Capitolo 8

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" Chi ti ha picchiato? Dimmelo! " - urla Rocco con una faccia furiosa. É davvero bizzarro perché non avrei mai pensato di vedere il suo viso dolce, incazzato come una iena.
Non so cosa dire, mi mancano sia le parole che il coraggio, infatti inizio a balbettare in maniera confusa.
" Io.. N..nessuno.. So..sono caduta " - mento, allora mi afferra poderosamente per le spalle e avvicina pericolosamente il suo volto al mio.
Punta i suoi occhi lampeggianti di collera nei miei e per un momento provo paura.
" Non mentirmi.. " - esordisce deluso - " Voglio solo aiutarti.. É stato l'uomo di ieri non é vero? " - abbasso lo sguardo senza dire nulla - " Rispondi! " - grida stringendo più forte la presa.
" Mi stai facendo male.. Per favore calmati.. " - dico sull'orlo del pianto e lui si ritrae veloce come se gli avessi tirato uno schiaffo. Spalanca occhi e bocca e si guarda le mani come se si fosse sporcato di un delitto inconfessabile.
" Scusami.. Non era mia intenzione.. Ti chiedo scusa.. " -
" Non fa niente. Sto bene " - gli sorrido leggermente per tranquillizzarlo.
Poi prendo un bel respiro e comincio a raccontargli per filo e per segno tutto quanto. Mentre parlo lui sta in silenzio, ma si capisce dal modo in cui tortura il suo anello che é teso. Alla fine del racconto mi guarda negli occhi e posso quasi leggere della sofferenza nel suo sguardo.. Mi distrugge vederlo così.
" É tutta colpa mia, avrei dovuto riaccompagnarti prima.. " - oh no, si sente in colpa. Merda.
" No! Non darti la colpa, non centri niente.. Credo che pensasse di farmi del male già da tempo " - gli spiego sedendomi a gambe incrociate sulla sabbia per stare più comoda. Mi aspetto che lo faccia anche lui, invece si siede dietro di me e circonda il mio corpo con il suo, le mani strette alla mia via, la sua testa poggiata sulla mia spalla.
Nonostante la cosa mi abbia letteralmente presa alla sprovvista, mi lascio andare contro il suo petto perché é una sensazione troppo bella per lasciarsela sfuggire.
" Come si può pensare di farti del male? " - ragiona tra se e se a voce alta e sentendolo mi scappa un sorrisino.
Espogno di più il mio collo per avere maggiore contatto così lui con il naso comincia a seguire la linea morbida e ad annusare a fondo il mio profumo. Brividi.
" Mi dispiace tanto, piccola.. Vorrei che non ti accadesse mai niente di male " -
" Ti affezioni facilmente alle persone, eh? " - gli chiedo ironica e lui ridacchia.
" Diciamo di si.. Sono sempre stato così fin da quando ero bambino.. E poi non so, tu hai qualcosa di speciale " - dice scostando un boccolo dal mio viso - " Che mi spinge costantemente nel cercarti e nel pensarti.. " - il cuore comincia a battermi all'impazzata, allora faccio la prima cosa che mi viene d'istinto, ovvero gli afferro delicatamente il viso, accarezzando le sue guance ricoperte da un accenno di barbetta, lo guardo intensamente negli occhi oltre le spesse lenti dei suoi occhiali giganti e avvicino le mie labbra alle sue.
Lui mi viene incontro e con le sue labbra sfiora le mie fino ad unirle in un bacio appassionato e follemente desiderato.
La sua lingua gioca a rincorrersi con la mia, poi mi afferra con i denti il labbro inferiore e comincia a succhiarlo piano.
Il mio corpo si accende come una torcia, le mie membra cominciano a tremare, le gambe diventano molli come gelatina e un desiderio forte e represso si scatena dentro di me.
Lo voglio ora. Subito.
" Ti voglio.. " - gli sussurro ansimando e lui mugola sulla mia bocca in segno di apprezzamento ma poi veniamo interrotti dalla suoneria di un telefono.
Se mi chiami ti sentirò.. Quando avrai bisogno, fino in fondo al mondo, prima di un secondo.. Non c'é niente che non farei, per averti sempre, per un solo istante, che non fosse niente..
" Scusami.. " - mi dice staccandosi con un sorriso a trentadue denti e prendendo il suo, ovviamente, iPhone 6 plus.
" La canzone.. É Se mi chiami, giusto? É molto bella " - gli dico gioiosa e lui mi lancia uno sguardo così luminoso da lasciarmi senza fiato.
Mima un 'grazie' con le labbra mentre risponde al telefono senza controllare lo schermo e non appena prende parola il suo interlocultore, il sorriso svanisce.
Impallidisco poiché riconosco una voce femminile decisamente giovane dall'altro capo del telefono, il che é preoccupante perché significa che non é sua madre.
" Certo.. No a..amore tranquilla.. Si, sto arrivando " - Amore? Tiene la fidanzata? Lo guardo sbigottita ed estremamente ferita come sento la sua risposta, così alzo i tacchi e me ne vado.
Pensavo fosse diverso, invece é un puttaniere come tutti gli altri.
" Anna aspetta! Posso spiegarti! " - urla disperato dietro di me, ma con una sola parola gli intimo di non seguirmi - " Vaffanculo! " - grido.
E sparisci dalla mia mente, penso mentre una lacrima riga la mia guancia come una lama.

~Na Stanza Nostra~Where stories live. Discover now