi si avvicina.
Ridacchia mentre mi guarda, dopodiché comincia a toccarmi sul petto e in altre zone intime. Mi ritraggo subito, urlando spaventata, allora lui e i suoi amici scoppiano a ridere sguaiatamente, come se fossi un fenomeno da baraccone.
Mi sento umiliata e vorrei solo essere nella mia cameretta in questo momento, tra le mie bambole di pezza e i racconti fiabeschi, ma sembra proprio che i ragazzi non abbiano alcuna intenzione a lasciarmi andare.
Mi rannicchio disperata in un angolo mentre tre di loro mi si avvicinano, le sigarette in mano, i denti sdentati, gli occhi cattivi.
Uno dei tre, quello che sembra essere il capo, ordina agli altri due di tenermi ferma e loro lo fanno.
Mi afferrano per le braccia e io, terrorizzata al massimo non riesco a proferire parola.
Il capo mi si avvicina, mi alza il vestitino e mi abbassa le mutandine, suscitando l'ilarità generale e una bruttissima sensazione di vergogna da parte mia.
Comincio a piangere, a scalciare per liberarmi con tutte le mie forze ma ad un tratto per sbaglio, do un calcio al polso del capo, facendolo arrabbiare.
Mai l'avessi fatto, pensai perdendo un battito mentre mi fissava con occhi rabbiosi.
Accendono tutte le sigarette che sono loro rimaste, dopodiché si avventano sulle mie cosce nude per spegnerle su di esse.
Un dolore bruciante mi attraversa le gambe mentre sento sfrigolare la carne e urlo con tutto il fiato che ho nei polmoni non appena sento levarsi in aria il puzzo della carne brucita.
Spaventati dalle urla, dei vicini, accorrono subito nel pianerottolo per vedere cosa sta succedendo, e dio solo sa quanto sto pregando perché tutto questo finisca in fretta.
I ragazzi, appena sentono le voci degli adulti, scappano via e nel frattempo io cado svenuta sul pavimento freddo.

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heiii scusate se é corto! Prometto che mi rifarò nel prossimo ;)
Nel frattempo date un'occhiata anche alla FF di ChiaraZullo3 !

~Na Stanza Nostra~Where stories live. Discover now