Capitolo 19

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Ricordatevi di passare sul profilo di ChiaraZullo3 per leggere la sua fantastica FF su Rocco Hunt <3

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" Levami le mani di dosso.. " - dico con voce tremante a Rocco, lo sguardo basso fisso sulle mattonelle.
" Ti prego.. Ti posso spiegare.. Non é come pensi.. " - sussurra allora lui sull'orlo di una crisi ma viene interrotto dalla troietta che continua a pavoneggiarsi in mezzo alla stanza nuda come un verme - " Oh si carina, invece é proprio come pensi.. " - " Nessuno ha chiesto il tuo intervento! " - dice allora Rocco ma lei, dopo avermi squadrata da capo a piedi, fa un sorrisino strafottente e guardandomi negli occhi dice - " Ma cosa ci trovi in questa... Cosa? " - rivolgendosi a Rocco, il quale serra la mascella e le mani, facendo sbiancare le nocche.
Sento una sgradevole sensazione dentro al petto, gli occhi mi si inumidiscono ma decido di ricacciare indietro le lacrime, trattenendo quel pò di dignità che mi é rimasto dai tempi del bordello. Giro i tacchi senza dire nulla ed esco da quell'inferno.
Si, l'inferno. Quella ragazza é la reincarnazione del male, rivestita di spudoratezza e volgarità, per così dire, che sta tentando di portarmi via Rocco.
Però.. Lui in effetti non ha smentito nulla. Lui l'ha posseduta... Dice il mio subconscio addolorato e senza rendermene conto, mentre scendo le scale, comincio a piangere.
Quando sono fuori, comincia la corsa, comincia il mio pellegrinaggio mentale e l'allontanamento fisico dal dolore.
E il mio dolore in questo caso porta il nome di Rocco Pagliarulo.

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ROCCO

O' posto mij...
Mentre sono in macchina, alla ricerca disperata di Anna, riascolto il disco, il quale sta assumendo un nuovo significato, più forte, più sincero, più sentito.
Pensavo che il mio posto fosse dove si trova la mia famiglia, quello in cui sono nato e l'ambiente nel quale sono cresciuto.
Invece, dopo aver conosciuto Anna, ogni luogo ove mi trovassi aveva il sapore di casa. Voglio piangere.
Mi guardo intorno freneticamente mentre passo per le strade gremite di persone.
Alcuni ragazzini giocano a pallone nel vecchio campetto sotto gli appartamenti della Zona Orientale e come li vedo, alcuni teneri ricordi cominciano a riaffiorare nella mia mente.
Poi parte Se mi chiami, e istintivamente afferro il cellulare, per vedere se Anna mi ha chiamato. Ma quanto sono coglione.
Ho rovinato tutto..
" Siamo fiori nel cemento, la mano sulla fiamma di un fuoco che non si é spento, portiamo dentro cicatrici che non saneremo mai, cresciuti in fretta per motivi che già sai! Se mi chiami ti sentirò... " .... - " Vaffanculo! " - urlo sbattendo le mani sul volante, andando quasi a schiantarmi contro un'auto parcheggiata.
" Cazzo.. Per un pelo.. " - stringo i denti per la rabbia ma anche per il sollievo.
Alla fine, dopo giri estenuanti in macchina e bestemmie che farebbero arrossire perfino la Madonna, lanciate per le infrazioni di qualche down, passo davanti alla spiaggia, dove scorgo da lontano, una piccola figura accovacciata sulla sabbia.
Parcheggio di corsa e scendo dalla macchina. Non sono sicuro che sia lei,ma ormai non so più dove cercare, e più la sento lontana, più mi manca l'ossigeno. A pochi passi dalla figura, realizzo con immenso sollievo che é davvero lei. Faccio di tutto per non fare rumore, ma si gira di scatto rivelando il suo meraviglioso volto rigato di lacrime, non appena muovo un passo avanti.
Mi si mozza il respiro nel vederla così distrutta, con la manica della maglia troppo grande per lei che penzola umida sotto al nasino, gli occhi spenti e la bocca ricurva verso il basso.
Mi aspetto che mi salti addosso da un momento all'altro per inveire contro di me, picchiarmi, deridermi e tutto... Invece balza in piedi e senza alcun preavviso corre ad abbracciarmi.
" Perdonami.. Ti amo " - sussurro fra le lacrime stringendola a me e dopo attimi di silenzio che paiono infiniti dice - " Non ti perdono. Ma ti amo " - e in questo momento mi sento l'uomo più felice e completo della terra.

~Na Stanza Nostra~Where stories live. Discover now